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Tag: ristrutturazione

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Frazionamento e accorpamento unità: cosa c’è da sapere

Dicembre 29, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

C’è sempre molta confusione quando si parla di frazionamento e accorpamento di unità immobiliari. Quando è possibile farlo e quando no? Di quali titoli e permessi necessitiamo? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Frazionamento unità immobiliare

Con il termine frazionamento di unità immobiliare si intende la divisione di un’unita immobiliare in due o più porzioni autonome di dimensioni ridotte.

Le due o più unità devono avere tutte le caratteristiche per essere un’unità immobiliare, commerciale o abitativa completamente autonoma.

Accorpamento unità immobiliare

Al contrario, con il termine accorpamento di un’unità immobiliare si intende l’unione di due o più unità immobiliari, con lo scopo di generare un’unica unità di dimensioni maggiori.

Il frazionamento è molto più richiesto sul mercato, rispetto all’accorpamento. Solitamente si decide di dividere una grande abitazione per accontentare tutti gli eredi o per motivi economici, anche in caso di affitto o vendita dell’immobile stesso.

Frazionamento urbanistico e frazionamento catastale

Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra frazionamento urbanistico e frazionamento catastale.

Frazionamento e accorpamento
Frazionamento e accorpamento

Il frazionamento catastale consiste nella registrazione presso il Catasto della suddivisione dell’immobile in due o più unità, a prescindere dai lavori di ristrutturazione e suddivisione effettuati.

Il frazionamento urbanistico, invece, riguarda gli interventi edilizi effettuati con lo scopo di creare due o più unità distinte e comprendono le modifiche apportate alla pianta originaria dell’immobile, depositata negli uffici del Comune di pertinenza.

Frazionamento e accorpamento sono manutenzione straordinaria

I lavori di frazionamento e accorpamento di un’unità immobiliare sono oggi lavori di manutenzione straordinaria. Tuttavia, precedentemente non era così.

Fino ad alcuni anni fa, per questo tipo di interventi di ristrutturazione pesante. Ciò vuol dire che necessitavano del permesso di costruire e del pagamento dei relativi oneri al comune di pertinenza.

Dopo il Decreto Sblocca Italia, del 2014, questo tipo di lavori sono entrati a far parte degli interventi di manutenzione straordinaria.

Ciò vuol dire che per iniziare i lavori è sufficiente una comunicazione di inizio lavori asseverata e non vi è nessun onere da pagare. Inoltre, essi rientrano tra gli interventi agevolabili e aventi diritto ad alcune detrazioni, come il Bonus Ristrutturazioni.

Procedure da seguire

Prima di iniziare un lavoro di frazionamento o accorpamento di una o più unità immobiliare dobbiamo essere a conoscenza delle diverse procedure da seguire.

Frazionamento e accorpamento
Frazionamento e accorpamento

Innanzitutto dobbiamo sapere che questo tipo di ristrutturazione è regolata dal regolamento edilizio del Comune di pertinenza, il quale, inoltre, è l’unico ente autorizzato a consentire l’inizio dei lavori.

La prima cosa da fare è la comunicazione al Comune dell’inizio dei lavori, attraverso la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata, presentata da un tecnico abilitato.

Dopodiché dobbiamo, eventualmente, aggiornare le planimetrie delle nuove unità immobiliari al Catasto.

A questo punto possiamo iniziare i lavori di ristrutturazione per il frazionamento o l’accorpamento dell’unità immobiliare.

Infine, dobbiamo presentare il Certificato di collaudo a conclusione dei lavori.

Nel caso in cui non ci siano effettivi lavori di ristrutturazione dobbiamo comunque richiedere al Catasto l’assegnazione di due subalterni differenti. Inoltre, dobbiamo presentare ugualmente anche la CILA al comune.

Quali documenti occorrono

La parte burocratica che più richiede impegno e tempo è la presentazione della CILA. Per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata al Comune abbiamo bisogno dei seguenti documenti:

  • Atto di proprietà.
  • Titolo abilitativo dell’opera.
  • Relazione e progetto firmato da un professionista abilitato.
  • Reversali e pagamenti dei diritti di segreteria.
  • Documento unico regolarità contributiva.

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Rete porta intonaco per una parete perfetta

Novembre 3, 2023by Veronica PerottoCostruzioni0

La rete porta intonaco è un’ottima soluzione per rendere perfetta una parete che ha bisogno di consolidamento, sia che essa sia una facciata o una parete interna.

Rete porta intonaco, intonaco armato e reti antifessurazione

Quando parliamo di questo tipo di consolidamento murario possiamo sentire diversi termini: rete porta intonaco, intonaco armato, reti antifessurazione, ecc.

Rete porta intonaco
Intonaco armato

I termini rete porta intonaco e intonaco armato possono essere considerati dei sinonimi, i quali indicano praticamente lo stesso tipo di intervento.

Anche rete porta intonaco e reti antifessurazione possono essere considerati sinonimi, in quanto utilizzano delle caratteristiche specifiche del prodotto per nominarlo. L’intonaco armato, infatti, ha come caratteristiche proprio l’antifessurazione e il porta intonaco.

Cos’è la rete porta intonaco

L’intonaco armato è una soluzione sempre più utilizzata per il consolidamento delle facciate esterne degli edifici o delle pareti interne. Esso viene utilizzato in fase di ristrutturazione, quando le pareti necessitano di opere e interventi di consolidamento.

L’intonaco armato garantisce un’alta resistenza meccanica, migliorando la stabilità della parete, l’aderenza dell’intonaco al substrato e apporta anche un notevole miglioramento sismico.

Materiali utilizzati

La rete porta intonaco non è una tecnologia moderna, ma viene utilizzata già dagli anni ’80. Nonostante ciò è ancora la principale proposta quando si effettua una ristrutturazione.

Rete porta intonaco
Le reti vengono vendute in rotoli

Negli anni, però, sono stati migliorati i materiali utilizzati. Inizialmente, infatti, venivano utilizzate delle reti metalliche. Oggigiorno si utilizzano principalmente le reti in fibra di vetro o le reti in polipropene.

Le reti in fibra di vetro vengono utilizzate nelle pareti particolarmente esposte alle sollecitazioni o nella realizzazione del cappotto termico.

Le reti in polipropene, invece, vengono utilizzate laddove non si necessitano di particolari caratteristiche come quelle prima citate.

Intonaco armato senza rete metallica

In molti casi vengono ancora utilizzate le vecchie reti porta intonaco in metallo. Ma perché dovremmo prediligere un intonaco armato con materiali più moderni?

La rete porta intonaco in fibra di vetro o in polipropene ha diversi vantaggi:

  • Proprietà antifessurazione.
  • Attività porta intonaco.
  • Inerzia chimica totale.
  • Riduzione del ritiro dell’intonaco.
  • Duttilità.
  • Leggerezza.
  • Flessibilità.
  • Sagomabilità.
  • Azione meccanica, antisismica e statica.

Quando è consigliato l’utilizzo

In quali casi è consigliata l’applicazione di un intonaco armato in fase di ristrutturazione?

  • L’intonaco è rovinato e presenta tracce di fessurazione.
  • Degrado generale dell’intonaco.
  • Cattiva qualità dei materiali utilizzati in fase di costruzione.
  • Cattiva posa dell’intonaco in fase di costruzione.
  • Penetrazione di acqua e umidità.
  • Crepe visibili.

Caratteristiche della rete porta intonaco

La caratteristica principale dell’intonaco armato è quella di migliorare la stabilità e il consolidamento della parete che richiede l’intervento.

Rete porta intonaco
Parete danneggiata

Inoltre l’intonaco armato è:

  • Leggero.
  • Ha un’elevata azione antifessurazione.
  • Ha un’elevata azione porta intonaco.
  • Riduce e controlla il ritiro dell’intonaco.
  • Ha ottime prestazioni meccaniche.
  • Ha una totale inerzia chimica.

Alla rete possono essere aggiunte anche altre caratteristiche, a seconda delle esigenze. Possono essere implementate le caratteristiche ignifughe, ad esempio.

Applicazione

L’applicazione e la posa della rete porta intonaco deve essere effettuata da un esperto. Essa prevede diverse fasi:

  • Pulitura: innanzitutto si elimina completamente il vecchio intonaco e le parti di muratura danneggiate. Dopodiché si esegue un idrolavaggio di tutta la superficie.
  • Messa a vivo della muratura.
  • Posizionamento della rete: solitamente si sovrappongono diversi strati, fino a raggiungere i 10 cm di spessore.
  • Getto del secondo strato di intonaco, avendo cura di coprire completamente la rete, per evitare la formazione di bolle e piegature.

L’intonaco armato non prevede l’utilizzo di specifiche tipologie di malta. La malta può essere a base cementizia, calce idraulica, pozzolana, ecc. Solitamente è il progettista a scegliere il tipo di malta, a seconda della tipologia di muratura sulla quale stiamo effettuando l’intervento.

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Trasformare un negozio in abitazione

Agosto 7, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

È possibile trasformare un negozio o un locale commerciale in abitazione? Scopriamo come fare dal punto di vista legale, edilizio ed energetico.

Destinazione d’uso

La cosa più importante quando prendiamo in considerazione una struttura o un’edifico è la sua destinazione d’uso. Questa indica lo scopo di quell’intero edificio o delle singole unità.

Un ufficio o un negozio possono diventare degli appartamenti, ma dobbiamo cambiarne la destinazione d’uso.

La destinazione d’uso di un’unità immobiliare può essere un’abitazione privata, un locale commerciale, un locale agricolo, ecc.

Trasformare un negozio in abitazione: cambio ufficiale al catasto

È possibile dal punto di vista legale cambiare la destinazione d’uso di un immobile e trasformare un negozio in abitazione. Tuttavia, per renderlo possibile dobbiamo seguire un iter ben preciso ed effettuare un cambio ufficiale al catasto.

Trasformare un negozio in abitazione
Cambio destinazione d’suo

Il proprietario dell’immobile ha la piena facoltà di cambiare la destinazione d’uso di un immobile, sempre se questo è previsto dalle disposizioni urbanistiche della località e non ci siano vincoli civili.

Trasformare un negozio in abitazione: i passaggi da seguire

Per cambiare la destinazione d’uso di un immobile e trasformare un negozio in abitazione dobbiamo seguire i seguenti passaggi:

  • Verificare la possibilità di cambio della destinazione d’uso. Per farlo bisogna consultare il Piano Regolatore del Comune.
  • Verificare che il locale soddisfi i requisiti minimi necessari per diventare un’abitazione.
  • Comunicazione al catasto.
  • Effettuare i lavori di ristrutturazione

Verificare la possibilità di cambio della destinazione d’uso

Non è vietato per legge il cambio della destinazione d’uso di un locale, in modo da trasformare un negozio in abitazione, sebbene dobbiamo assicurarci che il Piano Regolatore del Comune lo preveda.

Se il locale in questione si trova all’interno di un condominio anche il regolamento condominiale potrebbe vietare il cambio della destinazione d’uso.

Prima di proseguire con i lavori dobbiamo ottenere i permessi per il cambio di destinazione d’uso e per i lavori di ristrutturazione necessari.

Requisiti minimi da soddisfare

Per trasformare un negozio in abitazione questo deve soddisfare dei requisiti minimi, in modo da essere considerato abitabile.

Trasformare un negozio in abitazione
Ristrutturazione

Questi comprendono l’assenza di abusi edilizi, i requisiti igienico-sanitari, l’agibilità, i permessi di costruire. Ma anche la metratura dei locali, l’illuminazione, l’altezza dei soffitti.

Dal punto di vista dell’illuminazione, ad esempio, le abitazioni hanno requisiti diversi da soddisfare rispetto ai locali commerciali. Esse necessitano di un adeguato apporto di luce naturale e di finestre in ogni spazio.

Infine, gli immobili necessitano anche di un documento che attesti l’efficienza energetica. In tal senso, gli spazi abitativi e i locali commerciali devono rispettare normative diverse, perciò dobbiamo assicurarci di rientrare nei minimi specificati per le abitazioni.

Trasformare un negozio in abitazione: lavori di ristrutturazione

Se il locale non rispetta qualcuno dei requisiti richiesti per diventare un’abitazione possiamo sempre fare dei lavori di ristrutturazione per riuscire a soddisfarli.

Ciò può riguardare dei lavori che ci consentiranno di migliorare l’efficienza energetica o altri che ci permettono di raggiungere i requisiti igienico-sanitari.

Inoltre, dovremo considerare che, con molta probabilità, dovremo creare un progetto che divide al meglio gli spazi, in modo da dividere l’area giorno dall’area notte o creare nuove stanze.

È praticamente impossibile riuscire ad ottenere un cambio di destinazione d’uso senza dover effettuare qualche lavoro edilizio.

Quasi sempre per trasformare un negozio in abitazione occorrerà fare opere di muratura, di coibentazione e di sostituzione degli infissi.

Se conviene o meno cambiare la destinazione d’uso e trasformare un negozio in abitazione dipende molto da tutti i lavori di ristrutturazione che occorrono e dalle esigenze del proprietario.

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Ristrutturare casa: i consigli degli esperti

Maggio 27, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Ristrutturare casa è un’operazione che richiede molta attenzione e preparazione. Per non sbagliare e ottenere il massimo da questa esperienza, è importante seguire alcuni consigli degli esperti nell’ambito dell’edilizia e del design d’interni. Innanzitutto, è importante pianificare la ristrutturazione con anticipo, valutando i propri bisogni e le proprie esigenze. Bisogna avere ben chiaro cosa si vuole ottenere con la ristrutturazione e quali sono le priorità. Ad esempio, si vuole ampliare il proprio spazio abitativo, creare una zona living più ampia o una cucina moderna.

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Affidatevi sempre ad un esperto per la pitturazione delle pareti.

Ristrutturare casa: i consigli degli esperti

Una volta andati a definire gli obiettivi della ristrutturazione, è importante studiare lo spazio a disposizione e le potenzialità che esso offre. In questo caso, sarebbe consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore, come un architetto o un designer, che possa offrire delle soluzioni personalizzate adatte alle esigenze del proprietario dell’immobile.

Un altro aspetto importante da valutare è l’utilizzo di materiali di alta qualità, che garantiscano la durata e la resistenza dell’immobile nel tempo. Materiali come il legno, il ferro, il vetro e la pietra, ad esempio, sono molto resistenti e adatti per la ristrutturazione di una casa, mentre quelli di bassa qualità possono causare problemi e costi aggiuntivi nella manutenzione nel tempo.

Inoltre, prima di iniziare la ristrutturazione, è necessario richiedere tutti i permessi necessari alle autorità competenti, come il permesso dalla Commissione Edilizia e il permesso di costruire.

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Nella fase della ristrutturazione la sicurezza è un fattore molto importante.

Sicurezza e progettazione dell’arredamento

In fase di ristrutturazione, è importante tener presente il rispetto delle normative in materia di sicurezza e di igiene, soprattutto nell’utilizzo di attrezzi e macchinari per le opere edili. Inoltre, è importante anche nel posizionare tutti i cablaggi elettrici o idraulici in modo corretto e in sicurezza.

Per quanto riguarda la progettazione dell’arredamento di una casa, la scelta dei mobili, colori, tessuti e altri complementi d’arredo dipende dalle esigenze del proprietario e dalle dimensioni dell’immobile.

Se la casa è di piccole dimensioni, ad esempio, è importante scegliere mobili funzionali e multifunzionali, che non occupino troppo spazio. Anche il colore delle pareti e dei mobili può avere un ruolo importante nella ristrutturazione di una casa, poiché può influire sull’atmosfera e sull’umore delle persone che vi abitano.

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Un altro fattore importante da tenere in conto è il risparmio energetico.

Ristrutturare: gli spazi e il risparmio energetico

Un altro consiglio degli esperti per ristrutturare casa è quello di creare degli spazi aperti e luminosi, che siano in grado di far entrare la luce naturale e di creare un’atmosfera di calore e accoglienza.

Inoltre, è importante valutare anche il risparmio energetico in fase di ristrutturazione, con l’introduzione di sistemi di riscaldamento e illuminazione a basso consumo. Ad esempio, l’utilizzo di luci LED o l’installazione di pannelli solari o caldaie a condensazione possono ridurre i costi delle spese energetiche e creare un’abitazione più green.

Infine, un altro consiglio importante per ristrutturare casa è quello di tenere d’occhio i costi e di pianificare il budget con cura, per evitare di incorrere in spese superflue o di dover affrontare imprevisti. Per questo, è sempre consigliabile richiedere preventivi dettagliati e prodotti di qualità, evitando quella che viene definita la “cultura del fai da te”.

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Pianificate sempre prima di iniziare il lavoro di ristrutturazione.

Gli errori da non fare secondo gli esperti

Ristrutturare una casa può essere un’esperienza entusiasmante, ma anche stressante e costosa. Per evitare errori costosi e problemi di progettazione, è importante ascoltare gli esperti e prestare attenzione a queste cose da non fare durante una ristrutturazione.

Una delle cose più importanti da non fare durante una ristrutturazione è non pianificare abbastanza. Assicurati di avere un piano dettagliato e una lista di tutte le opzioni prima di iniziare il lavoro. In questo modo, potrai evitare costosi errori e modifiche dell’ultimo minuto.

Quando si sceglie un appaltatore per la ristrutturazione, non è sempre meglio scegliere il prezzo più basso. Assicurati di fare ricerche approfondite sui tuoi appaltatori e scegli quello con la migliore reputazione e le migliori recensioni. In questo modo, sarai sicuro di avere un lavoro di alta qualità.

Sebbene sia importante concentrarsi sulle tue esigenze personali durante la ristrutturazione, non dimenticare di considerare il valore di rivendita della tua casa. Assicurati di non personalizzare troppo la tua casa, poiché ciò potrebbe rendere difficile la vendita in futuro.

Durante la ristrutturazione, è importante considerare l’impatto ambientale delle tue scelte di progettazione. Scegli prodotti e materiali sostenibili e rispettosi dell’ambiente per ridurre l’impatto sulla natura e risparmiare denaro a lungo termine.

Infine, uno degli errori più comuni da evitare durante la ristrutturazione è non pianificare un budget adeguato. Assicurati di avere un budget dettagliato e di tenere traccia di tutte le spese durante il processo di ristrutturazione. In questo modo, potrai evitare costi imprevisti e gestire il tuo denaro in modo più efficiente.

In conclusione, ristrutturare casa può essere un’esperienza entusiasmante e sfidante, ma con la giusta pianificazione e i consigli degli esperti, è possibile ottenere dei risultati straordinari e duraturi nel tempo.

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Vasca o doccia, si può cambiare?

Marzo 21, 2023by Silvia ManelfiInterni0

Costruire o ristrutturare un bagno è una questione più complessa di quanto si creda e richiede molte decisioni fondamentali. Tra tutte, la scelta tra vasca o doccia è una delle più importanti perché rimarrà invariata per diverso tempo. La soluzione dipende dallo spazio, dalle esigenze personali e, ovviamente, anche dal budget.

Dal canto suo la doccia è una scelta molto popolare per chi cerca la praticità, la velocità e l’efficienza. D’altro canto, la vasca offre il lusso del relax e del confort, aggiungendo poi uno spazio per lavare non solo le persone ma anche animali o piumoni. Ma è davvero così definitiva la scelta? Non proprio.

I fattori per scegliere

Per quanto la scelta tra vasca o doccia sia molto influenzata dalle preferenze personali, ci sono dei fattori oggettivi che non possono prescindere. Il primo tra tutti è ovviamente lo spazio disponibile nel bagno. In caso di un bagno piccolo è necessario ottimizzare tutto lo spazio disponibile. Una doccia è molto più versatile sotto questo aspetto, ma ci sono anche delle micro-vasche che potrebbero entrare comodamente in un angolo. Viceversa, in caso di un bagno grande, una doccia potrebbe riempire troppo poco.

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Le vasche con misure personalizzate sono perfette anche per i bagni più piccoli

Secondariamente bisogna tener conto delle necessità della persona: in caso di difficoltà motorie una doccia è molto più semplice e sicura. Se si hanno problemi di equilibrio o si vive con persone anziane, infatti, una vasca può essere rischiosa in quanto richiede più movimenti. A meno di non optare per delle vasche con l’apertura a cancello, una doccia con pavimento antiscivolo e maniglioni di sicurezza potrebbe essere la soluzione migliore.

Per ultimo bisogna tenere conto anche dei costi. Ad oggi ci sono vasche adatte per tutte le tasche, ma tendenzialmente una doccia costa meno. Anche in termini di installazione, la scelta di una doccia può far risparmiare parecchio. D’altro canto, una vasca può aumentare il valore della casa, ma richiede anche più spreco d’acqua.

Vasca o doccia: quale scegliere

La doccia è la scelta più popolare al giorno d’oggi, ma ha anche una serie di lati negativi. Il primo vantaggio evidente è che entra ovunque, anche nei bagni più piccoli. Le dimensioni minime standard di un piatto doccia sono 70 x 70 cm, ma con delle realizzazioni su misura si può scendere anche sui 60 cm. Soluzioni come le docce in muratura possono far risparmiare davvero tanto spazio, ma devono essere comode per chi le usa. Per muoversi liberamente, infatti, potrebbe essere necessario non scendere sotto i 70 cm di larghezza e i 90 cm di lunghezza. A questi, inoltre, va aggiunto uno spazio laterale per permettere l’accesso e l’uso in modo confortevole.

D’altro canto, la vasca aggiunge aggiunge quel tocco di lusso all’ambiente e aumenta il valore della casa. La vasca da bagno, con la sua forma sinuosa e la possibilità di immergersi completamente, è spesso vista come un luogo di relax e benessere. Nonostante questo la vasca può essere pratica se, per esempio, si ha un animale domestico o un bambino piccolo. Oppure anche se si lavano spesso oggetti grandi come per esempio piumoni o abiti voluminosi. Le dimensioni minime di una doccia standard si aggirano attorno ai 70 x 160 cm, ma le soluzioni più piccole abbondano. Esistono infatti docce angolari o quadrate che sfiorano i 100 cm di lato.

vasca o doccia combinata
La vasca con doccia combinata potrebbe essere un’ottima soluzione

In tutto questo non scordiamoci poi la via di mezzo: una vasca con doccia combinata. In questo caso si ha tutta la flessibilità della doccia senza dover rinunciare ai momenti di relax.

Vasca o doccia: si può cambiare?

Ma che succede se in passato si è scelta la doccia e ora si vuole la vasca, o viceversa? È abbastanza comune voler tramutare una doccia in una vasca o una vasca in una doccia. Il procedimento non è difficile e neppure tanto lungo ma richiedere un primo sopralluogo per verificarne la fattibilità.

vasca o doccia pro e contro
Ristrutturare un bagno per cambiare la vasca con la doccia e viceversa è quasi sempre possibile

Da lì si dovrà rimuovere il piatto doccia o la vasca, individuare lo scarico, applicare la vasca o il piatto doccia e collegare il tutto al nuovo scarico. Questo è il caso migliore, perché in caso di docce in muratura dovranno essere considerati anche i lavori per abbattere o tirare su il muro, piastrellarlo e risistemare l’attacco al muro. La spesa di base non è altissima, ma si deve valutare il preventivo di caso in caso. Si tratta comunque di un’ottima soluzione se non si sa scegliere tra vasca o doccia… o se si vuole dare un aspetto nuovo al bagno.

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