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La pavimentazione ecosostenibile

Maggio 31, 2024by Ramona AllegriEdilizia0

La pavimentazione ecosostenibile: la scelta migliore per un futuro verde. Quando si acquista una casa o si pensa di ristrutturare la propria, anche la pavimentazione può fare la differenza sulla sostenibilità. Non solo estetica e praticità: una pavimentazione ecologica rappresenta una scelta consapevole che guarda al futuro del pianeta. Va ben oltre la semplice adozione di materiali naturali, riciclati o rinnovabili. Ma per dirsi davvero ecologica, si deve considerare il suo intero ciclo di vita. Una pavimentazione ecologica non è solo un prodotto, ma un vero e proprio sistema progettato per durare nel tempo, minimizzando l’impatto sull’ambiente e garantendo benessere alle persone che lo vivono. Vediamola nel dettaglio in questo articolo.

La pavimentazione ecosostenibile
Conoscere la provenienza del materiale è fondamentale per una scelta più green e consapevole.

La pavimentazione ecosostenibile: oltre la scelta del materiale

Scegliere una pavimentazione ecologica significa: contribuire alla riduzione dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di gas serra, preservare le risorse naturali e promuovere l’economia circolare, creare spazi più sani e vivibili. Le pavimentazioni ecologiche, pur richiedendo un investimento iniziale leggermente superiore, offrono numerosi vantaggi a lungo termine. Infatti hanno una maggiore durata nel tempo e minori costi di manutenzione. Poi possiedono una migliore efficienza energetica, riduzione dell’impatto ambientale e forniscono un importante contributo al benessere delle persone.

Come dicevo prima, per dirvi veramente ecologica bisogna guardare il suo intero ciclo di vita. Materiali: l’impatto ambientale dell’estrazione, della lavorazione e del trasporto dei materiali utilizzati deve essere minimizzato. Metodo di costruzione: tecniche di posa innovative e a basso consumo energetico possono fare la differenza. Legante: anche il tipo di legante impiegato gioca un ruolo fondamentale nella sostenibilità della pavimentazione.

La pavimentazione ecosostenibile
Ci sono diversi fattori che ci aiutano a comprendere se un pavimento è sostenibile oppure no.

Cosa determina se un pavimento è sostenibile oppure no?

La scelta del pavimento gioca un ruolo fondamentale nella sostenibilità dell’abitazione. Ecco alcuni fattori da tenere a mente per un acquisto consapevole: il ciclo di vita, i materiali, il trasporto, la manutenzione e lo smaltimento. Meglio optare per pavimenti resistenti e duraturi che riducono al minimo le sostituzioni frequenti. Poi preferire materiali che possono essere recuperati o riciclati a fine vita. Fondamentale anche scegliere prodotti provenienti da aziende che adottano pratiche ecocompatibili.

Risorse naturali: privilegiare materiali a basso impatto ambientale come legno certificato FSC, sughero o fibre vegetali. Materiali riciclati: optare per pavimenti in cemento o plastica riciclata, contribuendo all’economia circolare. Emissioni VOC: scegliere prodotti con basse emissioni di composti organici volatili per un ambiente interno sano. Privilegiate sempre la provenienza locale dei materiali: permette di ridurre l’impatto ambientale scegliendo materiali prodotti in zone vicine. Imballaggi ecocompatibili: preferire prodotti con imballaggi riciclabili o realizzati con materiali a basso impatto.

La scelta di pavimenti che richiedono prodotti di pulizia ecocompatibili e interventi minimi è sempre consigliabile. Così come utilizzare detergenti ecologici e biodegradabili per ridurre l’impatto ambientale. Parlando invece dello smaltimento è importante informarsi sulle modalità quando il pavimento scelto arriva alla fine della sua vita. Riciclo o recupero: privilegiare materiali che possono essere riciclati o recuperati per ridurre i rifiuti.

La pavimentazione ecosostenibile
Uno dei materiali sostenibili per eccellenza è il legno.

La pavimentazione ecosostenibile: quali materiali scegliere?

Quando si parla di pavimenti ecologici, quali sono le migliori scelte? Piastrelle in gres porcellanato: resistenti, durevoli e disponibili in un’ampia varietà di colori e finiture, anche da materiali riciclati. Linoleum: realizzato con olio di lino, resine naturali e pigmenti minerali, offre un’elevata resistenza all’usura e una superficie calda e piacevole al tatto. Parquet in legno certificato FSC: proveniente da foreste gestite in modo responsabile, garantisce un’estetica naturale e un’elevata sensazione di comfort.

Tra le opzioni di pavimentazione sostenibili, il bambù è sicuramente un materiale molto apprezzato. Perché? Il bambù è una pianta che cresce rapidamente, con un ciclo di raccolta che varia dai 3 ai 5 anni, decisamente più breve rispetto ai 20 anni richiesti per un albero. Inoltre, il bambù una volta lavorato presenta diverse caratteristiche positive: estetica, ecocompatibilità e praticità. Infatti, grazie alla sua somiglianza al legno, offre un’ampia gamma di colori e finiture per adattarsi a vari stili d’arredo. Poi è facile da installare e da mantenere, il bambù è un materiale resistente e durevole. La sua rapida crescita e il basso impatto ambientale lo rendono una scelta ecologica. Un punto da non sottovalutare: la maggior parte del bambù utilizzato per la produzione di pavimenti proviene dal bacino del Pacifico. Cosa significa? Che il trasporto del materiale verso le zone di consumo può generare un impatto ambientale significativo, soprattutto se le distanze sono elevate. Come scegliere quello giusto? Scegliere bambù certificato: diverse certificazioni, come FSC e PEFC, garantiscono una gestione forestale responsabile. Optare per prodotti locali: ridurre al minimo il trasporto per diminuire l’impatto ambientale. Informarsi sul produttore: conoscere le pratiche di produzione utilizzate per valutare l’impatto ambientale.

La pavimentazione ecosostenibile
Anche il bambù è un ottimo materiale per la pavimentazione.

Pavimenti in sughero: un tesoro nascosto per la tua casa

Oltre al suo rinomato ruolo nell’isolamento termico e acustico, il sughero si rivela una scelta eccellente anche per i pavimenti, coniugando sostenibilità e alte prestazioni. Estratto dalla corteccia della quercia da sughero, senza abbattere l’albero, questo materiale vanta numerose qualità che lo rendono un protagonista indiscusso nell’edilizia moderna. Infatti la sua struttura cellulare conferisce al sughero una resistenza eccezionale all’usura e al calpestio, garantendo una lunga durata nel tempo. Il sughero crea un ambiente inospitale per batteri e muffe, favorendo un clima sano e igienico negli spazi domestici.

Insetti e acari trovano nel sughero un repellente naturale, donando sollievo a chi soffre di allergie e creando un ambiente più salutare. Poi eccellenti proprietà isolanti permettono di godere di una temperatura confortevole in casa e di ridurre al minimo i rumori, per un ambiente tranquillo e avvolgente. Il sughero è un materiale naturalmente ignifugo, offre infatti un importante contributo alla sicurezza della tua casa. La pulizia dei pavimenti in sughero è facile e veloce, richiede infatti l’uso di prodotti ecocompatibili e non aggressivi. Oltre ai benefici pratici, il sughero offre anche un’estetica raffinata e versatile. Le diverse lavorazioni e finiture disponibili permettono di personalizzare gli ambienti secondo i propri gusti, creando pavimenti caldi e accoglienti che si adattano a qualsiasi stile d’arredo.

La pavimentazione ecosostenibile
Una delle caratteristiche positive è che questa tipologia di pavimenti necessita di minore manutenzione e ha una maggiore durata nel tempo.

La pavimentazione ecosostenibile: pavimenti in legno di recupero

Tra le opzioni di pavimentazione ecocompatibili, il legno rappresenta una scelta senza tempo, apprezzata per il suo fascino naturale e la sua intrinseca eleganza. Ma per essere davvero sostenibile, il legno per i pavimenti deve provenire da foreste gestite in modo responsabile. Optare per il legno di recupero è una scelta consapevole: dare nuova vita a legni già utilizzati permette di ridurre l’abbattimento di nuovi alberi e di creare pavimenti dal fascino unico e ricco di storia. Oltre all’aspetto ecologico, i pavimenti in legno offrono numerosi vantaggi: durabilità, riparabilità, versatilità, calore e naturalezza.

Infatti se installati correttamente e protetti dall’umidità di risalita, i pavimenti in legno possono durare per decenni, richiedendo una manutenzione minima. Il legno dona agli ambienti un’atmosfera calda e accogliente, infondendo un senso di benessere e connessione con la natura. La varietà di essenze e lavorazioni disponibili permette di personalizzare il pavimento secondo il proprio stile d’arredo, creando ambienti classici, moderni o rustici. Poi, in caso di graffi o usura, i pavimenti in legno possono essere levigati e trattati, rinnovandoli completamente e donandogli nuova vita. Un pavimento in legno certificato o realizzato con legno di recupero rappresenta un investimento a lungo termine che unisce estetica, funzionalità e rispetto per l’ambiente. Cosa aspetti? Scegli anche tu la pavimentazione ecosostenibile per la tua casa!

 

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Nanotecnologie e materiali riciclati per un’edilizia sostenibile

Maggio 24, 2024by Alice LavorattiMateriali0

Si sente sempre più spesso parlare di edilizia sostenibile. La materia green è ormai una priorità nel settore costruzioni. Ecco quindi che l’industria edile inizia a guardare al futuro, cercando soluzioni sempre più innovative per ridurre l’impatto ambientale e lasciare che gli utenti acquisiscano sempre maggior consapevolezza dell’importanza di costruire guardando alla salvaguardia dell’ambiente. Vediamo insieme come le nanotecnologie e i materiali riciclati si inseriscono in questo contesto volto all’espansione di sicurezza, efficienza ed ecosostenibilità.

L’importanza dei Materiali Riciclati

Abbiamo già parlato in un altro nostro articolo di edilizia sostenibile. Oggi vediamo ancora meglio l’importanza dei materiali riciclati nel settore delle costruzioni e scopriamo insieme quanto anche le nanotecnologie stanno iniziando a fare la differenza.

Pertanto proprio col parlare dei materiali riciclati, quello che possiamo dire è che rappresentano ad oggi un vero e proprio pilastro fondamentale nell’industria edile. Questo perché utilizzarli significa ridurre la dipendenza dalle risorse naturali, ma anche ridurre i rifiuti e l’inquinamento ambientale che di solito è associato alla produzione di tutto ciò che serve per costruire case ed edifici.

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Le nanotecnologie sono il futuro dell’edilizia

Esiste ad oggi una vasta gamma di materiali che possono essere riciclati e riutilizzati per costruire, come ad esempio il legno, il cemento, il metallo e il vetro. Per andare a massimizzare l’efficacia del riciclo servono però tecnologie avanzate che possono trasformare questi materiali in prodotti edilizi di alta qualità.

Nanotecnologie nell’Edilizia

Qui entrano in gioco le nanotecnologie, che offrono un potenziale rivoluzionario nel settore delle costruzioni. Si tratta di una vera e propria disciplina che si concentra sulla manipolazione della materia su scala nanometrica, andando a lavorare a livello atomico e molecolare.

Questa disciplina, se applicata al settore edile, permette di migliorare le proprietà dei materiali, rendendoli più resistenti, leggeri, isolanti e duraturi. A questo proposito potremmo fare l’esempio della creazione di materiali nano strutturati. Si tratta di materiali progettati su scala molecolare con l’obiettivo di avere proprietà specifiche che li rendono adatti ad una vasta gamma di utilizzi.

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I materiali riciclati sono parte della svolta edilizia in materia di ecosostenibilità

Le nano particelle di silice, ad esempio, possono essere utilizzate per rinforzare il calcestruzzo, che diventa più resistente e durevole. I nano tubi di carbonio, invece, possono essere incorporati nei materiali compositi per migliorarne le proprietà meccaniche.

Integrazione di Nanotecnologie e Materiali Riciclati

Come abbiamo visto, integrare le nanotecnologie e i materiali riciclati all’interno di progetti di costruzione permette di avere edifici che guardano al futuro e sostengono l’ambiente.

Combinando le due discipline si possono infatti ottenere materiali edilizi che combinano il vantaggio del riciclo con le proprietà migliorate delle nanotecnologie. Un esempio specifico sono i rifiuti di vetro, che possono essere macinati e trasformata in nano particelle di vetro e possono loro volta essere incorporate in calcestruzzo o altri materiali compositi.

Queste nano particelle migliorano le proprietà meccaniche e termiche del materiale. Ecco quindi che è un materiale che era destinato alla discarica viene riciclato e ricomposto tornando ad essere una risorsa preziosa per costruire altri edifici ancora più efficienti ed ecologici.

Vantaggi e Sicurezza

Utilizzare le nanotecnologie i materiali riciclati nel settore delle costruzioni significa ridurre l’impatto ambientale attraverso il riciclo dei materiali e l’uso più efficiente delle risorse, e significa anche migliorare le proprietà termiche isolanti dei materiali per ridurre i consumi energetici degli edifici.

Un ulteriore vantaggio e l’aumento della resistenza e della durata dei materiali, che hanno una necessità ridotta di manutenzione e sostituzione. C’è poi la questione della maggiore sicurezza strutturale: grazie alla migliorata resistenza e alla riduzione del rischio di danni dei cedimenti i materiali riciclati e/o ri-condizionati con le nano tecnologie offrono una maggiore stabilità.

nanotecnologie e materiali riciclati in edilizia
Gli edifici del futuro saranno più solidi e sicuri

Aldilà di questi numerosi vantaggi, però, ci sono ancora molte sfide da affrontare nell’integrazione delle nanotecnologie e dei materiali riciclati nel campo dell’edilizia. In particolare c’è il problema della scalabilità della produzione e quello dei costi di implementazione. Inoltre, anche a livello regolamentare, le nuove tecnologie devono essere ancora strutturate schematizzate.

Nonostante questo, visto il grande sviluppo della ricerca e dell’innovazione proprio nell’ambito della costruzione di case ed edifici, è molto probabile che le sfide sopracitate verranno presto superate, con il risultato che le costruzioni edili del futuro dureranno sempre di più nel tempo e gli ambienti costruiti saranno più efficienti, sicuri e sostenibili per le generazioni future.

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Terrazzo a tasca e prospetto: quale scegliere

Maggio 17, 2024by Ramona AllegriEdilizia0

Terrazzo a tasca e prospetto: quali sono le differenze e quale scegliere in base alle proprie esigenze. Il terrazzo è un elemento estetico e molto funzionale che fa parte della casa e ne conferisce valore aggiunto. Infatti è un luogo dove potersi rilassare, abbronzarsi al sole nella bella stagione, fare una pausa caffè oppure pranzare all’aperto. Poi sul terrazzo è anche possibile coltivare i propri hobby come il giardinaggio ad esempio. Esistono differenti tipologie di terrazzo, tra cui appunto quello a tasca e quello a prospetto dei quali parleremo in questo articolo. Ognuno possiede le proprie caratteristiche uniche, vantaggi e svantaggi che possono influenzare la vostra scelta a seconda delle vostre esigenze.

Terrazzo a tasca e prospetto
Esempio di terrazzo a tasca sul tetto.

Terrazzo a tasca e prospetto: parliamo di sostenibilità

Quale delle due opzioni è la più sostenibile? La risposta non è semplice e dipende da vari fattori. Infatti è molto importante considerare l’impatto ambientale sia nella fase di produzione dei materiali che durante l’intero ciclo di vita del terrazzo. Prendiamo ad esempio il terrazzo a tasca che può essere più resistente e durevole nel tempo. Questo perché richiede meno interventi e sostituzioni nel corso degli anni. Quindi è fondamentale sapere che permette di ridurre la quantità complessiva di materiali utilizzati e tutto questo si traduce in un minore impatto ambientale a lungo termine. Però richiede anche l’estrazione di grandi quantità di marmo, che non è un materiale rinnovabile e ha un processo di estrazione davvero intensivo.

Dall’altra parte abbiamo il terrazzo a prospetto, utilizza materiali riciclati e diminuisce quindi la riduzione delle emissioni di gas serra. Inoltre, l’uso della resina come legante riduce ulteriormente l’emissione di CO2 derivante dalla produzione del cemento. Poi bisogna tenere presente anche che la sostenibilità non riguarda solamente l’aspetto del processo di produzione, ma coinvolge anche la gestione dei rifiuti, l’uso delle risorse idriche e l’impatto sul paesaggio.

terrazzo a tasca e prospetto
Se amate la privacy, il terrazzo a tasca è la scelta migliore.

Terrazzo a tasca: vantaggi e svantaggi

Iniziamo a parlare del terrazzo a tasca. Questa tipologia di terrazzo ha come caratteristica un’apertura verso l’interno del fabbricato. Questo permette di creare un ambiente molto intimo e raccolto, è l’ideale per chi ama avere la propria privacy. Infatti ha un aspetto molto più discreto e nascosto rispetto ad altri tipi di terrazzi, però offre ugualmente la possibilità di avere uno spazio all’aperto dove potersi rilassare. Questa tipologia può essere realizzata su diversi livelli dell’edificio, possiamo fare l’esempio del piano terra oppure del piano superiore. Sicuramente la scelta ideale per chi ama avere uno spazio lontano da occhi indiscreti.

Quali sono i vantaggi di questo tipo di costruzione? Sicuramente il primo è la sua funzione di risparmio energetico. Infatti grazie alla sua posizione interna all’edificio, beneficia della protezione dalle intemperie. Quindi mantiene la casa più fresca in estate e più calda in inverno. Oltretutto, gode di un’ombra naturale perché le pareti circostanti e anche l’impalcatura dell’edificio stesso offrono una protezione dai raggi solari diretti. Oltre a questo, è molto semplice sia da arredare che da decorare. Essendo un ambiente molto raccolto, è più semplice organizzarne gli spazi e scegliere gli elementi decorativi senza rischiare di sovraccaricare l’ambiente. Oltretutto richiede meno manutenzione rispetto agli altri terrazzi, questo perché ha una minore esposizione agli agenti atmosferici.

Ma dobbiamo valutare anche gli svantaggi prima di scegliere questo tipo di terrazzo. A causa della sua posizione interna può ricevere meno luce solare e questo fattore può influenzare lo sviluppo delle piante o dei fiori che richiedono un’esposizione prolungata alla luce solare. Inoltre il terrazzo a tasca è maggiormente soggetto all’umidità a causa della minore ventilazione. Quindi dovete assicurarvi che la struttura sia ben impermeabilizzata per evitare problemi futuri.

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Esempio di terrazzo esterno.

Il modello a prospetto: vantaggi e svantaggi

Questa tipologia di terrazzo è caratterizzato da un’apertura verso l’esterno dell’edificio. Quindi offre una vista panoramica sulla città o sul paesaggio che lo circonda. Uno dei fattori positivi è che lo spazio è molto più grande di quello del terrazzo a tasca. infatti consente di organizzare feste, celebrazioni, cene ed eventi all’aperto. Potrebbe essere la scelta ideale se amate un ambiente esterno ampio con una maggiore esposizione alla luce solare.

Parlando dei vantaggi non possiamo non menzionare l’ampia vista che offre. Infatti scegliendo un terrazzo a prospetto potete godere di una veduta panoramica sulla città oppure sulla natura che circonda il vostro edificio, aumentando la sensazione di libertà e di spazio. Oltre a questo, è perfetto per chi ama prendere il sole perché, come detto prima, ha una maggiore esposizione diretta alla luce del sole. Perfetto per organizzare attività all’aperto, il terrazzo a prospetto è anche più versatile da arredare. Infatti le sue grandi dimensioni consentono di aggiungere tavoli, sedie, lettini prendisole e persino di installare una bella vasca idromassaggio o una piccola piscina.

Tuttavia dobbiamo considerare anche gli aspetti negativi di questa tipologia di terrazzo. Richiede maggiore manutenzione perché ha un’esposizione maggiore agli agenti atmosferici. Infatti pioggia, grandine, vento e addirittura neve possono danneggiare i materiali utilizzati. Oltre a questo sarete anche esposti maggiormente agli occhi indiscreti. Infatti se la distanza tra il vostro terrazzo e i vicini è ridotta potrebbe essere necessario prendere delle precauzioni per garantire la vostra privacy.

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Cos’è la cogenerazione

Maggio 10, 2024by Veronica PerottoElettrico0

La cogenerazione è la produzione combinata di energia elettrica e termica, a partire da una sola fonte di energia. Grazie a essa possiamo ottenere maggiore efficienza e sostenibilità. Scopriamola insieme.

Cogenerazione: definizione

Come si legge dal decreto legislativo 16 marzo 1999, n°79, articolo 2, comma 8, la cogenerazione è “la produzione combinata di energia elettrica e calore alle condizioni definite dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, che garantiscono un significativo risparmio di energia rispetto alle produzioni separate”.

Cos’è la cogenerazione

Questo sistema utilizza un solo impianto, il quale viene alimentato da una sola fonte di energia primaria, per produrre contemporaneamente energia elettrica e termica.

Cogenerazione
Cogenerazione

In questo modo si garantisce un migliore rendimento energetico e, allo stesso tempo, l’energia termica prodotta dai processi di combustione non viene dissipata nell’ambiente, migliorando la sostenibilità dell’impianto stesso.

Normalmente un impianto che produce energia elettrica produce comunque una parte di calore, che viene normalmente dissipata nell’ambiente. Grazie a questa tecnologia, quella parte di calore viene recuperata e riutilizzata, con un notevole risparmio economico ed energetico.

Cogenerazione ad alto rendimento

La direttiva europea 2012/27 definisci i criteri secondo i quali un impianto di cogenerazione può essere definito ad alto rendimento. Tali criteri sono:

  • I risparmi di energia primaria prodotti devono essere pari ad almeno il 10% dei valori di riferimento per la produzione separata di energia elettrica e calore.
  • La produzione mediante unità di piccola e micro cogenerazione che forniscono un risparmio di energia può essere definita ad alto rendimento.

Come funziona un impianto

Partiamo da una normale centrale elettrica. Questa produce elettricità riscaldando l’acqua fino al punto di ebollizione, producendo del vapore, il quale azione una turbina che genera elettricità.

Cogenerazione
Cogenerazione

Per riscaldare l’acqua viene utilizzato un combustibile, che può essere carbone, petrolio o gas. Viene da sé che, in ogni fase di questo processo, c’è un grande spreco di energia.

Il calore generato, infatti, viene normalmente disperso nell’ambiente. Questo spreco può arrivare fino al 60% di energia.

Un impianto di cogenerazione recupera quel calore disperso nelle fasi di produzione dell’energia elettrica, convogliando l’acqua calda a un consumatore.

In questo modo lo spreco di energia scende a solo il 10% – 30%, con un notevole miglioramento dell’efficienza energetica.

Tipi di cogenerazione

Esistono diverse tipologie di cogenerazione. Eccone alcune:

  • Motore con turbina a gas: il calore derivante dai gas di scarico delle turbine viene riutilizzato, durante il processo attraverso il quale l’energia meccanica derivante dal gas fa muovere l’alternatore.
  • Motore a combustione interna: il calore viene recuperato attraverso il sistema di raffreddamento del motore o dal recupero dei gas di scarico.
  • Motore a biocombustibile: vengono utilizzati biocarburanti, riducendo il consumo di combustibili fossili e le conseguenti emissioni di carbonio.
  • CHP con turbina a vapore: utilizza l’impianto di riscaldamento come condensatore di vapore per la turbina.

Vantaggi

I vantaggi di questo tipo di impianti sono molteplici, a partire dal notevole risparmio economico ed energetico, a favore dell’efficienza energetica e della sostenibilità.

Ecco i principali vantaggi riscontrabili con questo sistema:

  • Migliore efficienza nel consumo energetico, grazie alla combinazione della produzione di due energie in un unico generatore.
  • Riduzione dei costi per l’energia.
  • Riduzione delle emissioni.
  • Diminuzione del rischio di interruzioni di corrente.
  • Incentivi economici per i progetti di efficienza energetica.
  • L’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, come biomassa.
  • Soddisfare le esigenze di tutti i tipi di utenti.
  • Riduzione della dipendenza energetica.
  • Promozione dell’autosufficienza energetica.
  • Riduzione dell’importazione di energia.

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Strutture in acciaio: quando realizzarle e vantaggi

Aprile 26, 2024by Veronica PerottoMateriali0

 

Oggi vediamo come, quando e perché vengono realizzate, in edilizia, delle strutture in acciaio e quali sono i loro vantaggi e svantaggi.

Cos’è l’acciaio

L’acciaio è una lega metallica composta da ferro e carbonio, con altri elementi presenti in piccolissime quantità. Maggiore è la quantità di carbonio maggiore è la resistenza del materiale. Si presenta come un materiale omogeneo, isotropo e isoresistente.

Strutture in acciaio
Strutture in acciaio

Si tratta di un materiale da costruzione, utilizzato in una vasta gamma di costruzioni, come costruzioni in carpenteria metallica, opere in calcestruzzo armato e opere in calcestruzzo armato precompresso.

Tipologie di strutture in acciaio

L’acciaio viene utilizzato nell’ingegneria civile ed esso ha rivoluzionato l’intero settore edilizio, proprio grazie alle sue caratteristiche che lo rendono duttile, resistente e versatile.

Nell’ingegneria civile possiamo suddividere le strutture in acciaio in tre tipologie:

  • Strutture a profilo leggero: esse sono costituite da profili di base realizzate in lamiera sottile. I montanti e i traversi sono posizionati come nelle strutture in legno. Queste strutture sono leggere, durevoli e di facile installazione. Tuttavia, il loro utilizzo è limitato. In Italia, soprattutto, queste strutture sono davvero poco diffuse.
  • Strutture a profilo UNI: a differenza della precedente questa tipologia è molto più diffusa. Essa è caratterizzata da profili UNI (putrelle). Si tratta di profili estremamente versatili, disponibili in moltissimi formati. Sono facili da saldare e altamente versatili.
  • Strutture a profilo composito: si tratta di strutture realizzate con diversi elementi strutturali. Questo tipo di struttura è più costosa delle precedenti, ma le sue prestazioni sono anche maggiori. Esistono diverse tipologie di strutture a profilo composito, come la trave reticolare, i reticoli quadrati, gli alveolati e i collaboranti.

Quando vengono realizzate delle strutture in acciaio

Le strutture in acciaio vengono utilizzate in una vasta gamma di progetti edilizi. Vista la sua flessibilità e resistenza può essere utilizzata anche per le opere più complesse e di grande dimensione, come edifici commerciali e residenziali, ponti, grattacieli, centrali elettriche e piattaforme offshore.

Strutture in acciaio
Strutture in acciaio

Esse vengono spesso utilizzate anche nelle opere di riqualificazione di edifici già esistenti, per l’ampliamento, la messa in sicurezza o l’adeguamento sismico degli stessi.

Vantaggi

Sono diversi i motivi per quali scegliere una struttura in acciaio per una costruzione edilizia. I vantaggi di questo materiale di costruzione sono diversi.

  • Durabilità della struttura.
  • Qualità del materiale.
  • Non richiedono trattamenti protettivi o manutenzione regolare.
  • Leggerezza: grazie ad essa può essere utilizzato per massimizzare lo spazio.
  • La sua struttura è compatta, riducendo l’ingombro della stessa.
  • I tempi di realizzazione sono minori rispetto ai metodi tradizionali.
  • Flessibilità del materiale, grazie alla quale è possibile realizzare forme e volumi diversi.
  • Duttilità.
  • Resistenza sismica.
  • È altamente riciclabile.
  • Ha un lungo ciclo vitale.
  • I vari elementi della struttura sono facilmente collegabili.

    Strutture in acciaio
    Strutture in acciaio

Svantaggi

D’altro canto dobbiamo esaminare anche alcuni possibili svantaggi delle strutture in acciaio utilizzato in edilizia. Questi sono:

  • La lavorazione dell’acciaio richiede una manodopera altamente specializzata e certificata.
  • Elasticità: ciò vuol dire che questo tipo di materiale può deformarsi sotto carichi elevati se il progetto strutturale non è ben studiato. Tuttavia, non si romperà come succede, invece, con altri materiali da costruzione.
  • La progettazione della struttura deve essere attenta e accurata.
  • Corrosione: il materiale può essere esposto a fenomeni di ossido riduzione, se non trattato adeguatamente.
  • Instabilità.
  • Resistenza al fuoco: l’acciaio, se non adeguatamente protetto, può modificare le proprie caratteristiche meccaniche a seguito di un incremento eccessivo della temperatura, dovuto, ad esempio, da un incendio.

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Edilizia sostenibile: materiali innovativi e design eco-friendly

Aprile 19, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

Edilizia sostenibile e progettazione di edifici che guardano al futuro. Vediamo in questo articolo come ridurre l’impatto ambientale costruendo case che strizzano l’occhio alle tecnologie innovative. Scopriamo insieme come i materiali ecosostenibili riescano a creare case pronte per l’avvento della tecnologia smart grazie alla loro compatibilità con la domotica.

Edilizia sostenibile: cos’è e quali sono i suoi obiettivi?

Prima di vedere quali sono i materiali ecofriendly che aiutano tutto il settore edile ad essere all’avanguardia, vediamo insieme che cos’è l’edilizia sostenibile. Si tratta di un approccio alla progettazione, alla costruzione e alla gestione degli edifici che ha come obiettivo primario quello di ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita degli occupanti.

Tale approccio tiene conto di diversi fattori, in primis l’efficienza energetica. A parte questo strizza l’occhio anche all’uso responsabile delle risorse naturali, alla riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento, alla salute e al benessere di chi vive gli edifici ed infine all’integrazione di tecnologie innovative.

In termini di efficienza energetica, gli edifici sostenibili vengono progettati per ridurre al minimo il consumo di energia andando ad utilizzare i materiali isolanti di alta qualità, ma anche sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti. Inoltre, questi edifici sfruttano al massimo la luce solare per il riscaldamento e l’illuminazione.

Materiali sostenibili

Un altro aspetto dell’edilizia sostenibile sono i materiali che vengono utilizzati per la costruzione di questi edifici all’avanguardia. Materiali che provengono da fonti rinnovabili, da fonti riciclate, o ancora materiali a basso impatto ambientale, selezionati per la loro durabilità.

Questi materiali hanno la capacità di ridurre l’impatto ambientale durante tutto il ciclo di vita dell’edificio. Il loro obiettivo è quello di migliorare la qualità dell’aria interna promuovendo anche un altro aspetto dell’edilizia sostenibile ovvero la gestione delle risorse stesse.

edilizia sostenibile
Che cos’è l’edilizia sostenibile? Scopriamolo qui.

Infatti, questo nuovo tipo di edilizia promuove la riduzione dei rifiuti attraverso delle pratiche di costruzione che minimizzano gli scarti e favoriscono il riciclo e riutilizzo dei materiali. In più, quando si costruiscono edifici a basso impatto ambientale vengono implementate delle strategie per il risparmio idrico e la gestione delle acque piovane.

Salute e benessere dell’edilizia sostenibile

Gli edifici sostenibili sono progettati per favorire la salute il benessere di chi li occupa. Infatti, l’edilizia sostenibile cerca di adottare dei materiali non tossici e, come abbiamo visto anche nei paragrafi precedenti, cerca di regolare la qualità dell’aria interna promuovendo la luce naturale e l’accesso agli spazi verdi.

edilizia sostenibile
L’accesso agli spazi verdi è molto importante per creare case green.

Altro aspetto interessante dell’edilizia sostenibile e che si tratta di un settore che abbraccia l’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza e il comfort degli edifici. Ciò include l’integrazione dei sistemi domò per il controllo intelligente degli impianti, l’utilizzo di energie rinnovabili come il fotovoltaico quello eolico, ma anche l’implementazione di sistemi di monitoraggio per ottimizzare le prestazioni dell’edificio nel tempo.

Cosa si usa per costruire?

Ma quali sono quindi i materiali utilizzati nell’edilizia sostenibile? Il primo è sicuramente il legno certificato, ovvero quel legno che proviene da foreste gestite in modo sostenibile e che viene utilizzato per costruire case in legno energicamente efficienti.

Il legno è un materiale a basso impatto ambientale che può facilmente essere integrato con sistemi domò per il controllo del clima e dell’illuminazione. Allo stesso modo anche i mattoni di terra cruda, realizzati con argilla, sabbia e acqua, senza l’utilizzo di processi di cottura, rappresentano un materiale ecologico che regola naturalmente l’umidità.

edilizia sostenibile
Le case in legno sono tra le più eco friendly del pianeta

Questi mattoni possono poi essere utilizzati insieme a dei sensori e a dei sistemi domò utili per monitorare il regolare la temperatura e l’umidità interna dell’abitazione.

Isolanti Naturali

Tra i materiali dell’edilizia sostenibile ci sono poi gli isolanti naturali. Molti di questi sono realizzati in fibre di legno, sughero, lana di pecora, ma anche in cellulosa riciclata.

Questi materiali non solo riducono i consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento, ma sono anche biodegradabili e a basso impatto ambientale. Sono materiali che migliorano l’efficienza energetica nelle abitazioni esattamente come i tetti verdi.

Questo specifico tipo di tetto non solo favorisce l’isolamento termico ma assorbe anche l’acqua piovana, riducendo l’effetto isola di calore urbano e aumentando la biodiversità. Spesso, legati a questo tipo di isolante ci sono anche i sistemi di irrigazione e monitoraggio automatizzato che possono essere integrati con il tetto verde per garantire la salute delle piante il risparmio idrico.

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Architettura bioclimatica: di cosa si tratta

Aprile 12, 2024by Ramona AllegriProgettazione0

Architettura bioclimatica: progettare case in simbiosi con la natura. Innanzitutto di cosa si tratta? È un modo di progettare edifici basato sullo sfruttamento dell’area circostante. Lo scopo del progetto è quello di essere il più efficiente possibile tenendo conto di tutti gli elementi disponibili localmente. L’obiettivo di questo tipo di architettura è quello di sfruttare al massimo le risorse naturali che abbiamo a disposizione (sole, vento, acqua) riducendo al minimo l’uso dell’energia elettrica e dei combustibili fossili. Grazie a questo otteniamo un’architettura sostenibile che fornisce comfort termico ed energetico ma non infligge alcun danno all’ambiente. In questo articolo vediamo quali sono le sue caratteristiche e qualche esempio di architettura sostenibile sparsa nel mondo.

architettura bioclimatica
Gli uffici bioclimatici di Nizza.

Architettura bioclimatica: le caratteristiche

Una delle caratteristiche di questo tipo di architettura è la minimizzazione dell’utilizzo delle fonti esterne di energia. Come può essere ottenuto? Attraverso diverse tecniche, ad esempio l’orientamento degli edifici in modo da sfruttare al massimo l’energia solare. L’uso di materiali a elevata capacità termica per accumulare calore durante le ore diurne e restituirlo durante le ore notturne. Poi si utilizzano vetrate isolate per massimizzare l’illuminazione naturale e ridurre quindi la dispersione di calore. Inoltre vengono utilizzati sistemi di raccolta dell’acqua piovana per poterla riutilizzare in casa. E l’uso di sistemi di raffreddamento passivi come l’ingresso di aria fresca attraverso lucernari o finestre.

Un altro aspetto molto importante è la progettazione degli spazi interni, realizzati in modo da massimizzare il comfort degli abitanti. Questo si ottiene attraverso una corretta distribuzione degli ambienti, usando materiali salubri e naturali, scegliendo colori e materiali che favoriscono la percezione di comodità. Poi vengono utilizzati sistemi di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico e sistemi di illuminazione naturale che riducono al minimo il consumo di energia elettrica.

La posizione è uno degli aspetti più importanti quando si pianifica un progetto bioclimatico. Prima di tutto si prendono in considerazione le caratteristiche bioclimatiche della zona: bisogna conoscere bene il clima, le precipitazioni, le temperature, l’umidità, le ore di sole ecc. Questo fattore è molto importante per stabilire l’orientamento dell’edificio, ad esempio in un clima freddo è importante l’esposizione a sud, così come l’utilizzo di materiali traslucidi che lasciano passare la radiazione solare per ottenere luce e calore in inverno. Si può inoltre sfruttare il sole installando dei pannelli solari.

architettura bioclimatica
L’inserimento di zone verdi negli edifici è fondamentale.

Un grande aiuto contro il cambiamento climatico

L’architettura bioclimatica è molto importante per rispondere alle sfide imposte dal cambiamento climatico. Infatti progettare questo tipo di edifici è fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra e adattarsi ai cambiamenti del clima in corso. Oltretutto, questa architettura contribuisce a migliorare la qualità dell’aria interna degli edifici, riduce l’impiego di materiali tossici e favorisce la presenza di sistemi di ventilazione naturale. Un vero toccasana per la nostra salute!

Si ritorna un po’ ai tempi antichi, quando venivano utilizzate numerose risorse per avere case più calde in inverno e più fresche in estate: dall’imbiancare i muri dei villaggi andalusi per evitare che si surriscaldino, alle case esposte a sud nei climi freddi.

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Questa tipologia di edifici permette di consumare meno energia e meno acqua rispetto ad un edificio tradizionale.

 

Esempi di architettura bioclimatica nel mondo

Vi faccio l’esempio del complesso “Las Caléndulas” situato nel comune di Jun nel cuore della Vega di Granada. Questo complesso di 25 case è stato costruito nel 2005 ed è diventato un punto di riferimento in questo tipo di costruzione, che ritorna a soluzioni antiche con innovazioni all’avanguardia per creare edifici efficienti che rispettano l’ambiente in cui sono situati. Hanno una cisterna ecologica sul tetto che isola le case dalle temperature estreme e sfrutta al massimo l’acqua piovana decongestionando i sistemi di evacuazione dell’acqua della casa che vanno alla rete sanitaria.

Il patio ha una posizione essenziale che dipende dalla direzione dei venti dominanti: fornisce luce solare naturale e una ventilazione trasversale. Per costruire questi edifici sono stati utilizzati materiali sostenibili a basso impatto ambientale, come i blocchi di argilla termica. Grazie a questi sistemi gli edifici sono stati classificati con un elevato livello di energia rinnovabile, infatti l’energia utilizzata in queste case proviene dal vento o dal sole. I costi delle bollette dei residenti sono veramente bassi. Rispetto ad una casa standard consumano il 70% in meno di elettricità e il 35% in meno di acqua.

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Casa passiva: cos’è e come funziona

Aprile 5, 2024by Veronica PerottoEdilizia0

Nel settore delle abitazioni sostenibili e a impatto zero troviamo la casa passiva. Scopriamo insieme cos’è, come funziona e quali sono i suoi vantaggi.

Cos’è una casa passiva

Tutti gli edifici di nuova generazione devono essere costruiti tenendo conto del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale. Perciò si ricerca l’ottimizzazione dei consumi, la riduzione dell’impatto ambientale, ecc.

Casa passiva
Casa passiva

In questo contesto troviamo una tipologia di costruzione chiamata casa passiva.

La casa passiva è un’abitazione a basso consumo energetico, altamente efficiente e tecnologicamente avanzato.

Essa si basa su un elevato comfort termico, evitando l’utilizzo dei sistemi di riscaldamento e di raffreddamento tradizionali.

Per evitare e ridurre gli impianti tradizionali essa deve essere costruita tenendo conto di determinati elementi e principi architettonici.

Come funziona

Sono diversi gli elementi che concorrono al corretto funzionamento di una casa passiva. Ecco quali sono:

  • Isolamento termico: grazie a un adeguato isolamento termico possiamo garantire una temperatura più o meno costante all’interno dell’abitazione. Ciò aumenta il comfort termico e riduce rischio di formazione di muffe e umidità.
  • Infissi termici: essi contribuiscono all’isolamento termico dell’abitazione. Ciò è possibile perché riducono la dispersione del calore, oltre ad assorbire il calore stesso e distribuirlo all’interno dell’abitazione.
  • Calore corporeo degli abitanti dell’abitazione e degli elettrodomestici distribuiti all’interno della stessa.
  • Energie rinnovabili: una casa passiva deve prediligere l’utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili. Si possono sfruttare i pannelli solari termici, i pannelli fotovoltaici o l’energia geotermica proveniente dalle pompe di calore, o ancora utilizzare tetti verdi per l’isolamento termico.
  • Ventilazione controllata: si estrae l’aria esausta dall’interno dell’abitazione e viene immessa aria ricca di ossigeno proveniente dall’esterno. Ciò garantisce un adeguato ricambio di aria senza dispersione di calore.

Vantaggi di una casa passiva

Sono numerosi i vantaggi di vivere in una casa passiva. Ecco i principali:

  • Elevato comfort termico.
  • Riduzione dell’impatto ambientale.
  • Aria filtrata e pulita, più salubre e salutare per gli abitanti della casa.
  • Qualità della struttura: solitamente essa è più solida e duratura, garantendo prestazioni ottimali e minori interventi di manutenzione.
  • Progettazione secondo standard rigidi.

    Casa passiva
    Casa passiva

Principi base da seguire per la progettazione

Dobbiamo tenere conto di alcuni principi base da seguire per la progettazione della nostra casa passiva. Questi elementi vanno inseriti obbligatoriamente all’interno della progettazione e della costruzione dell’edificio affinché esso rientri in questa categoria. Questi sono:

  • Orientamento: l’orientamento dell’abitazione e degli infissi interni di essa è fondamentale per sfruttare al meglio l’irraggiamento solare. Se orientiamo il prospetto principale dell’abitazione a sud possiamo assorbire più radiazione solare, ottenendo un riscaldamento maggiore nei periodi invernali.
  • Rapporto di forma: esso è determinato dal rapporto tra la superficie disperdente dell’edificio e il volume riscaldato. Questo rapporto influenza le prestazioni energetiche dell’edificio.
  • Isolamento termico: esso può essere realizzato ponendo uno strato di materiale isolante sulle pareti esterne dell’edificio.
  • Serramenti termici: essi vengono realizzati con triplo vetro limitando al massimo la dispersione di calori. I serramenti ampi, invece, garantiscono un maggiore utilizzo del calore proveniente dal sole.
  • Assenza di ponti termici: questi potrebbero crearsi a causa di discontinuità nello strato di isolamento termico. I ponti sono anche la causa della formazione di muffa e umidità sulle pareti dell’abitazione.
  • Sistemi di ventilazione: i sistemi migliori forniscono continuamente aria pulita, priva di polveri, smog e umidità.
  • Tenuta dell’aria: essa contribuisce al comfort termico dell’abitazione, evitando la formazione di infiltrazioni d’aria, le quali possono essere anche la causa di danni strutturali all’edificio.

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Terreno edificabile: tutto quello che devi sapere

Marzo 29, 2024by Veronica PerottoProgettazione0

Se vogliamo costruire la nostra abitazione da zero il primo passo da fare è acquistare un terreno edificabile. Ecco tutto quello che dovresti sapere a riguardo, come scegliere quale comprare, come calcolarne il valore, quali sono i costi da sostenere.

Terreno edificabile: definizione

Un terreno si definisce edificabile quando soddisfa i requisiti minimi imposti per legge e può essere utilizzato per scopi edificatori.

Terreno edificabile
Terreno edificabile

Il passaggio da terreno agricolo a terreno edificabile porta numerosi vantaggi e il valore del bene aumenta notevolmente. In particolar modo il terreno agricolo viene tassato sulla base del reddito dominicale ed è iscritto al catasto dei terreni. Il terreno edificabile, invece, viene tassato sulla base del reddito generato, che solitamente è maggiore del reddito dominicale.

Requisiti di un terreno edificabile

Per far si che un terreno venga considerato edificabile, questo deve rispettare una serie di requisiti urbanistici previsti dalle autorità competenti. Lo strumento urbanistico adottato è quello del comune di riferimento, indipendentemente dall’approvazione della regione e dagli strumenti attuativi o piani specifici.

Terreno edificabile
Terreno

I requisiti da rispettare sono:

  • Zonizzazione: essa stabilisce il tipo di costruzioni consentite in una determinata area, che possono essere di tipo residenziale, commerciale o industriale.
  • Piano regolatore e piano urbanistico: sono gli strumenti di pianificazione che ci forniscono le indicazioni specifiche per quella determinata area. Queste indicazioni possono riguardare: l’altezza massima degli edifici, l’area di ingombro, la densità abitativa, i servizi, le norme riguardo la distanza dagli altri edifici, ecc.
  • Servizi e infrastrutture: il terreno deve avere accesso ai servizi minimi indispensabili, quali acqua, elettricità, strade e fognatura.
  • Vincoli ambientali e paesaggistici.

I requisiti da rispettare variano da zona a zona, da regione a regione, ma anche da un comune all’altro.

Valore del terreno edificabile

Innanzitutto è sempre bene ricordare che i terreni edificabili hanno un valore maggiore dei terreni agricoli e di conseguenza costano di più.

Terreno edificabile
Terreno

Sono diversi gli elementi che influenzano il valore del terreno in questione. Uno di questi elementi è l’indice di fabbricabilità, ovvero quanto è possibile costruire su quel determinato terreno. L’indice di fabbricabilità è dato dal rapporto tra la cubatura edificabile e la superficie totale del terreno.

A questo elemento se ne aggiungono altri, come: il prezzo del lotto al metro quadro, la superficie totale del terreno, il valore del mercato al metro quadro nella zona dove si trova il terreno, le condizioni economiche del momento in cui avviene la compravendita.

Il valore, e quindi il costo di un terreno edificabile, varia molto da zona a zona.

Costi da sostenere al momento dell’acquisto

Nel momento in cui decidiamo di acquistare un terreno edificabile ci sono una serie di spese che dobbiamo sostenere e queste spese sono tutte a carico dell’acquirente.

  • Imposta di registro.
  • Imposta ipotecaria.
  • Visure ipotecarie, catastali e camerali.
  • Imposta catastale.
  • Tassa per l’archivio notarile.

Declassazione del terreno

Come abbiamo detto il terreno edificabile ha un valore notevolmente maggiore di un terreno agricolo. Ma in alcuni casi è possibile e opportuno declassarlo. Ma quali sono le motivazioni che potrebbero portare alla declassazione del nostro lotto di terra edificabile?

  • Cambiamento della pianificazione urbana: le autorità locali potrebbero decidere di modificare il piano urbano perché, ad esempio, la comunità potrebbe aver bisogno di maggiori aree verdi o agricole, anziché di aree edificabili.
  • Riduzione della domanda di sviluppo: succede quando la domanda di nuove costruzioni si riduce e le autorità locali decidono di diminuire le aree edificabili.
  • Tutela ambientale: succede se c’è la necessità di tutelare la biodiversità del terreno o per ridurre il rischio di catastrofi naturali se, ad esempio, il terreno è a rischio idrogeologico.
  • Limitazioni tecniche e infrastrutturali: quando lo sviluppo edilizio è difficile e costoso.

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Domotica e building automatico

Marzo 22, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

La domotica, o automazione domestica, rappresenta una delle principali innovazioni nel settore dell’edilizia smart, rivoluzionando il modo in cui interagiamo con le nostre case e rendendo possibile un livello di comfort e convenienza mai sperimentato prima. Ma cosa si intende esattamente per domotica e building automatico? Lo scopriamo in questo articolo.

Cos’è la Domotica e il Building Automatico

La domotica si riferisce all’integrazione di tecnologie avanzate all’interno di una casa per automatizzare e controllare una serie di funzioni, tra cui illuminazione, riscaldamento, condizionamento dell’aria, sicurezza, elettrodomestici e molto altro ancora.

Grazie a questi strumenti di automazione è possibile controllare e gestire i sistemi elencati tramite dispositivi intelligenti come smartphone, tablet o assistenti vocali.

domotica e building automatico
Come cambia la vita di una casa con la domotica? Scopriamolo qui

Il building automatico, invece, si riferisce all’applicazione di sistemi automatizzati su scala più ampia, come negli edifici commerciali o negli uffici, per ottimizzare l’efficienza energetica, migliorare la sicurezza e semplificare la gestione degli spazi.

Sono quindi due sistemi complementari di utilizzare la tecnologia in ambito edile per creare case sempre più ecosostenibili, ma anche ambienti comuni in cui le persone possano utilizzare la tecnologia alla loro portata per fare acquisti o muoversi in libertà all’interno di contesti più ampi.

I Benefici della Domotica in Casa

L’utilizzo della domotica all’interno della propria casa offre una serie di vantaggi significativi. In primo luogo, la comodità: poter controllare l’illuminazione, il riscaldamento e altri sistemi con un semplice tocco sullo smartphone o con un comando vocale rende la vita quotidiana più semplice e piacevole.

Inoltre, la domotica può contribuire a migliorare la sicurezza domestica. Grazie a telecamere di sicurezza, sensori di movimento e sistemi di allarme collegati, è possibile monitorare la propria casa da remoto e ricevere notifiche in tempo reale in caso di emergenza.

Un altro beneficio importante è l‘efficienza energetica. Grazie alla programmazione intelligente dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è possibile ridurre i consumi energetici e i relativi costi, contribuendo anche alla sostenibilità ambientale.

Risparmio Energetico con i sistemi smart in casa

Uno degli aspetti più importanti della domotica è il suo potenziale per il risparmio energetico. Grazie alla programmazione intelligente e all’automazione dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è possibile ottimizzare l’uso dell’energia in casa, riducendo i consumi superflui e i relativi costi.

Ad esempio, è possibile programmare il riscaldamento per accendersi solo quando sei a casa o impostare l’illuminazione per spegnersi automaticamente quando non è necessaria. Inoltre, i sensori di temperatura e movimento possono aiutare a regolare automaticamente la temperatura e l’illuminazione in base alle tue preferenze e alla presenza nelle stanze, garantendo un maggiore comfort e risparmio energetico.

domotica e building automatico
Ecco perché una casa smart è una casa più sostenibile

In conclusione, la domotica offre un’opportunità unica per trasformare la propria casa in un ambiente smart e digitale al 100%. Con la possibilità di controllare e gestire i sistemi domestici in modo remoto e intelligente, è possibile migliorare il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica della propria abitazione, contribuendo a creare un ambiente più sostenibile e confortevole per tutta la famiglia.

E il building automatico

Vediamo ora quali sono i vantaggi del building automatico, che rappresenta una vera e propria svolta significativa nell’edilizia moderna perché offre delle possibilità importanti a tutti coloro che sono proprietari, ma anche occupanti di edifici come ad esempio i centri commerciali o i negozi.

Uno dei principali benefici del building automatico è l’ottimizzazione dell’efficienza energetica. Grazie alla gestione intelligente dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è possibile ridurre i consumi energetici e i relativi costi, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al risparmio finanziario a lungo termine.

Se prendiamo ad esempio un contesto come quello di un piano di uffici, avere la possibilità di controllare o di regolare la temperatura, l’umidità e l’illuminazione in modo automatico o personalizzato permette di creare un ambiente ottimale per le attività quotidiane di chi vive quello spazio.

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Ecco l’aspetto di una casa smart

Se all’interno di un ufficio ognuno dei dipendenti alla possibilità di cambiare le dinamiche ambientali del posto in cui lavora in base alle proprie esigenze migliorerà la qualità della sua vita e di quella degli altri aumentando anche la produttività in termini di lavoro.

Inoltre, il building automatico può contribuire a migliorare la manutenzione e la gestione degli edifici. I sensori integrati e i sistemi di monitoraggio remoto consentono di individuare tempestivamente eventuali guasti o problemi di funzionamento e di intervenire prontamente per risolverli, riducendo i tempi di inattività e i costi di manutenzione.

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