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Category: Edilizia

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Bonus 2024: ecco tutte le detrazioni attuabili

Gennaio 19, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

State cercando un modo per riqualificare casa? Grazie ai nuovi incentivi e bonus 2024 potrete farlo recuperando parte del vostro investimento. Oggi vedremo insieme la detrazione sull’acquisto dei pannelli solari o delle batterie di accumulo, fino ad arrivare al super bonus e alle agevolazioni per caldaie, climatizzatori o stufe a pellet, quelli che vedremo sono tutti incentivi per migliorare l’efficienza delle energie spese in casa.

Bonus 2024 per riqualificare la tua casa

Se stavate pensando di riqualificare il vostro ambiente casalingo, l’anno appena iniziato e sicuramente quello più adatto. Questo perché ci sono nuovi bonus 2024 e nuove regole che hanno come obiettivo quello di riqualificare casa dal punto di vista energetico.

dopo la chiusura della parentesi super bonus, resta comunque la possibilità di usufruire delle detrazioni con le aliquote ordinarie del 65% e 50%. In particolare questo è il momento giusto per acquistare impianti fotovoltaici ed installare pannelli solari, compresi quelli da balcone.

Come vedremo nei prossimi paragrafi, l’energia solare sarà il punto focale delle nuove norme volte a far sì che gli obiettivi per l’indipendenza energetica delle famiglie vengano rispettati entro i limiti prestabiliti dalla commissione europea.

50% per piccoli e grandi interventi

Quindi se il vostro obiettivo è quello di migliorare l’efficienza del vostro appartamento potete contare ancora per un anno sulla detrazione con aliquota al 50%. Come previsto il tetto di spesa è di 96.000 €, quindi un range piuttosto cospicuo che mi permetterà di rendere la vostra casa veramente efficiente e Green.

Nell’ambito di questa detrazione rientrano anche gli interventi di sostituzione infissi, installazione climatizzatori, acquisto di stufe a legna o a pellet, sostituzione delle caldaie. Ci sono poi tutti gli interventi più piccoli. Stiamo parlando di tutti quegli interventi innovativi che permetteranno alla vostra casa di rendersi efficiente – e perché no, indipendente – dal punto di vista energetico.

La semplice sostituzione dei vetri, con altri di nuova generazione, senza dover necessariamente intervenire sugli infissi, vi permetterà di risparmiare e rendere la vostra casa non solo più sicura ma anche più sostenibile.

Bonus 2024 per il riscaldamento di casa

I bonus 2024 riguardano anche il riscaldamento. Sono stati infatti agevolati anche tutti gli acquisti di nuovi radiatori più performanti. Radiatori smart che permetteranno agli utenti di rendere la casa più efficiente senza dover cambiare la caldaia, soprattutto se la sia cambiata da poco.

bonus 2024 risparmio energetico
L’obiettivo delle detrazioni attive è quello di ottenere un risparmio energetico ed economico sui consumi per l’energia elettrica.

La detrazione spetta poi anche a chi ha intenzione di installare delle termo valvole sui termosifoni. Oppure se si decide di acquistare dei sistemi che consentano di gestire da fuori casa accensione spegnimento di climatizzatori, stufe a pellet e caldaie.

Detrazione per i pannelli solari

Anche perciò che riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici e/o pannelli solari con relative batterie di accumulo è stata confermata ancora per un anno la detrazione del 50%.

La detrazione viene riconosciuta anche a coloro che decidono di installare i pannelli sul balcone, un intervento che ha un costo ridotto ma che può consentire di risparmiare fino al 20% sulla bolletta.

bonus 2024 pannelli solari
Il fotovoltaico è una delle soluzioni in detrazione al 50% per tutto il 2024.

L’utilizzo dei pannelli solari infatti permetterà agli utenti di utilizzare l’energia nel momento in cui i pannelli la producono, ma anche di accumularla nelle relative batterie per utilizzarla ad esempio durante la notte. Per sfruttare l’agevolazione è necessario che l’intervento venga effettuato da un tecnico autorizzato che rilasci le dovute certificazioni.

Bonus 2024 elettrodomestici e lampade led

Anche gli elettrodomestici e le lampade a LED rientrano nei bonus 2024 per la riqualificazione dell’ambiente domestico. Chi già sta godendo dei bonus per gli interventi svolti durante l’anno 2023 potrà comunque sfruttare la detrazione del 50% per acquistare degli elettrodomestici a risparmio energetico. Tra questi ricordiamo il piano cottura ad induzione, i forni a microonde e le lampade a LED.

bonus 2024 e casa smart
La casa diventa smart e super efficiente.

Il tetto di spesa per ottenere il bonus è stato ridotto a 5000 € (lo scorso anno erano 8.000€). Se avete quindi acquistato degli elettrodomestici a risparmio energetico entro il 31 dicembre 2023 avrete diritto alla detrazione anche se avrete superato i 5000 €. Se l’acquisto è stato fatto con l’arrivo dell’anno nuovo dovrete tenere conto di questo tetto di spesa massimo.

Bonus 2024 ed Ecobonus

L’Eco bonus con aliquote al 50% e il 65% (in base alla tipologia di lavori svolti o da svolgere) È stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. Per ottenere l’agevolazione però è obbligatorio rispettare i requisiti minimi di risparmio energetico ed inviare la relativa documentazione all’ENEA.

Nello specifico, la detrazione al 65% spetta a tutti coloro che hanno effettuato interventi di riqualificazione che riguardano le pareti interne ed esterne della propria casa. Concerne anche chi ha sostituito la caldaia con altre a condensazione dotate di termo valvole volute. Stessa situazione per chi ha acquistato – o desidera acquistare durante il 2024 – il boiler a gas o a pompa di calore.

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Frazionamento e accorpamento unità: cosa c’è da sapere

Dicembre 29, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

C’è sempre molta confusione quando si parla di frazionamento e accorpamento di unità immobiliari. Quando è possibile farlo e quando no? Di quali titoli e permessi necessitiamo? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Frazionamento unità immobiliare

Con il termine frazionamento di unità immobiliare si intende la divisione di un’unita immobiliare in due o più porzioni autonome di dimensioni ridotte.

Le due o più unità devono avere tutte le caratteristiche per essere un’unità immobiliare, commerciale o abitativa completamente autonoma.

Accorpamento unità immobiliare

Al contrario, con il termine accorpamento di un’unità immobiliare si intende l’unione di due o più unità immobiliari, con lo scopo di generare un’unica unità di dimensioni maggiori.

Il frazionamento è molto più richiesto sul mercato, rispetto all’accorpamento. Solitamente si decide di dividere una grande abitazione per accontentare tutti gli eredi o per motivi economici, anche in caso di affitto o vendita dell’immobile stesso.

Frazionamento urbanistico e frazionamento catastale

Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra frazionamento urbanistico e frazionamento catastale.

Frazionamento e accorpamento
Frazionamento e accorpamento

Il frazionamento catastale consiste nella registrazione presso il Catasto della suddivisione dell’immobile in due o più unità, a prescindere dai lavori di ristrutturazione e suddivisione effettuati.

Il frazionamento urbanistico, invece, riguarda gli interventi edilizi effettuati con lo scopo di creare due o più unità distinte e comprendono le modifiche apportate alla pianta originaria dell’immobile, depositata negli uffici del Comune di pertinenza.

Frazionamento e accorpamento sono manutenzione straordinaria

I lavori di frazionamento e accorpamento di un’unità immobiliare sono oggi lavori di manutenzione straordinaria. Tuttavia, precedentemente non era così.

Fino ad alcuni anni fa, per questo tipo di interventi di ristrutturazione pesante. Ciò vuol dire che necessitavano del permesso di costruire e del pagamento dei relativi oneri al comune di pertinenza.

Dopo il Decreto Sblocca Italia, del 2014, questo tipo di lavori sono entrati a far parte degli interventi di manutenzione straordinaria.

Ciò vuol dire che per iniziare i lavori è sufficiente una comunicazione di inizio lavori asseverata e non vi è nessun onere da pagare. Inoltre, essi rientrano tra gli interventi agevolabili e aventi diritto ad alcune detrazioni, come il Bonus Ristrutturazioni.

Procedure da seguire

Prima di iniziare un lavoro di frazionamento o accorpamento di una o più unità immobiliare dobbiamo essere a conoscenza delle diverse procedure da seguire.

Frazionamento e accorpamento
Frazionamento e accorpamento

Innanzitutto dobbiamo sapere che questo tipo di ristrutturazione è regolata dal regolamento edilizio del Comune di pertinenza, il quale, inoltre, è l’unico ente autorizzato a consentire l’inizio dei lavori.

La prima cosa da fare è la comunicazione al Comune dell’inizio dei lavori, attraverso la CILA (Comunicazione di inizio lavori asseverata, presentata da un tecnico abilitato.

Dopodiché dobbiamo, eventualmente, aggiornare le planimetrie delle nuove unità immobiliari al Catasto.

A questo punto possiamo iniziare i lavori di ristrutturazione per il frazionamento o l’accorpamento dell’unità immobiliare.

Infine, dobbiamo presentare il Certificato di collaudo a conclusione dei lavori.

Nel caso in cui non ci siano effettivi lavori di ristrutturazione dobbiamo comunque richiedere al Catasto l’assegnazione di due subalterni differenti. Inoltre, dobbiamo presentare ugualmente anche la CILA al comune.

Quali documenti occorrono

La parte burocratica che più richiede impegno e tempo è la presentazione della CILA. Per presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata al Comune abbiamo bisogno dei seguenti documenti:

  • Atto di proprietà.
  • Titolo abilitativo dell’opera.
  • Relazione e progetto firmato da un professionista abilitato.
  • Reversali e pagamenti dei diritti di segreteria.
  • Documento unico regolarità contributiva.

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Edilizia modulare: cos’è e quali sono i vantaggi

Dicembre 15, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Edilizia modulare: cos’è e quali sono i vantaggi. Negli ultimi anni, l’edilizia modulare ha suscitato sempre maggior interesse nel settore delle costruzioni. Questa innovativa tecnica di costruzione consiste nell’utilizzo di moduli prefabbricati, che vengono prodotti in fabbrica e poi assemblati in cantiere. Ma cos’è esattamente l’edilizia modulare e quali sono i suoi vantaggi? Cerchiamo di svelare il mistero.

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Una scelta sostenibile per l’ambiente.

Edilizia modulare: cos’è?

Questa tipologia di edilizia è un sistema di costruzione basato su moduli prefabbricati, che vengono progettati e realizzati in fabbrica. Questi moduli possono assumere diverse forme e dimensioni, a seconda delle esigenze del cliente. Possono essere utilizzati per costruire sia edifici residenziali che commerciali, come case, uffici, scuole, ospedali, alberghi e molto altro.

La vera forza dell’edilizia modulare è la sua flessibilità. I moduli sono realizzati in fabbrica, seguendo standard di qualità molto elevati, e possono essere personalizzati in base alle specifiche del cliente. Questo permette di ottenere soluzioni architettoniche uniche, che rispondono alle esigenze funzionali ed estetiche di ogni progetto. Inoltre, grazie alla modularità, è possibile aggiungere o rimuovere moduli in qualsiasi momento, consentendo di adeguare l’edificio alle future necessità.

edilizia modulare
Questa tipologia di edilizia è molto versatile e permette di personalizzare completamente l’edificio rendendolo unico nel suo genere.

I vantaggi

Ma quali sono i vantaggi dell’edilizia modulare rispetto alle tradizionali tecniche di costruzione? Innanzitutto, i tempi di realizzazione sono molto più rapidi. La produzione dei moduli in fabbrica avviene in contemporanea all’esecuzione dei lavori in cantiere, riducendo così i tempi globali di realizzazione. Inoltre, visto che i moduli vengono prodotti in ambiente controllato, l’edificio è garantito da eventuali condizioni atmosferiche avverse, aumentando la sicurezza e la qualità delle operazioni.

Un altro vantaggio importante dell’edilizia modulare è la riduzione dei costi. La produzione in serie dei moduli in fabbrica permette di ottenere economie di scala, riducendo così i costi di produzione. Inoltre, i tempi di realizzazione più brevi permettono di risparmiare sui costi di manodopera e di impatto ambientale. Infatti, l’edilizia modulare è un metodo di costruzione molto meno invasivo rispetto alle tradizionali tecniche di costruzione, riducendo il consumo di risorse naturali e l’emissione di rifiuti.

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Possono essere costruite con materiali ecosostenibili.

La versatilità

Ma l’edilizia modulare non è solo un metodo conveniente e sostenibile, è anche estremamente versatile. Grazie alla modularità dei moduli, è possibile creare edifici di diverse dimensioni e configurazioni, adattandosi a ogni tipo di esigenza. Inoltre, i moduli possono essere facilmente spostati o riconfigurati, consentendo di adattarsi ai cambiamenti del mercato o delle necessità dell’utente.

L’edilizia modulare è inoltre molto flessibile dal punto di vista architettonico. I moduli possono essere personalizzati con materiali e finiture di alta qualità, permettendo di creare edifici esteticamente piacevoli e funzionali. Inoltre, grazie alla tecnologia digitale e alle nuove tecniche di progettazione, è possibile sfruttare al meglio lo spazio disponibile, creando soluzioni di design innovative e intelligenti.

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Anche le strutture sportive si stanno adeguando a questa tipologia di costruzione.

Edilizia modulare: un’opzione sostenibile

Infine, ma non meno importante, questa tipologia di edilizia è anche un’opzione molto sostenibile. Riducendo il consumo di risorse naturali e l’emissione di rifiuti, si contribuisce a preservare l’ambiente. Inoltre, i moduli possono essere realizzati con materiali ecosostenibili, come il legno, che ha un impatto ambientale molto inferiore rispetto ai materiali da costruzione tradizionali.

In conclusione, questo tipo di edilizia è una tecnica di costruzione innovativa, flessibile, conveniente e sostenibile. Grazie alla modularità dei moduli, è possibile creare edifici personalizzati, riducendo i tempi di realizzazione, i costi e l’impatto ambientale. In un’epoca in cui la rapidità, l’efficienza e l’attenzione all’ambiente sono sempre più importanti, l’edilizia modulare si presenta come una soluzione ideale per il futuro delle costruzioni.

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Distanze tra edifici: cosa dobbiamo sapere

Dicembre 8, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

Oggi cerchiamo di capire quali sono le regole riguardo le distanze minime da mantenere tra gli edifici. Quando occorrono 3 metri, quando 5 e quando 10 e, soprattutto, come facciamo quando questi limiti non possono essere mantenuti?

Quali leggi regolano le distanze tra edifici

Capire a quali regole attenersi in materia di distanze tra edifici non è semplice. L’argomento è disciplinato dagli articoli 873, 874, 875 e 876 del Codice Civile.

Distanze tra edifici
Distanze tra edifici

In particolar modo, l’articolo 873 dice: “Le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore”.

Ci sono da tenere altri parametri in considerazione, come le pareti finestrate. In questo caso, l’articolo 9 del 2 aprile 1968 n. 1444, impone “la distanza minima di dieci metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, le distanza tra fabbricati non si misurano in modo radiale, come invece avviene per le distanze rispetto alle vedute, ma in modo lineare tracciando linee perpendicolari tra gli edifici”.

Inoltre, sempre l’articolo 9 parla di edifici di nuova costruzione, dicendo: “L’obbligo di mantenere una distanza minima assoluta di dieci metri tra le proprie pareti finestrate e le pareti degli edifici antistanti. Tale norma, però, vede per la sua applicazione la necessaria sussistenza di una frontalità tra i due edifici e ciò comporta che, in caso di assenza del presupposto, non si assista ad alcuna violazione”.

Distanze tra edifici: tre metri

Capire le leggi non è semplice. Cerchiamo di fare chiarezza.

In alcuni casi è sufficiente una distanza minima da rispettare di tre metri. Partiamo dal presupposto che non si può mai scendere al di sotto di questa distanza minima, a meno che i fabbricati non siano costruiti adiacenti o in aderenza sul confine.

Secondo la legge il principio di prevenzione temporale è applicabile a chi costruisce per primo, anche se l’urbanistica locale non prevede una distanza minima.

Cinque metri

Ciò vuol dire che chi costruisce per primo impone la distanza minima da rispettare e coloro che costruiscono successivamente non possono fare altro che attenersi a tali regole.

Distanze tra edifici
Distanze tra edifici

Chi costruisce per primo può decidere di costruire in appoggio o in aderenza al confine evitando, così, qualsiasi distanza minima, che dovrà essere, però, mantenuta da chi costruisce successivamente.

Se, invece, chi costruisce per primo non costruisce in aderenza al confine, ma arretra tenendo una certa distanza, consente a chi costruire successivamente un margine maggiore per rispettare le regole sulle distanze tra edifici.

Dobbiamo, inoltre, tenere in considerazione le regolamentazioni urbanistiche locali. Sebbene quella generale stabilisca che debbano esserci almeno tre metri tra un edificio e l’altro, la maggior parte dell’urbanistiche locali stabilisce che questa distanza debba essere di cinque metri.

Dieci metri

In alcuni casi la distanza minima di tre o cinque metri non è sufficienza e ci si spinge fino a una distanza minima di 10 metri.

Ciò avviene quando gli edifici antistanti hanno almeno una parete finestrata. In questo caso entra in gioco anche l’indice di visuale libera che regolamenta non solo le distanze tra gli edifici ma anche le distanze con i confini di proprietà, con i confini stradali e le altezze.

Distanze tra edifici: eccezioni

Ci sono alcune eccezioni alle normali regole che abbiamo esaminato fino ad ora. Queste sono:

  • Interventi di risanamento conservativo.
  • Ristrutturazioni di edifici ubicati nelle zone omogenee A, ovvero nei centri e nei nuclei storici.
  • Gruppi di edifici che formano oggetto di piani particolareggiati o lottizzazioni convenzionate.
  • Deroghe previste per il risparmio energetico, come la realizzazione di un cappotto termico.
  • Deroghe territoriali.

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Manutenzione degli edifici: guida pratica

Novembre 17, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

La manutenzione degli edifici è un aspetto fondamentale per garantire la stabilità, la sicurezza e la durabilità delle strutture. Spesso trascurata o considerata un aspetto secondario, la manutenzione può invece fare la differenza tra un edificio che si mantiene nel tempo e uno che rischia di deteriorarsi o addirittura crollare. In questo articolo, forniremo una guida pratica alla manutenzione degli edifici, con consigli e raccomandazioni utili per i proprietari o gli amministratori di immobili.

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L’importanza di una buona manutenzione è fondamentale.

L’importanza della manutenzione

Prima di tutto, è importante comprendere l’importanza della manutenzione preventiva. Agire tempestivamente sui segnali di deterioramento o malfunzionamento può evitare costosi interventi di riparazione o, peggio ancora, danni irreparabili. I controlli periodici sono fondamentali per individuare eventuali problemi in fase iniziale e intervenire in modo appropriato.

Una delle prime azioni da intraprendere è quella di creare una check-list di controllo per la manutenzione, che consenta di definire il programma delle attività da svolgere. Questa lista dovrebbe includere tutti i componenti dell’edificio che richiedono manutenzione, come impianti idraulici ed elettrici, tetto, facciata, ascensori, porte e finestre, pavimenti, muri e altre superfici. Ogni elemento dovrebbe essere controllato regolarmente per individuare segni di usura, danni o guasti.

Per semplificare la gestione delle attività di manutenzione, è possibile organizzare un archivio dei documenti relativi all’edificio, come progetti, planimetrie, certificazioni e rapporti di controllo. Questo archivio sarà di grande utilità per tenere traccia delle attività svolte e per facilitare futuri interventi di manutenzione o ricostruzione.

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La manutenzione ordinaria e straordinaria va sempre fatta in un edificio.

Impianti idraulici ed elettrici

La manutenzione degli impianti idraulici ed elettrici è uno degli aspetti più critici della manutenzione degli edifici. È importante eseguire regolarmente controlli sull’integrità degli impianti idrici, come tubazioni, valvole e impianti di scarico, per individuare eventuali perdite o problemi di pressione. Inoltre, è fondamentale controllare periodicamente gli impianti elettrici per individuare eventuali guasti o anomalie, al fine di prevenire cortocircuiti o incendi.

La facciata dell’edificio, oltre a essere un elemento estetico di grande rilevanza, svolge un ruolo fondamentale nella protezione dell’edificio dalle intemperie e dalle infiltrazioni d’acqua. È importante controllare regolarmente lo stato di conservazione della facciata, in particolare degli elementi decorativi, delle finiture e della sigillatura. Eventuali crepe o lesioni devono essere tempestivamente riparate per evitare danni strutturali o infiltrazioni che potrebbero portare a problemi di umidità o muffe.

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Utilizzate sempre delle protezioni di sicurezza quando effettuate la manutenzione.

La manutenzione del tetto

Un altro elemento importante da considerare è la manutenzione del tetto. Le infiltrazioni d’acqua possono causare danni notevoli alla struttura dell’edificio, quindi è essenziale controllare regolarmente il tetto e intervenire tempestivamente su eventuali problemi. La pulizia delle grondaie e il controllo delle guaine impermeabilizzanti sono azioni fondamentali per mantenere il tetto in buono stato di conservazione.

Le porte e le finestre dell’edificio possono rappresentare un punto di debolezza dal punto di vista della sicurezza e dell’isolamento termico. È pertanto consigliabile verificare periodicamente l’integrità dei serramenti, la funzionalità delle chiusure e la presenza di infiltrazioni d’aria. Un intervento tempestivo può evitare sprechi energetici e possibili intrusioni non autorizzate.

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Fare manutenzione agli edifici è importante per la sicurezza degli stessi.

Gli spazi interni dell’edificio

Infine, una buona manutenzione degli spazi interni dell’edificio, come pavimenti, muri e superfici, contribuisce a mantenere l’aspetto estetico dell’immobile e a prolungarne la vita utile. La pulizia regolare e l’uso di materiali di pulizia adeguati sono azioni fondamentali per mantenere le superfici in ottimo stato e prevenire danni o usure prematuri.

In conclusione, la manutenzione degli edifici è una pratica fondamentale per garantire stabilità, durabilità e sicurezza delle strutture nel tempo. Agire preventivamente, creare una check-list di controllo e organizzare un archivio dei documenti relativi all’edificio sono solo alcune delle azioni che i proprietari o gli amministratori di immobili possono intraprendere per garantire una corretta manutenzione. Prestando attenzione ai dettagli e agendo tempestivamente su eventuali segni di deterioramento o guasti, è possibile preservare l’integrità dell’edificio e garantirne una lunga vita.

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Ristrutturazioni intelligenti: ottimizzare

Novembre 10, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Ristrutturazioni intelligenti: ottimizza gli spazi della tua casa. L’edilizia è un settore che sta conoscendo una rapida evoluzione, grazie alle nuove tecnologie e alla ricerca di soluzioni innovative per rispondere alle esigenze dei tempi. In particolare, negli ultimi anni ha preso sempre maggior piede il concetto di ristrutturazione intelligente, ovvero di una riqualificazione degli spazi abitativi che tenga conto degli attuali bisogni delle persone e degli aspetti ambientali.

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La scelta di materiali eco-friendly è importante per la sostenibilità.

Ristrutturazione intelligente: cos’è?

Ma cosa si intende esattamente per ristrutturazione smart? In generale, si tratta di un processo di ottimizzazione degli spazi, che vede il coinvolgimento di diverse competenze, dalla progettazione all’impiego di tecnologie avanzate. L’obiettivo principale è quello di sfruttare al meglio gli ambienti disponibili, rendendoli confortevoli e funzionali, al tempo stesso riducendo i consumi energetici e i costi di gestione.

Una delle prime fasi del processo di ristrutturazione smart consiste nell’analisi della situazione esistente. In questo senso, è importante verificare la conformità degli impianti alle normative vigenti, la presenza di eventuali problemi di isolamento termico o acustico, la qualità degli infissi e delle finiture interne. Una volta individuati i punti di forza e di debolezza del contesto, è possibile avviare il processo di progettazione.

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Questo tipo di ristrutturazione permette di ottimizzare gli spazi ed è perfetta per le case di piccole e medie dimensioni.

La progettazione

La progettazione delle ristrutturazioni intelligenti è un passaggio cruciale, che richiede una buona dose di creatività e di competenze tecniche. Il primo aspetto da considerare è quello dell’ottimizzazione degli spazi, ovvero di individuare soluzioni che consentano di sfruttare al meglio ogni centimetro quadrato disponibile. A tal fine, possono essere impiegate diverse strategie, come ad esempio l’eliminazione delle pareti divisorie, l’impiego di soluzioni modulari o di mobili a scomparsa.

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Uno degli aspetti più importanti è sicuramente la progettazione.

Utilizzare tecnologie avanzate

Un’altra dimensione fondamentale della progettazione di questo tipo di ristrutturazione riguarda l’impiego di tecnologie avanzate. In particolare, si può pensare di installare sistemi domotici, che permettono di controllare facilmente gli impianti elettrici, idraulici e di climatizzazione tramite smartphone o tablet. In questo modo, è possibile ridurre i consumi energetici e migliorare la qualità della vita domestica.

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L’utilizzo di tecnologie avanzate rende il lavoro migliore.

L’uso di materiali green

Questo tipo di ristrutturazione può inoltre prevedere l’impiego di materiali eco-friendly e di impianti a basso impatto ambientale. Ad esempio, si può optare per l’isolamento termico delle pareti con materiali naturali, come la fibra di legno, la canapa o la lana di pecora. Inoltre, l’impiego di pannelli solari o di pompe di calore può consentire di ridurre i consumi energetici legati alla climatizzazione dell’abitazione.

Uno degli aspetti più interessanti delle ristrutturazioni intelligenti è quello della riqualificazione delle aree esterne dell’abitazione, come balconi, terrazzi e giardini. In questo senso, possono essere impiegate soluzioni originali, come ad esempio l’installazione di orti urbani, la creazione di zone relax o l’impiego di coperture verdi. In questo modo, si può non solo valorizzare gli spazi esterni, ma anche contribuire alla salvaguardia dell’ambiente urbano.

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Il monitoraggio e la verifica sono fondamentali per una buona riuscita della ristrutturazione intelligente.

Ristrutturazioni intelligenti: monitoraggio e verifica

Infine, questo tipo di ristrutturazione prevede anche una fase di monitoraggio e di verifica dei risultati ottenuti. In particolare, è importante verificare se gli obiettivi di riduzione dei costi e di miglioramento della qualità della vita sono stati raggiunti, al fine di apportare eventuali correzioni e miglioramenti al progetto iniziale. In questo senso, il coinvolgimento degli abitanti dell’abitazione può giocare un ruolo chiave, fornendo un feedback diretto sull’efficacia delle soluzioni adottate.

In conclusione, la ristrutturazione intelligente rappresenta una sfida e una opportunità per il mondo dell’edilizia. Grazie alla sinergia tra competenze tecniche, creatività e tecnologie avanzate, è possibile creare abitazioni confortevoli, funzionali ed eco-sostenibili, che rispondano alle esigenze dei tempi. L’ottimizzazione degli spazi è solo il primo passaggio di un viaggio destinato a durare a lungo, fatto di innovazione, di ricerca e di impegno verso un futuro più sostenibile per tutti.

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Digital Twin: le nuove tecnologie nell’edilizia

Ottobre 27, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Digital Twin: le nuove tecnologie nell’edilizia. L’edilizia è un settore in continua evoluzione, sempre alla ricerca di soluzioni innovative e tecnologie all’avanguardia. In questo contesto, negli ultimi anni, si sta affermando una nuova frontiera tecnologica chiamata “Digital Twin”, una soluzione rivoluzionaria che promette di avere un impatto significativo sull’intero ciclo di vita di un edificio, dalla progettazione alla manutenzione.

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L’utilizzo di questo tipo di tecnologie in edilizia permette di avere una panoramica dettagliata e completa dell’edificio.

Digital Twin: cos’è?

Ma cos’è questa tecnologia? Si tratta di una rappresentazione digitale fedele di un edificio, che integra le informazioni provenienti dai sistemi di controllo e di monitoraggio dell’edificio stesso. Il Digital Twin è quindi una sorta di “gemello digitale” dell’edificio reale, che permette ai progettisti, ai costruttori e ai manutentori di avere una panoramica completa e dettagliata dell’edificio in tempo reale.

Il Digital Twin è in grado di raccogliere e analizzare dati provenienti da sensori, attuatori e altri dispositivi di monitoraggio presenti nell’edificio, permettendo di identificare eventuali problemi, di prevenire guasti e di migliorare l’efficienza energetica. Inoltre, il Digital Twin può essere utilizzato anche per simulare diversi scenari, come ad esempio il comportamento dell’edificio in caso di catastrofi naturali o di incendi, permettendo di valutare i possibili danni e di identificare le aree critiche dell’edificio.

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Un grande aiuto per la progettazione dell’edificio e anche per la sua manutenzione.

Come funziona

Ma come funziona in pratica? In generale, il processo di creazione di un Digital Twin prevede l’integrazione dei dati provenienti da diversi sistemi di monitoraggio dell’edificio, attraverso una piattaforma software dedicata. In questo modo, gli utenti possono accedere a una vasta gamma di informazioni, tra cui i dati relativi alla temperatura, all’umidità, alla pressione dell’aria, al consumo energetico e molto altro ancora.

Inoltre, gli utenti possono anche utilizzare questa tecnologia per visualizzare l’edificio in 3D e per simulare diverse situazioni, grazie all’utilizzo di software avanzati di modellizzazione. Questo permette di identificare eventuali problemi di progettazione o di manutenzione dell’edificio, di analizzare le performance energetiche e di valutare possibili scenari di sviluppo.

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Gli operai necessitano di una formazione apposita e adeguata per l’utilizzo dei software.

I vantaggi

Ma quali sono i vantaggi di utilizzare questa tecnologia nell’edilizia? In primo luogo, questa tecnologia consente di migliorare l’efficienza energetica e di ridurre i costi di gestione dell’edificio. Grazie alla raccolta e all’analisi dei dati, infatti, è possibile individuare i punti deboli dell’edificio e di intervenire in modo mirato per migliorarne le prestazioni energetiche.

In secondo luogo, rappresenta un’importante risorsa per i progettisti e per gli architetti, che possono utilizzare i dati raccolti per migliorare la progettazione degli edifici futuri. Grazie a questa tecnologia, infatti, è possibile simulare e valutare diverse soluzioni di progettazione, identificando quelle più efficienti e sostenibili.

In terzo luogo, questa tecnologia permette di ottimizzare la manutenzione dell’edificio, prevenendo guasti e riducendo i tempi di inattività. Grazie alla raccolta dei dati provenienti dai sensori, è possibile individuare eventuali anomalie o problemi, e intervenire tempestivamente per risolverli.

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Ogni volta che arrivano nuove tecnologie da utilizzare arrivano anche nuove sfide.

Le sfide nell’uso di queste tecnologie nell’edilizia

Ma quali sono le sfide che si presentano nell’implementazione di queste tecnologie nell’edilizia? In primo luogo, è necessario affrontare il problema della disponibilità dei dati. Per creare un Digital Twin, infatti, è necessario raccogliere e analizzare una vasta quantità di informazioni provenienti da diversi sistemi di monitoraggio dell’edificio. Questo richiede un’integrazione e una standardizzazione dei dati, che può essere difficile da realizzare in caso di sistemi eterogenei.

In secondo luogo, è importante affrontare il problema della privacy e della sicurezza dei dati. I dati sensibili che vengono raccolti dal Digital Twin devono essere protetti da eventuali attacchi informatici e da possibili utilizzi impropri.

In terzo luogo, è necessario affrontare il problema della formazione e della preparazione degli operatori nell’utilizzo del Digital Twin. Per sfruttare appieno le potenzialità del Digital Twin, è necessario avere una solida conoscenza dei dati e delle tecniche di analisi, oltre che delle tecnologie di modellizzazione e di simulazione.

Conclusioni

In conclusione, questa tecnologia rappresenta una vera e propria rivoluzione nell’edilizia, una tecnologia in grado di migliorare l’efficienza energetica, di ottimizzare la manutenzione dell’edificio e di migliorare la progettazione degli edifici futuri. Tuttavia, per sfruttare appieno le potenzialità di questa tecnologia, è necessario affrontare le sfide legate alla disponibilità dei dati, alla privacy e alla sicurezza dei dati e alla formazione degli operatori. Solo così sarà possibile utilizzare queste tecnologie per creare edifici sempre più efficienti, sostenibili e sicuri.

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Le nuove tendenze dell’architettura

Ottobre 13, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Le nuove tendenze dell’architettura: quali sono? L’edilizia e l’architettura sono in costante evoluzione. Le tecniche, i materiali e le tecnologie avanzate permettono di realizzare edifici sempre più moderni, efficienti ed esteticamente accattivanti. Negli ultimi anni, le nuove tendenze dell’architettura si stanno indirizzando verso la creazione di spazi verdi, la sostenibilità e la costruzione di edifici con un impatto ambientale ridotto.

le nuove tendenze
L’architettura del futuro è sostenibile ed eco-friendly.

Le nuove tendenze: la creazione di spazi verdi

In un mondo sempre più urbanizzato, creare spazi verdi diventa una necessità fondamentale. Le aree verdi non solo migliorano la qualità dell’aria e la salute delle persone, ma favoriscono anche la socializzazione, il relax e il benessere. Per questa ragione, le nuove tendenze dell’architettura stanno evidenziando l’importanza di integrare aree verdi e giardini all’interno degli edifici stessi. Giardini pensili, terrazze verdi e cortili interni sono solo alcune delle soluzioni adottate dagli architetti per creare spazi verdi in edifici residenziali e commerciali.

le nuove tendenze
Uno dei temi centrali nell’edilizia moderna è la sostenibilità.

L’importanza della sostenibilità

La sostenibilità è diventata un tema centrale nell’edilizia moderna. L’obiettivo è quello di costruire edifici che abbiano un impatto ambientale minimale, che utilizzino fonti di energia rinnovabili e che siano in grado di ridurre i consumi di energia e acqua. Le nuove tendenze dell’architettura si stanno indirizzando verso la costruzione di edifici bioclimatici e a basse emissioni di carbonio, che utilizzano materiali ecologici e tecnologie innovative per ridurre l’impatto ambientale.

Gli edifici bioclimatici sono concepiti per sfruttare le risorse naturali, come il sole, l’aria e l’acqua, per la produzione di energia e il riscaldamento e il raffreddamento degli ambienti interni. Questo tipo di edifici è stato costruito con materiali eco-friendly, come il legno, il sughero, il vetro, l’acciaio e il calcestruzzo, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la salute degli abitanti.

La costruzione di edifici a basse emissioni di carbonio implica l’adozione di tecnologie moderne, come sistemi fotovoltaici, impianti di geotermia, isolamento termico e finestre a bassa emissività. Queste tecnologie consentono di ridurre i consumi di energia e l’emissione di anidride carbonica nell’atmosfera.

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Molto importante anche la riduzione dell’impatto ambientale.

La riduzione degli impatti ambientali

L’attenzione per la sostenibilità si estende anche alla riduzione degli impatti ambientali dei materiali di costruzione utilizzati. Gli architetti e i costruttori stanno sempre più utilizzando materiali ecologici, come il legno certificato e il bambù, che hanno una bassa emissione di carbonio e sono molto duraturi. Inoltre, la riduzione dei rifiuti e il riciclo dei materiali di scarto sono diventati obiettivi fondamentali nella costruzione degli edifici moderni.

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L’utilizzo di nuove tecnologie gioca un ruolo fondamentale nell’edilizia moderna.

Le tecnologie innovative

Le tecnologie innovative stanno rivoluzionando il modo in cui vengono costruiti edifici moderni. L’integrazione di sensori intelligenti, sistemi di intelligenza artificiale e l’uso di tecnologie avanzate per la progettazione 3D, stanno cambiando il modo in cui gli architetti concepiscono gli edifici.

L’uso di software di progettazione 3D consentono agli architetti di creare modelli in grado di simulare l’impatto ambientale, la struttura e la logistica della costruzione. Inoltre, questi modelli consentono di identificare le criticità e di prevenire eventuali disagi durante la costruzione.

I sensori intelligenti sono in grado di monitorare il consumo di energia e acqua negli edifici e segnalare eventuali sprechi o anomalie. Questi strumenti permettono alle aziende di risparmiare denaro e di migliorare l’efficienza energetica.

Infine, l’intelligenza artificiale può essere utilizzata per l’automazione degli edifici. I sistemi di automazione, infatti, possono gestire l’illuminazione, la climatizzazione, la sicurezza e la manutenzione in modo efficiente, migliorando la sicurezza ed il comfort degli abitanti.

le nuove tendenze
La presenza di aree verdi è una delle caratteristiche degli edifici moderni.

Conclusioni

Le nuove tendenze dell’architettura sono tutte tese verso la costruzione di edifici moderni ed efficienti. La creazione di spazi verdi, la sostenibilità, la riduzione dell’impatto ambientale e l’uso di tecnologie innovative sono solo alcune delle soluzioni adottate dagli architetti per realizzare edifici moderni ed efficienti. In un mondo sempre più preoccupato dall’impatto ambientale, l’edilizia moderna ha il compito di essere eco-friendly e responsabile, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per il miglioramento della qualità dell’ambiente e della vita delle persone.

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Geocompositi cementizi: cosa sono e vantaggi

Settembre 29, 2023by Veronica PerottoEdilizia0

I geocompositi cementizi hanno la flessibilità dei geosintetici e la resistenza del calcestruzzo. Si tratta di un materiale innovativo che deve ancora trovare il suo spazio nell’edilizia, ma che potrebbe rivelarsi molto utile, ad esempio, laddove vi è rischio idrologico. Scopriamo insieme cosa sono e quali sono i vantaggi dei geocompositi cementizi.

Cosa sono i geocompositi cementizi

I geocompositi cementizi fanno parte della macrocategoria dei materiali geosintetici, nello specifico fanno parte della famiglia dei GCCM (Geosynthetic Cementitious Composite Mats).

Si tratta di un materiale innovativo, flessibile come i geosintetici ma resistente e robusto come il calcestruzzo fibrorinforzato.

Questo materiale è rigido, durevole, impermeabile, resistente all’abrasione e con un’alta prestazione meccanica e idraulica.

Esso viene prodotto in rotoli, posato e bagnato. Dopo essere stato correttamente idratato esso fa presa e indurisce, come il cemento.

Cosa sono i geosintetici

Come dicevamo, i geocompositi cementizi fanno parte della grande famiglia di materiali geosintetici. Ma cosa sono i materiali geosintetici?

Con il termine geosintentico si indicano tutti i materiali che contengono almeno un componente prodotto da polimeri naturali o sintetici.

Tutti i materiali geosintentici hanno elevate proprietà meccaniche e idrauliche e il loro principale campo di applicazione è l’edilizia geotecnica. Tuttavia, essi trovano anche numerosi altri campi d’applicazione.

Come sono fatti i geocompositi cementizi

I geocompositi cementizi si presentano in rotoli, che vanno srotolati e posati sulla superfice. Essi sono formati da diversi strati sovrapposti, così composti:

  • Lo strato inferiore: impermeabile, realizzato con una geomembrana in PVC.
  • Lo strato centrale: composto da un’armatura tessile che garantisce la resistenza meccanica e idraulica del materiale. Questo strato è composto da una matrice fibrosa saturata da una miscela di calcestruzzo secco.
  • Lo strato superiore: è uno strato fibroso idrofilo ed è lo strato che viene idratato durante la posa.

    Geocompositi cementizi
    Geocompositi cementizi

L’idratazione dei geocompisiti cementizi

La parte dell’idratazione del geocompositi cementizio è fondamentale per la buona riuscita della posa.

Quando prendiamo il rotolo prima della posa esso è soffice e flessibile. Ciò ci consente una perfetta posa, anche in caso di curvature complesse. Finita la fase della posa il materiale viene idratato e il materiale inizia a indurirsi. Esso sviluppa un guscio cementizio e, in 24 ore, ha raggiunto l’80% della sua resistenza definitiva.

Primi impieghi

Il geocomposito cementizio, in particolar modo il Concrete Canvas, è stato scoperto da una ricerca effettuata da Concrete Canvas Shelter, il cui scopo era quello di trovare una soluzione per la realizzazione di abitazioni temporanee e di emergenza.

I Concrete Canvas Shelter, così realizzati sono resistenti alle intemperie, al fuoco e ai proiettili, tanto che l’esercito inglese li ha utilizzati in guerra in Afghanistan.

La soluzione è stata anche presentata alla Triennale di Milano nel 2008.

Il materiale si è poi rivelato molto utile in diversi contesti, tra cui: opere geotecniche, opere idrauliche, vie e trasporti, ingegneria naturalistica, edilizia generale.

Un altro impiego di questo materiale che possiamo ammirare lo troviamo al MAXXI di Roma, dove esso è stato utilizzato per rivestire le sedute e aumentare lo spazio esterno del museo, stimolando l’interazione del corpo umano con l’arredo urbano.

Vantaggi

Sebbene questo materiale non sia ancora largamente diffuso nel settore dell’edilizia pubblica e privata esso presenta diversi vantaggi.

Geocompositi cementizi
Non necessita di strumenti di miscelazione

Innanzitutto, essendo un materiale in rotolo, non necessita di tutti gli impianti e le attrezzature di miscelazione normalmente utilizzate per la posa del cemento. Si tratta anche di un materiale a bassa massa. Ciò vuol dire che abbiamo bisogno di meno quantitativo di materiale per realizzare un’opera.

Tutto ciò si traduce in costi minori e in tempi di posa ridotti.

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Case Green: quali caratteristiche hanno

Settembre 22, 2023by Ramona AllegriEdilizia0

Case green: che caratteristiche devono avere? In un mondo che tende sempre di più ad abbracciare la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, anche il settore immobiliare si sta evolvendo verso soluzioni sempre più “green”. L’obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale delle costruzioni e, allo stesso tempo, fornire ai proprietari abitazioni confortevoli e salubri. In questo articolo verranno analizzate le caratteristiche principali che definiscono una “casa green”.

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L’efficienza energetica è una delle caratteristiche più importanti per una casa sostenibile.

Isolamento termico ed efficienza energetica

Un aspetto fondamentale per una casa green è sicuramente l’isolamento termico. Se una casa non è adeguatamente isolata, infatti, ci sarà uno spreco energetico enorme sia in inverno che d’estate. La dispersione del calore invernale e l’accumulo di calore estivo possono portare a importanti costi in bolletta, ma soprattutto a un consumo inutile di energia. Gli edifici devono quindi essere costruiti in modo tale da ridurre le dispersioni termiche tramite il tetto e la facciata, ma anche attraverso infissi di alta qualità e utilizzando i materiali più adatti. Inoltre, una casa green deve essere dotata di un sistema di ventilazione meccanica controllata (VMC) per garantire il ricambio d’aria e un ambiente salubre all’interno della casa.

Per quanto riguarda l’efficienza energetica, sono importanti anche l’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia. Ad esempio, i pannelli solari termici e fotovoltaici possono fornire l’energia necessaria per riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria. L’utilizzo di impianti di geotermia e di pompe di calore può contribuire ulteriormente a ridurre l’impatto ambientale dell’edificio.

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Tra i materiali preferiti c’è il legno.

Materiali sostenibili

Un altro elemento chiave di una casa green è l’utilizzo di materiali sostenibili e naturali. I materiali tradizionali come il cemento e l’acciaio hanno un enorme impatto ambientale e sono poco sostenibili. La scelta di materiali biocompatibili e naturali come il legno, il sughero, la paglia o i laterizi, può invece limitare l’impatto ambientale e fornire un’abitazione salubre e confortevole. Inoltre, è importante scegliere materiali riciclabili o biodegradabili per ridurre l’impatto ambientale quando la casa sarà demolita.

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L’installazione di pannelli solari può essere un’ottima scelta.

Gestione dell’acqua

L’acqua è una risorsa preziosa e limitata, per questo motivo la gestione corretta dell’acqua rappresenta un elemento essenziale della casa green. In primo luogo, si dovrebbe cercare di limitare il consumo di acqua attraverso l’installazione di rubinetterie elettroniche o a basso flusso. Inoltre, è possibile utilizzare sistemi di recupero dell’acqua piovana per irrigazione e per il risciacquo dei sanitari. Infine, è possibile adottare soluzioni più avanzate come l’installazione di impianti di fitodepurazione per il trattamento delle acque reflue.

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La gestione corretta dell’acqua è fondamentale per una casa sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Bioclimatismo

Il bioclimatismo è una disciplina che ha l’obiettivo di progettare edifici che si integrino al meglio con l’ambiente circostante, sfruttando al massimo le risorse naturali a disposizione. Ad esempio, una casa progettata secondo i principi del bioclima sfrutta la luce solare per riscaldare gli ambienti, evita l’accumulo di calore in estate e sfrutta le correnti d’aria naturali per garantire una ventilazione ottimale all’interno degli ambienti. Lo studio del bioclima deve tener conto di aspetti diversi come l’orientamento della casa, la forma dell’edificio, la posizione delle finestre e degli infissi e l’utilizzo di elementi naturali come vegetazione e acqua per l’abbattimento delle temperature.

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Edifici moderni con prati sul tetto nell’eco parco cittadino, i tetti sono ricoperti di erba verde.

Green roof e pareti verdi

Le green roof e le pareti verdi sono sistemi molto utilizzati nella costruzione di case green. Una green roof è un sistema di copertura vegetale che consente di ridurre l’inquinamento acustico e atmosferico, limitare l’impatto termico esterno dell’edificio, migliorare il riciclo idrico, aumentare l’umidità dell’aria e promuovere la biodiversità. Le pareti verdi, invece, sono strutture costituite da elementi vegetali che rivestono la facciata dell’edificio, migliorando la qualità della vita all’interno dell’abitazione. In entrambi i casi, queste soluzioni contribuiscono a produrre ossigeno e a ridurre la quantità di CO2 presente nell’atmosfera.

Conclusione

In sintesi, le case green sono quelle abitazioni che rispettano l’ambiente e promuovono il benessere degli abitanti. Questo obiettivo viene raggiunto attraverso l’adozione di soluzioni tecniche volte a ridurre l’impatto energetico e l’utilizzo di materiali sostenibili. Inoltre, la casa green deve essere caratterizzata da una gestione razionale dell’acqua e dalla realizzazione di un bioclima che sfrutti al massimo le risorse naturali a disposizione. Infine, l’utilizzo di soluzioni come le green roof o le pareti verdi contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dell’edificio e a migliorare la qualità della vita degli abitanti. In sintesi, scegliere di vivere in una casa green significa fare una scelta di sostenibilità e di responsabilità verso il nostro pianeta.

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