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Tag: bagno

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Piante in bagno: arredo ecosostenibile

Novembre 24, 2023by Alice LavorattiInterni0

Avere qualche pianta in casa aiuta a depurare l’ambiente. Questo perché l’elemento green naturale aiuta a filtrare l’aria, regolando il livello di umidità che si crea nelle stanze, soprattutto d’inverno, quando le finestre stanno molto spesso chiuse. Ecco allora che le piante in bagno diventano un vero e proprio alleato per un arredamento ecosostenibile: agiscono da catalizzatore di calore e umido, oltre ad essere un vero e proprio anti stess per chi se ne prende cura.

Purificare l’aria con le piante in bagno

Il bagno è sicuramente la stanza più umida della casa. Un luogo in cui potersi rifugiare e rigenerare grazie ad un bel bagno caldo o ad una skincare routine per viso e corpo.

Purtroppo però queste pratiche di rilassamento rendono spesso l’aria del bagno malsana e difficile da depurare. Non basta tenere aperta la finestra ogni tanto e pulire lo scarico di vasca, doccia e WC con i prodotti giusti. Un valido alleato per filtrare cattivi odori e umidità potrebbero proprio essere le piante in bagno.

piante in bagno arredo sostenibile
Vuoi un arredamento ecosostenibile? Scegli di mettere qualche pianta nel tuo bagno.

La pianta dona un tocco di eleganza e relax all’ambiente, migliorando la qualità dell’aria grazie alla sua capacità di assorbimento delle sostanze tossiche volatili. Proprio in bagno infatti si utilizzano lacca, solventi, e detergenti di ogni tipo. La pianta aiuta ad assorbire la formaldeide creata dal cospargimento di queste sostanze.

Felci ed edera

Le più adatte per assorbire formaldeide e xilene, un idrocarburo o un idrocarburo aromatico, sono la felce e l’edera. Sono piante facili da curare che aiutano a purificare l’aria e donano all’ambiente un tono ameno e rilassante.

Stessa funzione estetica ce l’ha il ficus benjamin. Questa pianta filtra in maniera naturale l’ambiente dall’ammoniaca e dal benzene, oltre che dalla trielina. Per ottenere lo stesso risultato, se avete un bagno troppo piccolo per un ficus, potreste pensare di mettere in bagno una piantina di aloe vera o i filodendri.

Se invece il vostro obiettivo più che purificare la stanza è quello di vivacizzare l’ambiente, allora vi consigliamo di utilizzare delle piante profumate da appendere al soffitto.

Piante in bagno per vivacizzare la stanza e regolare l’umidità

Continuando a parlare di piante in bagno che vivacizzano l’ambiente, il nostro consiglio è quello di scegliere piante bulbose, che richiedono un’irrigazione moderata e una luce solare filtrata. 

Ricordate che le piante ornamentali da bagno hanno bisogno di essere spostate se si utilizzano prodotti chimici aggressivi come la lacca. In quel caso prima di utilizzare il prodotto prendete la vostra piantina e portatela a prendere un po’ d’aria sul terrazzo o in un’altra stanza dove lo spazio è abbastanza ampio ed illuminato.

piante in bagno anti umidità
La prima funzione di una pianta oramentale da bagno è quella di assorbire l’umidità rendendo gli ambienti più puliti.

Se più che vivacizzare il vostro bagno state cercando di renderlo meno umido, scegliete delle piante come la caperlvenere o comunque delle piante che crescono in ambienti boschivi caldo umidi con le foglie a forma di ventaglio. Queste piante sono molto utili anche per assorbire i cattivi odori e le riconoscete per il loro colore verde brillante.

Piante in bagno belle e buone: le orchidee

Concludiamo il nostro articolo dedicato alle piante in bagno per un arredo ecosostenibile parlandovi di una pianta bella, ma anche buona. Stiamo parlando dell’orchidea, pianta dall’odore inconfondibile che richiede un alto tasso di umidità e molta luce.

Insomma è la pianta perfetta per il vostro bagno, anche perché assorbe l’umidità e contrasta il monossido di carbonio rilasciato dagli apparecchi a combustione come il phon o la piastra per capelli.

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L’orchidea una pianta perfetta per il vostro bagno perché necessita di poche cure e assorbe i cattivi odori.

Queste sue caratteristiche la rendono anche una pianta facile da curare: ha bisogno di pochissima acqua e non prevede necessariamente di essere piantata in un vaso con della terra. Uno strumento d’arredo che catturerà i cattivi odori senza obbligarvi ad un controllo costante del terreno nel vaso o del ricambio dell’acqua.

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Vasca o doccia, si può cambiare?

Marzo 21, 2023by Silvia ManelfiInterni0

Costruire o ristrutturare un bagno è una questione più complessa di quanto si creda e richiede molte decisioni fondamentali. Tra tutte, la scelta tra vasca o doccia è una delle più importanti perché rimarrà invariata per diverso tempo. La soluzione dipende dallo spazio, dalle esigenze personali e, ovviamente, anche dal budget.

Dal canto suo la doccia è una scelta molto popolare per chi cerca la praticità, la velocità e l’efficienza. D’altro canto, la vasca offre il lusso del relax e del confort, aggiungendo poi uno spazio per lavare non solo le persone ma anche animali o piumoni. Ma è davvero così definitiva la scelta? Non proprio.

I fattori per scegliere

Per quanto la scelta tra vasca o doccia sia molto influenzata dalle preferenze personali, ci sono dei fattori oggettivi che non possono prescindere. Il primo tra tutti è ovviamente lo spazio disponibile nel bagno. In caso di un bagno piccolo è necessario ottimizzare tutto lo spazio disponibile. Una doccia è molto più versatile sotto questo aspetto, ma ci sono anche delle micro-vasche che potrebbero entrare comodamente in un angolo. Viceversa, in caso di un bagno grande, una doccia potrebbe riempire troppo poco.

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Le vasche con misure personalizzate sono perfette anche per i bagni più piccoli

Secondariamente bisogna tener conto delle necessità della persona: in caso di difficoltà motorie una doccia è molto più semplice e sicura. Se si hanno problemi di equilibrio o si vive con persone anziane, infatti, una vasca può essere rischiosa in quanto richiede più movimenti. A meno di non optare per delle vasche con l’apertura a cancello, una doccia con pavimento antiscivolo e maniglioni di sicurezza potrebbe essere la soluzione migliore.

Per ultimo bisogna tenere conto anche dei costi. Ad oggi ci sono vasche adatte per tutte le tasche, ma tendenzialmente una doccia costa meno. Anche in termini di installazione, la scelta di una doccia può far risparmiare parecchio. D’altro canto, una vasca può aumentare il valore della casa, ma richiede anche più spreco d’acqua.

Vasca o doccia: quale scegliere

La doccia è la scelta più popolare al giorno d’oggi, ma ha anche una serie di lati negativi. Il primo vantaggio evidente è che entra ovunque, anche nei bagni più piccoli. Le dimensioni minime standard di un piatto doccia sono 70 x 70 cm, ma con delle realizzazioni su misura si può scendere anche sui 60 cm. Soluzioni come le docce in muratura possono far risparmiare davvero tanto spazio, ma devono essere comode per chi le usa. Per muoversi liberamente, infatti, potrebbe essere necessario non scendere sotto i 70 cm di larghezza e i 90 cm di lunghezza. A questi, inoltre, va aggiunto uno spazio laterale per permettere l’accesso e l’uso in modo confortevole.

D’altro canto, la vasca aggiunge aggiunge quel tocco di lusso all’ambiente e aumenta il valore della casa. La vasca da bagno, con la sua forma sinuosa e la possibilità di immergersi completamente, è spesso vista come un luogo di relax e benessere. Nonostante questo la vasca può essere pratica se, per esempio, si ha un animale domestico o un bambino piccolo. Oppure anche se si lavano spesso oggetti grandi come per esempio piumoni o abiti voluminosi. Le dimensioni minime di una doccia standard si aggirano attorno ai 70 x 160 cm, ma le soluzioni più piccole abbondano. Esistono infatti docce angolari o quadrate che sfiorano i 100 cm di lato.

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La vasca con doccia combinata potrebbe essere un’ottima soluzione

In tutto questo non scordiamoci poi la via di mezzo: una vasca con doccia combinata. In questo caso si ha tutta la flessibilità della doccia senza dover rinunciare ai momenti di relax.

Vasca o doccia: si può cambiare?

Ma che succede se in passato si è scelta la doccia e ora si vuole la vasca, o viceversa? È abbastanza comune voler tramutare una doccia in una vasca o una vasca in una doccia. Il procedimento non è difficile e neppure tanto lungo ma richiedere un primo sopralluogo per verificarne la fattibilità.

vasca o doccia pro e contro
Ristrutturare un bagno per cambiare la vasca con la doccia e viceversa è quasi sempre possibile

Da lì si dovrà rimuovere il piatto doccia o la vasca, individuare lo scarico, applicare la vasca o il piatto doccia e collegare il tutto al nuovo scarico. Questo è il caso migliore, perché in caso di docce in muratura dovranno essere considerati anche i lavori per abbattere o tirare su il muro, piastrellarlo e risistemare l’attacco al muro. La spesa di base non è altissima, ma si deve valutare il preventivo di caso in caso. Si tratta comunque di un’ottima soluzione se non si sa scegliere tra vasca o doccia… o se si vuole dare un aspetto nuovo al bagno.

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Bagno cieco come fare?

Febbraio 28, 2023by Silvia ManelfiInterni0

Molte volte la necessità di avere due bagni per il proprio appartamento richiede più di qualche compromesso. L’ottimizzazione degli spazi e la creazione di due toilette portano spesso la ristrutturazione verso un’unica soluzione: il bagno cieco. Che sia o meno di servizio, si tratta di un bagno che, a prescindere dalle sue dimensioni, non alcun tipo di finestra.

Attualmente la legge consente tranquillamente questo tipo di locali, tuttavia c’è da considerare che i bagni ciechi presentano alcune criticità. L’assenza di una finestra, anche piccola come un lucernario, porta al ristagno dell’umidità, il proliferare più facile di muffe e la presenza di cattivi odori. Inoltre, un ambiente del genere è anche più difficile da illuminare, senza luce naturale. Con qualche accorgimento, però, un bagno cieco può essere estremamente confortevole.

Quando è possibile fare un bagno cieco?

Se si tratta di una seconda toilette, è sempre possibile realizzare un bagno cieco a patto che il primo abbia almeno una finestra. Se invece parliamo del bagno principale, può essere cieco solo se l’appartamento è più piccolo di 70mq e ha unicamente una camera da letto. Queste specifiche sono richieste direttamente dal Decreto Ministeriale della Sanità del 5 luglio 1975 e risultano quindi nazionali. Le normative riguardo la grandezza minima di un bagno cieco, invece, cambiano a seconda del comune di appartenenza.

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Per sapere quale è la misura minima di un bagno cieco è bene far riferimento alle normative del proprio comune

Per poter creare un bagno cieco è inoltre sempre necessario dotarlo di un sistema di aspirazione forzata. Questo tipo di areazione può essere di due tipi: a ricambio continuo di almeno 6 volumi all’ora, oppure intermittente con ricambio di 12 volumi all’ora. Questi sono i sistemi più comuni di ventilazione, ai quali si aggiungono poi la ventilazione meccanica igroregolabile, che scatta in base al livello di umidità, o quella meccanica a due flussi.

Come risolvere il problema dell’umidità

La ventilazione forzata non serve solo per evitare il ristagno degli odori, ma anche dell’umidità che, se non smaltita, porta ad un proliferare di muffa. Per questo motivo è importantissimo non risparmiare sul sistema di ventilazione. Migliore sarà l’aspirazione meccanica, meno problemi di muffa ci saranno.

Anche con un buon sistema di ventilazione, però, il pericolo muffa non è necessariamente scongiurato. Per minimizzarlo il più possibile è bene pensare anche ad un sistema di isolamento, sia per i pavimenti che per i soffitti. In genere si utilizzano pannelli di polistirene estruso che garantiscono un’ottima impermeabilità, oltre ad essere molto facili da installare.

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La scelta dei materiali per un bagno cieco è fondamentale

Infine, un’altra soluzione è quella di utilizzare rivestimenti appositi. Materiali idrorepellenti, come il gres porcellanato e la ceramica, sono sicuramente l’equilibrio perfetto per evitare muffe. Dove non è possibile installare le piastrelle, quindi mura o soffitto, si dovrebbe scegliere l’idropittura. Si tratta di tinte ad acqua che garantiscono elevati standard contro la condensa e la muffa.

Come illuminare ed arredare un bagno cieco

Passato lo scoglio della realizzazione del bagno cieco, bisogna pensare anche all’illuminazione e all’arredamento. Una ristrutturazione poco attenta potrebbe rendere la toilette non solo angusta ma anche poco utile. L’illuminazione è un punto fondamentale per un bagno, e quando non ci si può affidare a quella naturale, si deve prestare particolare cura. L’idea principale è quella di utilizzare un punto luce centrale sul soffitto ed uno secondario sul lavabo. Gli specchi con illuminazione integrata sono una soluzione perfetta, per esempio. Se il bagno è grande e ha diversi punti come la vasca o dei mobili, sarebbe bene installare dei led in grado di renderli meno scuri.

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Gli specchi con luce integrata possono dare un tocco in più ad un bagno cieco

Per risaltare l’illuminazione è importante lavorare anche sull’arredamento. Un accomodamento ottimale è l’utilizzo di specchi ampi, in aggiunta a quello sopra al lavabo. Questo aiuta a raddoppiare i punti luci e ad ingrandire la stanza. Per quanto riguarda i mobili è meglio scegliere uno stile lineare e pulito, senza troppi angoli o rilievi. I colori più adeguati sono sicuramente quelli chiari e naturali: non necessariamente il bianco puro ma meglio puntare a nuance non troppo accese.

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