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Category: Edilizia

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Container: servono i permessi per costruire?

Settembre 8, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

Le costruzioni con i container possono essere di diverso tipo. Spesso vengono utilizzati come uffici temporanei nei cantieri o come magazzini. Tuttavia, ultimamente si stanno diffondendo sempre di più e i loro impieghi sono molteplici, in alcuni casi addirittura abitativi.

Ma servono i permessi per costruire per installare un container? Ecco tutto ciò che dovremmo sapere a riguardo.

Cosa sono i container

Con il termine container si indica, letteralmente, un contenitore. In questo caso si tratta di un contenitore di enormi dimensioni, più o meno delle stesse dimensioni di una stanza.

Container
Container a uso carico e scarico merci

Il loro utilizzo principale è quello del trasporto merci e del carico e scarico delle stesse. Li possiamo vedere spesso nei cantieri, nei porti e nelle aree di stoccaggio.

Non si tratta di un’installazione vera e propria, più che altro di un bene mobile, anche se essi possono stazionare nello stesso posto per lungo tempo. Tuttavia, questo punto specifico può cambiare, a seconda della destinazione d’uso dello stesso.

Se non vengono utilizzati per lo scopo per il quale sono stati pensati, ovvero il carico e lo scarico delle merci, essi potrebbero dover rispettare alcune norme specifiche, come il titolo abitativo edilizio.

Per cosa vengono utilizzati

Come dicevamo, il loro scopo principale è quello di contenitore, di carico e scarico merci. Essi sono stati creati pensando a questa destinazione d’uso ma, con il tempo, si è scoperto che sono davvero multifunzionali e che si adattano a una lunga lista di esigenze diverse.

Sempre in ambienti quali cantieri, porti o grandi industrie (ma non solo) i container possono svolgere la funzione di ufficio, di deposito o di magazzino.

Alcuni possono essere riconvertiti in ambienti abitativi o igienici, come bagni, spogliatoi, chalet e alloggi temporanei.

Case container

Uno degli ultimi utilizzi in linea temporale è quello domestico. Esistono delle vere e proprie case container. Spesso sono i privati a scegliere questa soluzione per risparmiare sull’opera edilizia e per poterla realizzare quasi interamente con il fai da te.

Case container
Case container

I vantaggi principali sono l’economicità e la velocità di realizzazione e installazione. Ovviamente, si tratta di soluzioni più precarie, rispetto a una struttura edilizia, eppure in alcuni casi è la soluzione migliore.

Ci sono molti esempi nel mondo. In Germania, ad esempio, è stata realizzata una struttura interamente costituita da container, per far fronte a un grande flusso migratorio. Ad oggi sono stati realizzati alloggi container per 2400 rifugiati.

Ad Amsterdam, in Olanda, invece, è stata realizzato un enorme complesso per la Casa dello Studente, interamente in container.

La situazione in Italia

In Italia il loro utilizzo in ambienti privati è molto limitato, anche se in fase d’espansione. Più che altro non si tratta di soluzioni abitative vere e proprie, ma di dependance e casette della piscina.

Il loro utilizzo, invece, è molto diffuso in ambienti pubblici, cantieri e uffici. In particolare un progetto sta cercando di riciclare i vecchi container navali per dar loro nuova vita.

Container: servono i permessi per costruire?

Arriviamo ora alla domanda principale: servono i permessi per questo tipo di costruzione?

Case container
Case container

Se essi svolgono il loro ruolo principale di carico e scarico la risposta è no. Diverso è il discorso se essi vengono utilizzati per soluzioni a lungo termine, come uffici, ambienti lavorativi, magazzini e depositi. In questo caso occorre il rilascio di uno specifico titolo abilitativo edilizio.

Il problema principale è la precarietà dell’opera. Tenendo conto, infatti, solamente di questo elemento non dovrebbe essere considerata un’opera edilizia. Tuttavia, il decreto specifico su questo argomento dice: “Non possono essere considerati manufatti destinati a soddisfare esigenze meramente temporanee quelli destinati a un’utilizzazione perdurante nel tempo, di talché alterazione del territorio non può essere considerate temporanea, precaria o irrilevante”.

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Cantiere: i materiali che cambieranno il futuro

Agosto 21, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Cantiere: i 10 materiali che cambieranno il futuro dell’edilizia. L’edilizia è un settore in costante evoluzione che, negli ultimi anni, ha visto una sempre maggiore attenzione verso la sostenibilità, l’efficienza energetica e l’uso di materiali innovativi. In questo articolo, esploreremo i 10 materiali che promettono di cambiare il futuro dell’edilizia, rendendo le costruzioni più sostenibili, durature e intelligenti.

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I materiali del futuro sono tantissimi ma i più conosciuti sono ben 10, vediamoli insieme.

Cantiere: quali sono i materiali del futuro?

Da tempo utilizzato nella costruzione di case a basso consumo energetico, il legno lamellare sta guadagnando sempre più terreno nel settore edilizio. Grazie alle sue proprietà isolanti e alla sua resistenza strutturale, questo materiale può essere utilizzato per la realizzazione di edifici ad alta efficienza energetica, riducendo l’impatto ambientale.

Gli aerogel sono materiali ultraleggeri e altamente isolanti, che possono essere utilizzati per ridurre al minimo la dispersione termica degli edifici. Questi materiali sono realizzati tramite un processo di essiccamento di un gel, lasciando una “struttura a nido d’ape” composta principalmente da aria. Grazie alle loro proprietà isolanti, gli aerogel possono ridurre significativamente i costi energetici degli edifici e migliorare il comfort abitativo.

Poi c’è il calcestruzzo rinforzato con fibre di carbonio che sta diventando una scelta sempre più popolare per le costruzioni. Queste fibre conferiscono al calcestruzzo una maggiore resistenza e durabilità, riducendo la necessità di manutenzione e ristrutturazione. Inoltre, questo materiale è più leggero del calcestruzzo tradizionale, riducendo il peso complessivo delle strutture e migliorando la loro efficienza energetica.

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Tra i materiali riciclati più utilizzati in cantiere ci sono il legno proveniente da demolizioni, il vetro riciclato e l’acciaio riciclato.

Materiali riciclati e mattonelle fotovoltaiche

In un mondo sempre più attento all’ambiente, l’utilizzo di materiali riciclati sta diventando sempre più comune nell’edilizia. Tra i materiali riciclati più utilizzati ci sono il legno proveniente da demolizioni, il vetro riciclato e l’acciaio riciclato. Questi materiali non solo riducono lo spreco di risorse naturali, ma contribuiscono anche a ridurre l’impatto ambientale dell’edilizia.

Le mattonelle fotovoltaiche rappresentano una nuova frontiera nella produzione di energia pulita. Questi materiali innovativi sono in grado di trasformare la luce solare in energia elettrica, rendendo gli edifici autosufficienti dal punto di vista energetico. Grazie alle loro dimensioni ridotte e alla loro flessibilità, le mattonelle fotovoltaiche possono essere integrate facilmente nell’architettura degli edifici, fornendo energia pulita senza compromettere l’estetica.

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l’edilizia sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie all’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili nel cantiere.

Altri materiali interessanti che troveranno largo utilizzo in futuro

La schiuma d’acciaio è un materiale innovativo che offre una combinazione unica di leggerezza e resistenza. Questo materiale può essere utilizzato per la realizzazione di strutture resistenti, ma allo stesso tempo leggere, che possono ridurre i tempi di costruzione e i costi. Grazie alla sua flessibilità e alla sua resistenza agli agenti atmosferici, la schiuma d’acciaio può essere utilizzata per la costruzione di edifici in qualsiasi ambiente, riducendo l’impatto ambientale delle costruzioni.

Il cemento aerato autoclavato è un materiale leggero e isolante, utilizzato per la costruzione di muri e pareti. Grazie alla sua porosità, questo materiale offre un’ottima resistenza termica e acustica, riducendo al minimo le dispersioni energetiche degli edifici. Inoltre, il cemento aerato autoclavato è un materiale ecologico, poiché è prodotto utilizzando meno risorse e riducendo le emissioni di CO2 rispetto al cemento tradizionale.

La pittura fotocatalitica è una soluzione innovativa per la purificazione dell’aria negli edifici. Questa pittura, contenente nanoparticelle fotocatalitiche, è in grado di neutralizzare gli agenti inquinanti presenti nell’aria, contribuendo a ridurre l’inquinamento atmosferico e migliorando la qualità dell’ambiente interno degli edifici.

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cantiere: il vetro auto-rigenerante è una scelta ideale per gli edifici esposti alle intemperie e agli agenti atmosferici.

Vetro auto-rigenerante e materiali termocromici

Il vetro auto-rigenerante rappresenta una nuova frontiera nella progettazione di finestre e facciate. Questo materiale innovativo, trattato con uno strato di ossido di titanio, è in grado di autoricoprire le sue imperfezioni, come graffi e macchie, grazie all’esposizione alla luce solare. Questo rende il vetro auto-rigenerante una scelta ideale per gli edifici esposti alle intemperie e agli agenti atmosferici.

I materiali termocromici sono materiali capaci di cambiare colore in base alla temperatura. Questi materiali possono essere utilizzati per il controllo del calore negli edifici, adattando la loro trasparenza in base alla temperatura esterna. Ad esempio, questi materiali possono scurirsi durante l’estate, riducendo così il surriscaldamento degli ambienti interni, e schiarirsi durante l’inverno, consentendo una maggiore illuminazione solare.

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Questi 10 materiali presentati rappresentano solo alcune delle possibilità che il futuro dell’edilizia ci riserva.

Cantiere: la rivoluzione dell’edilizia

In conclusione, l’edilizia sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie all’utilizzo di materiali innovativi e sostenibili. Questi 10 materiali presentati rappresentano solo alcune delle possibilità che il futuro dell’edilizia ci riserva, promettendo di rendere le costruzioni più efficienti, durature, intelligenti e rispettose dell’ambiente. L’uso di questi materiali offre una grande opportunità per costruire un futuro migliore, in cui la sostenibilità e l’efficienza energetica siano al centro delle costruzioni

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Trasformare un negozio in abitazione

Agosto 7, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

È possibile trasformare un negozio o un locale commerciale in abitazione? Scopriamo come fare dal punto di vista legale, edilizio ed energetico.

Destinazione d’uso

La cosa più importante quando prendiamo in considerazione una struttura o un’edifico è la sua destinazione d’uso. Questa indica lo scopo di quell’intero edificio o delle singole unità.

Un ufficio o un negozio possono diventare degli appartamenti, ma dobbiamo cambiarne la destinazione d’uso.

La destinazione d’uso di un’unità immobiliare può essere un’abitazione privata, un locale commerciale, un locale agricolo, ecc.

Trasformare un negozio in abitazione: cambio ufficiale al catasto

È possibile dal punto di vista legale cambiare la destinazione d’uso di un immobile e trasformare un negozio in abitazione. Tuttavia, per renderlo possibile dobbiamo seguire un iter ben preciso ed effettuare un cambio ufficiale al catasto.

Trasformare un negozio in abitazione
Cambio destinazione d’suo

Il proprietario dell’immobile ha la piena facoltà di cambiare la destinazione d’uso di un immobile, sempre se questo è previsto dalle disposizioni urbanistiche della località e non ci siano vincoli civili.

Trasformare un negozio in abitazione: i passaggi da seguire

Per cambiare la destinazione d’uso di un immobile e trasformare un negozio in abitazione dobbiamo seguire i seguenti passaggi:

  • Verificare la possibilità di cambio della destinazione d’uso. Per farlo bisogna consultare il Piano Regolatore del Comune.
  • Verificare che il locale soddisfi i requisiti minimi necessari per diventare un’abitazione.
  • Comunicazione al catasto.
  • Effettuare i lavori di ristrutturazione

Verificare la possibilità di cambio della destinazione d’uso

Non è vietato per legge il cambio della destinazione d’uso di un locale, in modo da trasformare un negozio in abitazione, sebbene dobbiamo assicurarci che il Piano Regolatore del Comune lo preveda.

Se il locale in questione si trova all’interno di un condominio anche il regolamento condominiale potrebbe vietare il cambio della destinazione d’uso.

Prima di proseguire con i lavori dobbiamo ottenere i permessi per il cambio di destinazione d’uso e per i lavori di ristrutturazione necessari.

Requisiti minimi da soddisfare

Per trasformare un negozio in abitazione questo deve soddisfare dei requisiti minimi, in modo da essere considerato abitabile.

Trasformare un negozio in abitazione
Ristrutturazione

Questi comprendono l’assenza di abusi edilizi, i requisiti igienico-sanitari, l’agibilità, i permessi di costruire. Ma anche la metratura dei locali, l’illuminazione, l’altezza dei soffitti.

Dal punto di vista dell’illuminazione, ad esempio, le abitazioni hanno requisiti diversi da soddisfare rispetto ai locali commerciali. Esse necessitano di un adeguato apporto di luce naturale e di finestre in ogni spazio.

Infine, gli immobili necessitano anche di un documento che attesti l’efficienza energetica. In tal senso, gli spazi abitativi e i locali commerciali devono rispettare normative diverse, perciò dobbiamo assicurarci di rientrare nei minimi specificati per le abitazioni.

Trasformare un negozio in abitazione: lavori di ristrutturazione

Se il locale non rispetta qualcuno dei requisiti richiesti per diventare un’abitazione possiamo sempre fare dei lavori di ristrutturazione per riuscire a soddisfarli.

Ciò può riguardare dei lavori che ci consentiranno di migliorare l’efficienza energetica o altri che ci permettono di raggiungere i requisiti igienico-sanitari.

Inoltre, dovremo considerare che, con molta probabilità, dovremo creare un progetto che divide al meglio gli spazi, in modo da dividere l’area giorno dall’area notte o creare nuove stanze.

È praticamente impossibile riuscire ad ottenere un cambio di destinazione d’uso senza dover effettuare qualche lavoro edilizio.

Quasi sempre per trasformare un negozio in abitazione occorrerà fare opere di muratura, di coibentazione e di sostituzione degli infissi.

Se conviene o meno cambiare la destinazione d’uso e trasformare un negozio in abitazione dipende molto da tutti i lavori di ristrutturazione che occorrono e dalle esigenze del proprietario.

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Isolamento termico: come risparmiare sull’energia

Luglio 22, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Isolamento termico: come risparmiare sull’energia? L’energia è una risorsa preziosa e limitata, quindi è fondamentale cercare di utilizzarla in modo consapevole ed efficiente. Un aspetto molto importante da considerare riguarda l’isolamento termico delle proprie abitazioni. Un sistema di isolamento termico adeguato può non solo creare un ambiente confortevole, ma può anche contribuire in modo significativo al risparmio energetico e alla riduzione delle spese per il riscaldamento e il raffreddamento.

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L’isolamento con il polistirolo isolante termico.

Ma cosa significa esattamente isolamento termico?

Si tratta di un insieme di tecniche e materiali utilizzati per ridurre la dispersione di calore dall’interno all’esterno di un edificio, così come la penetrazione di calore dall’esterno all’interno. L’obiettivo è quello di mantenere una temperatura costante all’interno degli ambienti, riducendo così l’utilizzo dei sistemi di climatizzazione e l’energia necessaria per mantenerli in funzione.

Esistono diverse soluzioni per migliorare l’isolamento termico di una casa. Una delle prime cose da fare è controllare le finestre e le porte. Sono presenti fessure o spazi tra i telai? Questi possono essere sigillati con guarnizioni e materiali isolanti, in modo da evitare il passaggio di aria fredda o calda. Inoltre, è possibile installare vetri a doppio o triplo strato, che offrono un’ottima barriera termica, riducendo significativamente la dispersione di calore.

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Una scelta sostenibile e consapevole.

Come isolare i muri

Un altro aspetto importante da considerare è l’isolamento dei muri. Gli edifici più vecchi potrebbero non avere un isolamento sufficiente, ma è possibile migliorare la situazione utilizzando materiali isolanti, come pannelli di polistirene o fibra di vetro, che possono essere applicati sulla parete esterna o interna. In alternativa, è possibile utilizzare un sistema di cappotto termico, che consiste nell’applicazione di uno strato isolante completo sulla superficie esterna degli edifici.

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La zona del tetto è quella dove spesso si disperde di più il calore.

Isolare la zona del tetto

Il tetto è un’altra zona critica che merita attenzione. La maggior parte del calore si disperde attraverso il tetto, quindi è fondamentale isolare questa zona in modo adeguato. Si possono utilizzare pannelli isolanti o spray di poliuretano per creare uno strato protettivo che previene la dispersione di calore. Allo stesso modo, è importante prestare attenzione alle coperture delle soffitte e delle mansarde, sigillando eventuali fessure o spazi che potrebbero permettere all’aria di passare.

Infine, un altro aspetto da considerare per migliorare l’isolamento termico è l’adempiere ad un controllo energetico accurato. È possibile installare termostati programmabili, che consentono di regolare la temperatura in modo efficiente in base alle diverse parti della giornata. In questo modo, è possibile ridurre al minimo l’uso di energia per il riscaldamento o il raffreddamento quando non è necessario.

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Intervento sul terrazzo.

Una scelta consapevole e sostenibile

Investire nell’isolamento termico può richiedere un certo budget iniziale, ma può comportare notevoli risparmi energetici a lungo termine. Infatti, i costi per il riscaldamento e il raffreddamento possono rappresentare una parte significativa delle spese totali per l’energia, quindi ridurli può avere un impatto significativo sul bilancio familiare.

Inoltre, l’isolamento termico non solo riduce i costi energetici, ma contribuisce anche alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla tutela dell’ambiente. Utilizzando meno energia per riscaldare o raffreddare le nostre case, riduciamo la nostra impronta ecologica e contribuiamo alla salvaguardia del pianeta per le generazioni future.

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Tecnica di isolamento a cappotto.

Fondamentale per ridurre il consumo energetico

In conclusione, l’isolamento termico è un aspetto fondamentale da considerare per ridurre il consumo energetico delle nostre abitazioni e risparmiare sulle spese per il riscaldamento e il raffreddamento. Utilizzando materiali isolanti per finestre, muri e tetti, e adottando un controllo energetico preciso, è possibile creare un ambiente confortevole ed efficiente dal punto di vista energetico. Investire nell’isolamento termico rappresenta una scelta intelligente e responsabile che porta benefici sia all’ambiente che al portafoglio.

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Assicurazione casa e detrazioni fiscali

Giugno 24, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

Ci sono vari motivi per i quali dovremmo assicurare la nostra abitazione. Oggi andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere sull’assicurazione casa e le detrazioni fiscali che la riguardano.

Cos’è l’assicurazione casa

L’assicurazione casa copre l’abitazione e tutto ciò che è contenuto in essa. Dobbiamo fare attenzione, perché non si tratta della stessa polizza dell’assicurazione contro gli incendi o della proprietà.

La polizza in questione copre la casa e il suo contenuto, ma non tutto il resto. Ad esempio, se l’automobile prende fuoco non sarà coperta da questo tipo specifico di assicurazione

Una polizza specifica contro gli incendi copre anche l’auto parcheggiata all’interno del perimetro delle abitazioni o anche altri veicoli, come barche o moto d’acqua.

Proprietari e affittuari

L’assicurazione casa non è obbligatoria, anche se spesso gli istituti di credito la richiedono e diventa un piano finanziario fondamentale per tutti i proprietari di casa.

Assicurazione casa
Assicurazione

Se siete in una casa in affitto l’assicurazione non è obbligatoria. Ma se siete i proprietari e affittate la casa o una parte di essa (anche solamente una stanza) essa è obbligatoria.

Se ci troviamo in condominio, inoltre, la situazione è un po’ diversa e, solitamente, siamo coperti da un’assicurazione globale.

L’assicurazione globale è stipulata dall’amministratore condominiale e protegge l’intero condominio in caso di danni, quali incendio, allagamento, responsabilità civile. La copertura riguarda sia tutte le aree condominiali che le singole abitazioni private. Inoltre, comprende anche i danni causati dalla struttura a terzi.

Cosa copre l’assicurazione casa

Possiamo così riassumere la copertura dell’assicurazione casa:

  • Copertura beni personali: copre tutti i danni sui beni personali presenti all’interno dell’abitazione, in caso di furto o danneggiamento. Danneggiamento può essere intenso a causa di incendio, forte vento o altri eventi specificati nella polizza.
  • Protezione responsabilità civile: copre in caso qualcuno si fa male all’interno della proprietà.

Vantaggi

L’assicurazione casa offre vantaggi alla vostra abitazione, ai vostri beni e alla vostra famiglia. In particolar modo è vantaggiosa perché ci risarcisce in caso di perdite, per furto o atti vandalici, e per i danni causati da eventi catastrofici, come incendi, inondazioni, terremoti.

Assicurazione casa
Assicurazione

Inoltre, è la scelta che i proprietari tengono in considerazione nel caso stanno acquistando una nuova abitazione o ristrutturando quella che già possiedono.

Detrazione del 19% sull’assicurazione casa

L’articolo 15 comma 1 del Testo Unico sulle imposte sui redditi prevede la detrazione del 19% sull’assicurazione casa.

La normativa è stata introdotta nel 2018 con la Legge di Bilancio e riguarda tutte le polizze stipulate a partire dal 1° gennaio 2018. Rientrano nella detrazione anche quelle polizze stipulate prima di tale data ma con rinnovo successivo al 1° gennaio 2018.

Si tratta di una detrazione Irpef del 19% e riguarda l’assicurazione casa che copre eventi calamitosi che colpiscono le unità immobiliari residenziali e le pertinenze, ma non riguarda le polizze che coprono solo le pertinenze.

Inoltre, possono beneficiare della detrazione fiscale anche l’assicurazione casa sottoscritta dal condominio con riferimento alle singole unità immobiliari e alle relative pertinenze.

Condizioni per la detrazione Irpef del 19%

La detrazione Irpef del 19% sull’assicurazione casa spetta al contraente indipendentemente dall’intestazione dell’immobile.

Le condizioni per richiedere la detrazione sono le seguenti:

  • Se si ha un reddito complessivo inferiore a 120 mila euro la detrazione spetta per intero. Successivamente a questa cifra la detrazione inizia a decrescere fino ai 240 mila euro. Superati i 240 mila euro non si ha diritto alla detrazione del 19%.
  • La spesa deve essere tracciabile, ad esempio attraverso versamento bancario o postale.
  • La polizza deve essere stata stipulata successivamente al 1° gennaio 2018.
  • Se si possiede una polizza multirischio, la detrazione del 19% si calcola solamente sulla parte riguardante gli eventi calamitosi.

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Materiali: come scegliere quelli giusti

Giugno 17, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

La scelta del materiale per la costruzione della propria casa è una decisione importante che ha un impatto significativo sull’aspetto, la qualità e la durata dell’immobile. Con così tante opzioni disponibili, può essere difficile prendere una decisione informata. In questo articolo, esamineremo alcune delle opzioni più comuni per i materiali da costruzione e forniremo consigli su come scegliere il giusto materiale per la tua casa.

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Ci sono tanti tipi di materiale per costruire una casa: dal cemento armato al legno.

Materiali per la costruzione della casa: il cemento armato

Il cemento armato è uno dei materiali da costruzione più comuni al mondo. Questo materiale è formato da una miscela di cemento, acqua e aggregati (ad es. sabbia e ghiaia) rinforzati con una struttura di ferro o acciaio. Il cemento armato è duraturo e resistente al fuoco e agli agenti atmosferici, il che lo rende ideale per la costruzione di muri e fondamenta. Questo materiale ha anche vantaggi dal punto di vista del costo, in quanto è relativamente economico rispetto ad altre opzioni.

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Il legno fornisce calore e mantiene riparati dal freddo, è l’ideale per la costruzione di una baita.

Il legno

Il legno è sempre stato utilizzato per la costruzione delle case sin dai tempi antichi. Le case in legno sono belle e accoglienti, e il legno è un materiale rinnovabile. Il legno è anche un buon isolante termico e acustico, il che lo rende ideale per il clima freddo. Tuttavia, il legno ha vari limiti: non è resistente al fuoco, agli insetti e agli agenti atmosferici. Dovrebbe essere trattato con prodotti speciali per migliorare la sua durabilità. Inoltre, la manutenzione di una casa in legno può essere costosa.

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Le case realizzate in mattoni sono molto belle da vedere e molto resistenti.

La scelta dei mattoni

I mattoni sono un altro materiale comune per la costruzione di case. I mattoni sono resistenti, duraturi e resistenti al fuoco. Possono essere utilizzati per costruire muri e fondamenta. I mattoni sono anche un buon isolante termico e acustico. Tuttavia, l’installazione dei mattoni può essere costosa, il che lo rende meno vantaggioso dell’uso del cemento armato.

Utilizzare i blocchi di calcestruzzo

I blocchi di calcestruzzo sono stati utilizzati per la costruzione delle case dal XX secolo. I blocchi di calcestruzzo sono prodotti artificialmente a partire dalla miscelazione di cemento, acqua e aggregati. Sono abbastanza resistenti e poco costosi. Possono essere utilizzati per costruire pareti portanti e non portanti. Tuttavia, i blocchi di calcestruzzo non sono eccellenti isolanti termici e acustici.

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Scegliere il materiale giusto è molto importante, vediamo insieme come.

Come scegliere il giusto materiale per la tua casa?

Ci sono diversi fattori da considerare quando si sceglie il materiale per la costruzione della propria casa. Ecco alcuni suggerimenti per prendere una decisione informata.

Il clima locale dovrebbe influenzare la scelta del materiale da costruzione. Ad esempio, se vivi in una zona con clima freddo, potresti optare per il legno, che è un buon isolante termico. D’altra parte, se vivi in una zona con clima caldo, i blocchi di calcestruzzo possono essere una migliore opzione in quanto non immagazzinano il calore. Se vivi in una zona costiera, devi optare per un materiale resistente alla corrosione.

Una delle principali considerazioni nel scegliere il materiale da costruzione dovrebbe essere il prezzo. Materiali come il cemento armato e i blocchi di calcestruzzo sono relativamente poco costosi. Tuttavia, la qualità del materiale dovrebbe essere presa in considerazione quando si scelgono opzioni economiche.

La durata del materiale è un altro fattore importante da considerare. Ad esempio, se si sceglie il legno per la costruzione della casa, è necessario considerare il costo della manutenzione a lungo termine. Materiali come il cemento armato e i mattoni sono comunemente usati per la costruzione durevole di un’abitazione.

L’aspetto estetico della casa è importante, specialmente se si sta costruendo una casa su misura. Materiali come il legno possono dare una sensazione calda ed accogliente, mentre il cemento armato può dare un aspetto più moderno e minimalista.

Quando si sceglie il materiale per la costruzione della casa, può essere difficile prendere una decisione informata senza alcuna conoscenza. In questi casi, può essere utile rivolgersi a un esperto in edilizia. Questo professionista può fornire una consulenza personalizzata sulla scelta dei materiali da costruzione in base al tuo budget e ai tuoi bisogni personali.

Concludendo

In conclusione, la scelta del materiale da costruzione è una decisione importante che deve essere fatta con attenzione e in base alle esigenze personali. Ci sono vantaggi e svantaggi nel scegliere un materiale rispetto a un altro. È importante valutare i fattori chiave come il costo, la durata, il clima locale ed estetica, per prendere una decisione informata. Contattare un esperto in edilizia può anche essere utile per prendere la decisione migliore per la tua casa.

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Umidità di risalita: come liberarsene

Giugno 3, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

Uno dei problemi più comuni e fastidiosi delle nostre case è l’umidità, in particolar modo l’umidità di risalita. Ecco cos’è e cosa possiamo fare per liberarcene definitivamente.

Umidità di risalita: cos’è e perché si forma

L’umidità di risalita è anche detta umidità capillare ascendente dal terreno, proprio perché l’acqua risale verticalmente dal terreno, dal basso verso l’alto.

Umidità di risalita
Umidità di risalita

Perché succede questo? Probabilmente l’impermeabilizzazione della casa manca o è stata fatta male. Forse ci sono stati degli errori di progettazione o sono stati utilizzati materiali di bassa qualità che stanno iniziando a cedere.

Quando si realizza una casa bisogna pensare all’impermeabilizzazione, la quale deve essere sia verticale che orizzontale.

Una delle prime cose da fare in fase di costruzione è pensare all’impermeabilizzazione dell’immobile, per evitare problemi futuri legati all’umidità.

Conoscere le cause

Quando ci ritroviamo di fronte a un problema di umidità di risalita dobbiamo, innanzitutto, conoscere le cause.

Umidità di risalita
Umidità di risalita

Spesso si pensa di risolvere il problema con qualche soluzione palliativa, la quale, tuttavia, si rivela essere solamente provvisoria.

È inutile, quindi, perdere tempo, soldi e pazienza con soluzioni provvisorie, come prodotti “nascondi problema”. Nascondere il problema non servirà ad eliminarlo.

Per eliminare il problema dobbiamo conoscere le cause. Dopodiché le soluzioni esistono. Queste possono essere nuovi materiali bioedili, sistemi in grado di invertire l’umidità di risalita, ecc.

Rotture idrauliche

Una delle cause principali dell’umidità di risalita è una rottura idraulica. Ciò può verificarsi in qualsiasi contesto abitativo, sia nelle abitazioni singole che nei grandi condomini. Se appuriamo che il problema sia un guasto idraulico dobbiamo agire prontamente per risolverlo.

In questo caso l’unica soluzione è trovare il guasto e ripararlo. La rottura va riparata quanto prima, per evitare che il problema degeneri e che i danni causati dall’umidità di risalita diventano irreversibili. Qualsiasi intervento volto solamente a risolvere il problema dell’umidità non porterà alcun beneficio, ma servirà solamente a coprire il danno temporaneamente.

Umidità di risalita capillare dal terreno

L’umidità di risalita capillare dal terreno non è causata da danni al sistema idraulico, ma da problemi di impermeabilizzazione delle fondamenta e della casa. L’acqua risale dal terreno sottostante all’abitazione e si manifesta in maniera molto chiara.

Umidità di risalita
Umidità di risalita

Questo tipo di problema deteriora l’intonaco, che si stacca e mostra i materiali di costruzione. Inizialmente vediamo degli aloni scuri, che proseguono con lo sfarinamento e il distacco dell’intonaco. I danni più lievi si fermano a pochi centimetri dal pavimento, ma nei casi più gravi può risalire su tutta la parete compromessa.

Anche in questo caso eliminare o coprire l’umidità e riparare ai danni estetici, e quindi l’intonaco della parete, sono soluzioni provvisorie, che non eliminano il problema.

Tuttavia, in questo caso, e per lo meno nei casi meno gravi, ci sono soluzioni più pratiche, veloci e meno invasive, rispetto ai danni da rotture idrauliche.

Soluzioni

Risolvere il problema dell’impermeabilizzazione della casa dalle basi è impossibile. Andare a toccare la struttura stessa comporta grandi lavori di ristrutturazione spesso infattibili, fortunatamente ci sono soluzioni meno invasive.

Alcune delle soluzioni per risolvere definitivamente il problema sono le seguenti:

  • Sistemi antiumidità: si tratta di dispositivi in grado di invertire il processo di risalita dell’acqua, rimandandola nel terreno. Questi strumenti lavorano per elettrosmosi o inversione di polarità e bloccano l’umidità impedendole di risalire. In questo modo la parete ha il tempo di asciugarsi completamente. Attenzione, però, perché rischiamo che il problema si sposti al pavimento. Non sempre, ma in alcuni casi può succedere.
  • Barriera chimica: questa soluzione consiste nel fare una serie di buchi nei quali viene inserita una soluzione chimica che crea una barriera impermeabilizzabile. È una soluzione che va a sostituire il vecchio taglio muro, pratica molto dannosa per i rischi sismici.

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Ristrutturare casa: i consigli degli esperti

Maggio 27, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Ristrutturare casa è un’operazione che richiede molta attenzione e preparazione. Per non sbagliare e ottenere il massimo da questa esperienza, è importante seguire alcuni consigli degli esperti nell’ambito dell’edilizia e del design d’interni. Innanzitutto, è importante pianificare la ristrutturazione con anticipo, valutando i propri bisogni e le proprie esigenze. Bisogna avere ben chiaro cosa si vuole ottenere con la ristrutturazione e quali sono le priorità. Ad esempio, si vuole ampliare il proprio spazio abitativo, creare una zona living più ampia o una cucina moderna.

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Affidatevi sempre ad un esperto per la pitturazione delle pareti.

Ristrutturare casa: i consigli degli esperti

Una volta andati a definire gli obiettivi della ristrutturazione, è importante studiare lo spazio a disposizione e le potenzialità che esso offre. In questo caso, sarebbe consigliabile rivolgersi ad un professionista del settore, come un architetto o un designer, che possa offrire delle soluzioni personalizzate adatte alle esigenze del proprietario dell’immobile.

Un altro aspetto importante da valutare è l’utilizzo di materiali di alta qualità, che garantiscano la durata e la resistenza dell’immobile nel tempo. Materiali come il legno, il ferro, il vetro e la pietra, ad esempio, sono molto resistenti e adatti per la ristrutturazione di una casa, mentre quelli di bassa qualità possono causare problemi e costi aggiuntivi nella manutenzione nel tempo.

Inoltre, prima di iniziare la ristrutturazione, è necessario richiedere tutti i permessi necessari alle autorità competenti, come il permesso dalla Commissione Edilizia e il permesso di costruire.

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Nella fase della ristrutturazione la sicurezza è un fattore molto importante.

Sicurezza e progettazione dell’arredamento

In fase di ristrutturazione, è importante tener presente il rispetto delle normative in materia di sicurezza e di igiene, soprattutto nell’utilizzo di attrezzi e macchinari per le opere edili. Inoltre, è importante anche nel posizionare tutti i cablaggi elettrici o idraulici in modo corretto e in sicurezza.

Per quanto riguarda la progettazione dell’arredamento di una casa, la scelta dei mobili, colori, tessuti e altri complementi d’arredo dipende dalle esigenze del proprietario e dalle dimensioni dell’immobile.

Se la casa è di piccole dimensioni, ad esempio, è importante scegliere mobili funzionali e multifunzionali, che non occupino troppo spazio. Anche il colore delle pareti e dei mobili può avere un ruolo importante nella ristrutturazione di una casa, poiché può influire sull’atmosfera e sull’umore delle persone che vi abitano.

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Un altro fattore importante da tenere in conto è il risparmio energetico.

Ristrutturare: gli spazi e il risparmio energetico

Un altro consiglio degli esperti per ristrutturare casa è quello di creare degli spazi aperti e luminosi, che siano in grado di far entrare la luce naturale e di creare un’atmosfera di calore e accoglienza.

Inoltre, è importante valutare anche il risparmio energetico in fase di ristrutturazione, con l’introduzione di sistemi di riscaldamento e illuminazione a basso consumo. Ad esempio, l’utilizzo di luci LED o l’installazione di pannelli solari o caldaie a condensazione possono ridurre i costi delle spese energetiche e creare un’abitazione più green.

Infine, un altro consiglio importante per ristrutturare casa è quello di tenere d’occhio i costi e di pianificare il budget con cura, per evitare di incorrere in spese superflue o di dover affrontare imprevisti. Per questo, è sempre consigliabile richiedere preventivi dettagliati e prodotti di qualità, evitando quella che viene definita la “cultura del fai da te”.

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Pianificate sempre prima di iniziare il lavoro di ristrutturazione.

Gli errori da non fare secondo gli esperti

Ristrutturare una casa può essere un’esperienza entusiasmante, ma anche stressante e costosa. Per evitare errori costosi e problemi di progettazione, è importante ascoltare gli esperti e prestare attenzione a queste cose da non fare durante una ristrutturazione.

Una delle cose più importanti da non fare durante una ristrutturazione è non pianificare abbastanza. Assicurati di avere un piano dettagliato e una lista di tutte le opzioni prima di iniziare il lavoro. In questo modo, potrai evitare costosi errori e modifiche dell’ultimo minuto.

Quando si sceglie un appaltatore per la ristrutturazione, non è sempre meglio scegliere il prezzo più basso. Assicurati di fare ricerche approfondite sui tuoi appaltatori e scegli quello con la migliore reputazione e le migliori recensioni. In questo modo, sarai sicuro di avere un lavoro di alta qualità.

Sebbene sia importante concentrarsi sulle tue esigenze personali durante la ristrutturazione, non dimenticare di considerare il valore di rivendita della tua casa. Assicurati di non personalizzare troppo la tua casa, poiché ciò potrebbe rendere difficile la vendita in futuro.

Durante la ristrutturazione, è importante considerare l’impatto ambientale delle tue scelte di progettazione. Scegli prodotti e materiali sostenibili e rispettosi dell’ambiente per ridurre l’impatto sulla natura e risparmiare denaro a lungo termine.

Infine, uno degli errori più comuni da evitare durante la ristrutturazione è non pianificare un budget adeguato. Assicurati di avere un budget dettagliato e di tenere traccia di tutte le spese durante il processo di ristrutturazione. In questo modo, potrai evitare costi imprevisti e gestire il tuo denaro in modo più efficiente.

In conclusione, ristrutturare casa può essere un’esperienza entusiasmante e sfidante, ma con la giusta pianificazione e i consigli degli esperti, è possibile ottenere dei risultati straordinari e duraturi nel tempo.

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Fondamenta: l’elemento più importante della casa

Maggio 20, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Le fondamenta sono l’elemento più importante di una casa, soprattutto per la sua stabilità. Questi elementi sono la base su cui la costruzione intera si regge, quindi è fondamentale che siano realizzate in modo corretto e che siano di alta qualità per garantire la massima sicurezza della casa. Prima di costruire una casa, gli ingegneri edili studiano attentamente le caratteristiche del terreno e decidono quale tipo di fondazione è più adatta alle condizioni. Una fondazione stabile è quella che si adatta perfettamente alle caratteristiche del terreno e garantisce una buona distribuzione delle pressioni e dei carichi che gravano sulla struttura della casa.

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La fondazione è uno degli aspetti più importanti per la solidità della tua casa.

Fondamenta: quale tipologia scegliere?

Il tipo di fondazione dipende anche dal tipo di costruzione. Ad esempio, una casa in muratura richiede una fondazione in cemento armato, che è in grado di mantenere bene il peso delle pareti. Una casa in legno, invece, richiede una fondazione a pali in legno, che garantisce una maggiore stabilità e resistenza agli elementi come il vento.

Le fondamenta sono costituite da diversi elementi, come la zona di appoggio e la trave di fondazione. La zona di appoggio è la parte della fondazione che si trova in contatto con il terreno e che ha il compito di distribuire il peso della costruzione. La trave di fondazione, invece, è la parte della fondazione che si estende al di sopra della zona di appoggio e su cui si poggiano le pareti portanti.

Per garantire la massima stabilità e resistenza alle intemperie, le fondamenta devono essere realizzate con materiali di alta qualità e con tecniche costruttive avanzate. Ci sono diverse opzioni tra cui scegliere, a seconda del tipo di costruzione e delle caratteristiche del terreno. Ad esempio, le fondamenta in muratura sono molto solide e resistenti, mentre quelle in cemento armato hanno una maggiore flessibilità e sono molto resistenti all’acqua.

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La cosa fondamentale è rivolgersi sempre ad una ditta specializzata.

A chi rivolgersi

Se hai intenzione di costruire una casa, è importante rivolgerti a un’impresa edile specializzata, che abbia esperienza nella costruzione di fondamenta solide e resistenti. Un’impresa edile esperta sarà in grado di valutare le caratteristiche del terreno e di consigliarti quale tipo di fondazione è più adatto alla tua casa.

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Esistono tre diverse tipologie di fondazione, vediamole insieme.

Fondamenta superficiali, continue e profonde

Inoltre, è importante prendersi il tempo per studiare le varie opzioni disponibili e scegliere quella che meglio si adatta alle tue esigenze. Ci sono diversi tipi di fondamenta tra cui scegliere, come le fondamenta continue, superficiali e quelle profonde. Ognuna di queste ha vantaggi e svantaggi, quindi è importante valutare attentamente prima di fare una scelta.

Una buona fondazione è fondamentale per la sicurezza della tua casa, ma non è l’unico fattore da considerare. Anche l’isolamento termico e acustico, la qualità dei materiali e la struttura generale della casa sono importanti per garantire la massima stabilità e comfort. Per questo motivo, è importante scegliere un’impresa edile di qualità, che abbia esperienza nella realizzazione di case di alta qualità.

In sintesi, le fondamenta sono uno degli elementi più importanti di una casa e devono essere realizzate con la massima cura e attenzione. Una buona fondazione garantisce la massima stabilità e resistenza alle intemperie, ma deve essere realizzata con materiali di alta qualità e con tecniche costruttive avanzate. Se stai pensando di costruire una casa, ti consigliamo di rivolgerti a un’impresa edile specializzata e di valutare attentamente le varie opzioni disponibili. Con la giusta attenzione e cura, puoi costruire la casa dei tuoi sogni, che ti garantirà la massima sicurezza e comfort per molti anni a venire.

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Ponteggi: cosa sono e normative

Maggio 6, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

I ponteggi sono opere provvisionali, ovvero strutture di servizio temporanee che servono a facilitare il lavoro durante le opere edilizie. Scopriamo insieme cosa sono, quali tipologie esistono e cosa dice la normativa a riguardo.

Cosa sono i ponteggi

I ponteggi sono opere provvisionali utilizzate solo durante i lavori. Terminati i lavori queste vengono rimosse e spesso possono essere riutilizzate per le opere edilizie successive.

Ponteggi
Ponteggi

Sono caratterizzate da una struttura reticolare che permette ai lavoratori (muratori, pittori, ecc) di raggiungere ogni punto dello scheletro dell’edificio sul quale stanno lavorando.

Si tratta di una struttura provvisoria utilizzata da sempre in ambito edilizio. Andando indietro nel tempo, questi erano realizzati in legno. Oggi sono per lo più in acciaio o in alluminio.

Queste strutture temporanee vengono utilizzate per facilitare tutti i lavori edili e non solo, dalla realizzazione di un nuovo edificio, ai lavori di manutenzione, fino al recupero delle opere edilizie. I ponteggi vengono utilizzati per raggiungere diverse altezze, altrimenti irraggiungibili. Anche nel caso di altezze raggiungibili con l’ausilio di una semplice scala si predilige comunque il ponteggio. Esso dona una capacità di movimento maggiore e rende il lavoro molto più semplice e comodo, rispetto a quanto sarebbe con una scala.

Cosa dice la normativa

Cosa dice la normativa in materia di ponteggi?

Ponteggi
Ponteggi

Un ponteggio non adeguato può rappresentare un grave rischio per i lavoratori, per questo esso deve essere a norma e deve seguire le regole imposte dalle specifiche normative.

I requisiti che un ponteggio deve avere sono elencati nel Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Precisamente essi sono riportati nel Dlgs 8 aprile 2008, n. 81.

In particolar modo il Testo Unico parla dei “lavori in quota”. I ponteggi, infatti, vengono utilizzati per raggiungere altezze notevoli.

“Nei lavori in quota, devono essere adottate, seguendo lo sviluppo dei lavori stessi, adeguate impalcature o ponteggi o idonee opere provvisionali o comunque precauzioni atte ad eliminare i pericoli di caduta di persone e di cose”.  

Tipologie di ponteggi

Esistono principalmente tre tipologie di ponteggi. La scelta del tipo di ponteggio migliore dipende da diversi elementi: l’opera edilizia da realizzare, la posizione, lo spazio disponibile, la specificità del cantiere, ecc.

Ponteggio a tubi e giunte

Si tratta della tipologia di ponteggio più tradizionale, robusta, duttile e ampiamente utilizzata. È anche la più vecchia e la più ingombrante.

Ponteggi
Ponteggi

Per realizzarla serve un vero e proprio progetto e si tratta di una struttura piuttosto complessa da montare e smontare. Il progetto deve essere molto precisa perché non sarà modificabile nel corso dei lavori. Inoltre, bisogna struttura molto bene anche la superficie di appoggio, la struttura è pesante e il sistema di ancoraggio ingombrante.

Nonostante ciò questa struttura presenta notevoli vantaggi, che l’hanno resa la più utilizzata: è robusta, duttile, flessibile e non necessita di molta manutenzione. Su di essa è possibile posizionare teli o cartelloni pubblicitari.

Ponteggi a telai prefabbricati

Si tratta di un ponteggio meno robusto del precedente, ma più facile da montare e smontare. Solitamente è utilizzato per opere edilizie meno complesse.

I costi di manutenzione sono molto più contenuti.

Ponteggio su ruote o trabattello

Quest’ultima struttura è mobile ed utilizzata per i lavori meno complessi, quasi sempre di manutenzione e non di realizzazione.

Esso è costituito da elementi prefabbricati (tavole e tubi metallici), con una stabilità propria. Si tratta di una struttura poco ingombrante, che può essere spostata da un punto all’altro nel corso dei lavori di manutenzione.

Solitamente viene utilizzata per lavori di rifinitura veloci e rapidi, come l’imbiancatura e l’intonacatura.

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