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Author: Alice Lavoratti

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Nanotecnologie e materiali riciclati per un’edilizia sostenibile

Maggio 24, 2024by Alice LavorattiMateriali0

Si sente sempre più spesso parlare di edilizia sostenibile. La materia green è ormai una priorità nel settore costruzioni. Ecco quindi che l’industria edile inizia a guardare al futuro, cercando soluzioni sempre più innovative per ridurre l’impatto ambientale e lasciare che gli utenti acquisiscano sempre maggior consapevolezza dell’importanza di costruire guardando alla salvaguardia dell’ambiente. Vediamo insieme come le nanotecnologie e i materiali riciclati si inseriscono in questo contesto volto all’espansione di sicurezza, efficienza ed ecosostenibilità.

L’importanza dei Materiali Riciclati

Abbiamo già parlato in un altro nostro articolo di edilizia sostenibile. Oggi vediamo ancora meglio l’importanza dei materiali riciclati nel settore delle costruzioni e scopriamo insieme quanto anche le nanotecnologie stanno iniziando a fare la differenza.

Pertanto proprio col parlare dei materiali riciclati, quello che possiamo dire è che rappresentano ad oggi un vero e proprio pilastro fondamentale nell’industria edile. Questo perché utilizzarli significa ridurre la dipendenza dalle risorse naturali, ma anche ridurre i rifiuti e l’inquinamento ambientale che di solito è associato alla produzione di tutto ciò che serve per costruire case ed edifici.

nanotecnologie e materiali riciclati in edilizia
Le nanotecnologie sono il futuro dell’edilizia

Esiste ad oggi una vasta gamma di materiali che possono essere riciclati e riutilizzati per costruire, come ad esempio il legno, il cemento, il metallo e il vetro. Per andare a massimizzare l’efficacia del riciclo servono però tecnologie avanzate che possono trasformare questi materiali in prodotti edilizi di alta qualità.

Nanotecnologie nell’Edilizia

Qui entrano in gioco le nanotecnologie, che offrono un potenziale rivoluzionario nel settore delle costruzioni. Si tratta di una vera e propria disciplina che si concentra sulla manipolazione della materia su scala nanometrica, andando a lavorare a livello atomico e molecolare.

Questa disciplina, se applicata al settore edile, permette di migliorare le proprietà dei materiali, rendendoli più resistenti, leggeri, isolanti e duraturi. A questo proposito potremmo fare l’esempio della creazione di materiali nano strutturati. Si tratta di materiali progettati su scala molecolare con l’obiettivo di avere proprietà specifiche che li rendono adatti ad una vasta gamma di utilizzi.

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I materiali riciclati sono parte della svolta edilizia in materia di ecosostenibilità

Le nano particelle di silice, ad esempio, possono essere utilizzate per rinforzare il calcestruzzo, che diventa più resistente e durevole. I nano tubi di carbonio, invece, possono essere incorporati nei materiali compositi per migliorarne le proprietà meccaniche.

Integrazione di Nanotecnologie e Materiali Riciclati

Come abbiamo visto, integrare le nanotecnologie e i materiali riciclati all’interno di progetti di costruzione permette di avere edifici che guardano al futuro e sostengono l’ambiente.

Combinando le due discipline si possono infatti ottenere materiali edilizi che combinano il vantaggio del riciclo con le proprietà migliorate delle nanotecnologie. Un esempio specifico sono i rifiuti di vetro, che possono essere macinati e trasformata in nano particelle di vetro e possono loro volta essere incorporate in calcestruzzo o altri materiali compositi.

Queste nano particelle migliorano le proprietà meccaniche e termiche del materiale. Ecco quindi che è un materiale che era destinato alla discarica viene riciclato e ricomposto tornando ad essere una risorsa preziosa per costruire altri edifici ancora più efficienti ed ecologici.

Vantaggi e Sicurezza

Utilizzare le nanotecnologie i materiali riciclati nel settore delle costruzioni significa ridurre l’impatto ambientale attraverso il riciclo dei materiali e l’uso più efficiente delle risorse, e significa anche migliorare le proprietà termiche isolanti dei materiali per ridurre i consumi energetici degli edifici.

Un ulteriore vantaggio e l’aumento della resistenza e della durata dei materiali, che hanno una necessità ridotta di manutenzione e sostituzione. C’è poi la questione della maggiore sicurezza strutturale: grazie alla migliorata resistenza e alla riduzione del rischio di danni dei cedimenti i materiali riciclati e/o ri-condizionati con le nano tecnologie offrono una maggiore stabilità.

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Gli edifici del futuro saranno più solidi e sicuri

Aldilà di questi numerosi vantaggi, però, ci sono ancora molte sfide da affrontare nell’integrazione delle nanotecnologie e dei materiali riciclati nel campo dell’edilizia. In particolare c’è il problema della scalabilità della produzione e quello dei costi di implementazione. Inoltre, anche a livello regolamentare, le nuove tecnologie devono essere ancora strutturate schematizzate.

Nonostante questo, visto il grande sviluppo della ricerca e dell’innovazione proprio nell’ambito della costruzione di case ed edifici, è molto probabile che le sfide sopracitate verranno presto superate, con il risultato che le costruzioni edili del futuro dureranno sempre di più nel tempo e gli ambienti costruiti saranno più efficienti, sicuri e sostenibili per le generazioni future.

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Edilizia sostenibile: materiali innovativi e design eco-friendly

Aprile 19, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

Edilizia sostenibile e progettazione di edifici che guardano al futuro. Vediamo in questo articolo come ridurre l’impatto ambientale costruendo case che strizzano l’occhio alle tecnologie innovative. Scopriamo insieme come i materiali ecosostenibili riescano a creare case pronte per l’avvento della tecnologia smart grazie alla loro compatibilità con la domotica.

Edilizia sostenibile: cos’è e quali sono i suoi obiettivi?

Prima di vedere quali sono i materiali ecofriendly che aiutano tutto il settore edile ad essere all’avanguardia, vediamo insieme che cos’è l’edilizia sostenibile. Si tratta di un approccio alla progettazione, alla costruzione e alla gestione degli edifici che ha come obiettivo primario quello di ridurre l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita degli occupanti.

Tale approccio tiene conto di diversi fattori, in primis l’efficienza energetica. A parte questo strizza l’occhio anche all’uso responsabile delle risorse naturali, alla riduzione dei rifiuti e dell’inquinamento, alla salute e al benessere di chi vive gli edifici ed infine all’integrazione di tecnologie innovative.

In termini di efficienza energetica, gli edifici sostenibili vengono progettati per ridurre al minimo il consumo di energia andando ad utilizzare i materiali isolanti di alta qualità, ma anche sistemi di riscaldamento e raffreddamento efficienti. Inoltre, questi edifici sfruttano al massimo la luce solare per il riscaldamento e l’illuminazione.

Materiali sostenibili

Un altro aspetto dell’edilizia sostenibile sono i materiali che vengono utilizzati per la costruzione di questi edifici all’avanguardia. Materiali che provengono da fonti rinnovabili, da fonti riciclate, o ancora materiali a basso impatto ambientale, selezionati per la loro durabilità.

Questi materiali hanno la capacità di ridurre l’impatto ambientale durante tutto il ciclo di vita dell’edificio. Il loro obiettivo è quello di migliorare la qualità dell’aria interna promuovendo anche un altro aspetto dell’edilizia sostenibile ovvero la gestione delle risorse stesse.

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Che cos’è l’edilizia sostenibile? Scopriamolo qui.

Infatti, questo nuovo tipo di edilizia promuove la riduzione dei rifiuti attraverso delle pratiche di costruzione che minimizzano gli scarti e favoriscono il riciclo e riutilizzo dei materiali. In più, quando si costruiscono edifici a basso impatto ambientale vengono implementate delle strategie per il risparmio idrico e la gestione delle acque piovane.

Salute e benessere dell’edilizia sostenibile

Gli edifici sostenibili sono progettati per favorire la salute il benessere di chi li occupa. Infatti, l’edilizia sostenibile cerca di adottare dei materiali non tossici e, come abbiamo visto anche nei paragrafi precedenti, cerca di regolare la qualità dell’aria interna promuovendo la luce naturale e l’accesso agli spazi verdi.

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L’accesso agli spazi verdi è molto importante per creare case green.

Altro aspetto interessante dell’edilizia sostenibile e che si tratta di un settore che abbraccia l’innovazione tecnologica per migliorare l’efficienza e il comfort degli edifici. Ciò include l’integrazione dei sistemi domò per il controllo intelligente degli impianti, l’utilizzo di energie rinnovabili come il fotovoltaico quello eolico, ma anche l’implementazione di sistemi di monitoraggio per ottimizzare le prestazioni dell’edificio nel tempo.

Cosa si usa per costruire?

Ma quali sono quindi i materiali utilizzati nell’edilizia sostenibile? Il primo è sicuramente il legno certificato, ovvero quel legno che proviene da foreste gestite in modo sostenibile e che viene utilizzato per costruire case in legno energicamente efficienti.

Il legno è un materiale a basso impatto ambientale che può facilmente essere integrato con sistemi domò per il controllo del clima e dell’illuminazione. Allo stesso modo anche i mattoni di terra cruda, realizzati con argilla, sabbia e acqua, senza l’utilizzo di processi di cottura, rappresentano un materiale ecologico che regola naturalmente l’umidità.

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Le case in legno sono tra le più eco friendly del pianeta

Questi mattoni possono poi essere utilizzati insieme a dei sensori e a dei sistemi domò utili per monitorare il regolare la temperatura e l’umidità interna dell’abitazione.

Isolanti Naturali

Tra i materiali dell’edilizia sostenibile ci sono poi gli isolanti naturali. Molti di questi sono realizzati in fibre di legno, sughero, lana di pecora, ma anche in cellulosa riciclata.

Questi materiali non solo riducono i consumi energetici per il riscaldamento e il raffreddamento, ma sono anche biodegradabili e a basso impatto ambientale. Sono materiali che migliorano l’efficienza energetica nelle abitazioni esattamente come i tetti verdi.

Questo specifico tipo di tetto non solo favorisce l’isolamento termico ma assorbe anche l’acqua piovana, riducendo l’effetto isola di calore urbano e aumentando la biodiversità. Spesso, legati a questo tipo di isolante ci sono anche i sistemi di irrigazione e monitoraggio automatizzato che possono essere integrati con il tetto verde per garantire la salute delle piante il risparmio idrico.

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Domotica e building automatico

Marzo 22, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

La domotica, o automazione domestica, rappresenta una delle principali innovazioni nel settore dell’edilizia smart, rivoluzionando il modo in cui interagiamo con le nostre case e rendendo possibile un livello di comfort e convenienza mai sperimentato prima. Ma cosa si intende esattamente per domotica e building automatico? Lo scopriamo in questo articolo.

Cos’è la Domotica e il Building Automatico

La domotica si riferisce all’integrazione di tecnologie avanzate all’interno di una casa per automatizzare e controllare una serie di funzioni, tra cui illuminazione, riscaldamento, condizionamento dell’aria, sicurezza, elettrodomestici e molto altro ancora.

Grazie a questi strumenti di automazione è possibile controllare e gestire i sistemi elencati tramite dispositivi intelligenti come smartphone, tablet o assistenti vocali.

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Come cambia la vita di una casa con la domotica? Scopriamolo qui

Il building automatico, invece, si riferisce all’applicazione di sistemi automatizzati su scala più ampia, come negli edifici commerciali o negli uffici, per ottimizzare l’efficienza energetica, migliorare la sicurezza e semplificare la gestione degli spazi.

Sono quindi due sistemi complementari di utilizzare la tecnologia in ambito edile per creare case sempre più ecosostenibili, ma anche ambienti comuni in cui le persone possano utilizzare la tecnologia alla loro portata per fare acquisti o muoversi in libertà all’interno di contesti più ampi.

I Benefici della Domotica in Casa

L’utilizzo della domotica all’interno della propria casa offre una serie di vantaggi significativi. In primo luogo, la comodità: poter controllare l’illuminazione, il riscaldamento e altri sistemi con un semplice tocco sullo smartphone o con un comando vocale rende la vita quotidiana più semplice e piacevole.

Inoltre, la domotica può contribuire a migliorare la sicurezza domestica. Grazie a telecamere di sicurezza, sensori di movimento e sistemi di allarme collegati, è possibile monitorare la propria casa da remoto e ricevere notifiche in tempo reale in caso di emergenza.

Un altro beneficio importante è l‘efficienza energetica. Grazie alla programmazione intelligente dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è possibile ridurre i consumi energetici e i relativi costi, contribuendo anche alla sostenibilità ambientale.

Risparmio Energetico con i sistemi smart in casa

Uno degli aspetti più importanti della domotica è il suo potenziale per il risparmio energetico. Grazie alla programmazione intelligente e all’automazione dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è possibile ottimizzare l’uso dell’energia in casa, riducendo i consumi superflui e i relativi costi.

Ad esempio, è possibile programmare il riscaldamento per accendersi solo quando sei a casa o impostare l’illuminazione per spegnersi automaticamente quando non è necessaria. Inoltre, i sensori di temperatura e movimento possono aiutare a regolare automaticamente la temperatura e l’illuminazione in base alle tue preferenze e alla presenza nelle stanze, garantendo un maggiore comfort e risparmio energetico.

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Ecco perché una casa smart è una casa più sostenibile

In conclusione, la domotica offre un’opportunità unica per trasformare la propria casa in un ambiente smart e digitale al 100%. Con la possibilità di controllare e gestire i sistemi domestici in modo remoto e intelligente, è possibile migliorare il comfort, la sicurezza e l’efficienza energetica della propria abitazione, contribuendo a creare un ambiente più sostenibile e confortevole per tutta la famiglia.

E il building automatico

Vediamo ora quali sono i vantaggi del building automatico, che rappresenta una vera e propria svolta significativa nell’edilizia moderna perché offre delle possibilità importanti a tutti coloro che sono proprietari, ma anche occupanti di edifici come ad esempio i centri commerciali o i negozi.

Uno dei principali benefici del building automatico è l’ottimizzazione dell’efficienza energetica. Grazie alla gestione intelligente dei sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione, è possibile ridurre i consumi energetici e i relativi costi, contribuendo così alla sostenibilità ambientale e al risparmio finanziario a lungo termine.

Se prendiamo ad esempio un contesto come quello di un piano di uffici, avere la possibilità di controllare o di regolare la temperatura, l’umidità e l’illuminazione in modo automatico o personalizzato permette di creare un ambiente ottimale per le attività quotidiane di chi vive quello spazio.

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Ecco l’aspetto di una casa smart

Se all’interno di un ufficio ognuno dei dipendenti alla possibilità di cambiare le dinamiche ambientali del posto in cui lavora in base alle proprie esigenze migliorerà la qualità della sua vita e di quella degli altri aumentando anche la produttività in termini di lavoro.

Inoltre, il building automatico può contribuire a migliorare la manutenzione e la gestione degli edifici. I sensori integrati e i sistemi di monitoraggio remoto consentono di individuare tempestivamente eventuali guasti o problemi di funzionamento e di intervenire prontamente per risolverli, riducendo i tempi di inattività e i costi di manutenzione.

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Finestre nuove nel 2024: ecco come fare

Febbraio 16, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

Oggi vediamo insieme come approfittare dei Bonus infissi 2024 per rifare le finestre nuove. Stiamo parlando di alcuni degli incentivi più interessanti messi a disposizione del cittadino per l’anno in corso. Incentivi di cui però spesso si conosce poco o nulla. Se il tuo obiettivo è quello di sostituire i tuoi vecchi serramenti (risparmiando qualcosina), allora questo è l’articolo giusto per te.

Bonus infissi… in realtà sono più di uno!

Se stai cercando un modo per rifare le finestre nuove e rendere la tua casa più moderna ma soprattutto più efficiente da un punto di vista energetico potresti pensare di sfruttare il bonus infissi.

Ma attenzione! In realtà questo bonus nell’anno in corso (2024) non è un unico bonus, ma piuttosto un insieme di incentivi realizzato per acquistare nuovi infissi. Oggi vediamo insieme tutte le possibilità offerte dalle recenti normative in modo da capire in maniera semplice e veloce come sfruttare questi incentivi.

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Vuoi rifare le finestre nuove? Ecco i Bonus Infissi 2024 e gli altri eco incentivi attivi.

Vediamo quindi come funziona e cosa comprende davvero il Bonus infissi 2024 per sfruttarlo senza stress acquisendo un supporto esclusivo sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista fiscale.

Finestre nuove nel 2024: ecco come fare

Ormai siamo abituati a sentir parlare di sconto in fattura e cessione del credito, due sistemi che hanno dominato in maniera quasi esclusiva il settore dell’edilizia agevolata. Grazie a queste detrazioni fiscali si è ottenuto finalmente un’alternativa alla detrazione fiscale diretta rendendo quindi più accessibile l’acquisto o il rimodernamento della propria casa.

Lo sconto in fattura ha permesso sinora a chi acquista di ricevere uno sconto immediato sulla fattura per i lavori effettuati. Lo sconto in questione e pari all’importo della detrazione fiscale. Utilizzando questo sistema il diritto di detrazione viene trasferito direttamente all’impresa esecutrice.

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Il Bonus Infissi 2024 permette una detrazione del 50% per recuperare parte della spesa in tasse nei prossimi 10 anni.

La cessione del credito invece ha consentito sinora a tutti i proprietari di cedere il proprio diritto di detrazione fiscale a terzi, avvalendosi quindi di banche o enti finanziari in modo da ottenere un vantaggio immediato sottoforma di liquidità o sconto equivalente.

Nel 2024 però le cose cambiano. Lo sconto in fattura e la cessione del credito non esistono più per tutto ciò che riguarda i bonus edili, ma si passa alla possibilità di poter utilizzare tre importanti incentivi, che non a caso rientrano nel Bonus infissi 2024.

Decreto Legge 11/2023

Con il nuovo Decreto Legge 11/12023 arriva il nuovo bonus infissi 2024 che elimina lo sconto in fattura e la cessione del credito. Le regole degli incentivi sono infatti cambiate e adesso l’unica opzione è la detrazione Irpef.

Infatti, solo chi ha iniziato i lavori prima del 16 febbraio potrà continuare a beneficiare dello sconto della cessione, ma chi è ancora in procinto di far partire i lavori dovrà muoversi diversamente.

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Ecco tutti nuovi ecobonus 2024 aggiornati.

Adesso si potrà sfruttare il Bonus infissi 2024 per rifare le finestre nuove beneficiando di una detrazione fiscale, ovvero andando a dedurre una parte della spesa sostenuta per la sostituzione degli infissi dal totale delle tasse che l’utente deve pagare annualmente allo Stato.

La detrazione in questione viene distribuita in un periodo di 10 anni ed equivale al 50% della spesa sostenuta. Quindi, come nel caso delle detrazioni applicabili a chi installa un impianto fotovoltaico, anche per chi sostituisce gli infissi e spende ad esempio intorno ai 10.000 €, ci sarà un recupero di circa 5.000 € dalle proprie tasse nell’arco dei 10 anni successivi all’acquisto.

Finestre nuove, se non si ha liquidità!

A questo punto è chiaro che per fare le finestre nuove nel 2024 si dovrà pagare l’intero costo degli infissi a monte per poi andare a recuperare il 50% della spesa sotto forma di riduzione delle tasse nei 10 anni successivi. Questo però impone ai contribuenti di avere una liquidità immediata per pagare l’intervento.

Se tale liquidità non dovesse essere disponibile si può valutare l’opzione di un prestito che in parte verrà rimborsato tramite il beneficio fiscale del Bonus infissi 2024.

Quindi questo nuovo bonus permette di ristrutturare gli infissi della propria casa utilizzando tre incentivi che vanno a permettere un risparmio del 50%.

  • Il primo è l’Ecobonus focalizzato alla riqualificazione energetica degli edifici,
  • ll secondo è il Bonus casa che va a coprire in parte i lavori di ristrutturazione (inclusi gli infissi),
  • Il terzo è il Bonus sicurezza che permette di coprire le spese degli interventi di messa in sicurezza dell’abitazione.

Ognuno di questi bonus alle sue peculiarità e potrà essere sfruttato in base al caso specifico alle esigenze del contribuente. Quello che tutti e tre però hanno in comune e che consentiranno al contribuente di risparmiare il 50% della spesa sostenuta. In pratica, per la fornitura dei prodotti e la manodopera utile alla ristrutturazione della propria abitazione recupererete ciò che avete speso.

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Bonus 2024: ecco tutte le detrazioni attuabili

Gennaio 19, 2024by Alice LavorattiEdilizia0

State cercando un modo per riqualificare casa? Grazie ai nuovi incentivi e bonus 2024 potrete farlo recuperando parte del vostro investimento. Oggi vedremo insieme la detrazione sull’acquisto dei pannelli solari o delle batterie di accumulo, fino ad arrivare al super bonus e alle agevolazioni per caldaie, climatizzatori o stufe a pellet, quelli che vedremo sono tutti incentivi per migliorare l’efficienza delle energie spese in casa.

Bonus 2024 per riqualificare la tua casa

Se stavate pensando di riqualificare il vostro ambiente casalingo, l’anno appena iniziato e sicuramente quello più adatto. Questo perché ci sono nuovi bonus 2024 e nuove regole che hanno come obiettivo quello di riqualificare casa dal punto di vista energetico.

dopo la chiusura della parentesi super bonus, resta comunque la possibilità di usufruire delle detrazioni con le aliquote ordinarie del 65% e 50%. In particolare questo è il momento giusto per acquistare impianti fotovoltaici ed installare pannelli solari, compresi quelli da balcone.

Come vedremo nei prossimi paragrafi, l’energia solare sarà il punto focale delle nuove norme volte a far sì che gli obiettivi per l’indipendenza energetica delle famiglie vengano rispettati entro i limiti prestabiliti dalla commissione europea.

50% per piccoli e grandi interventi

Quindi se il vostro obiettivo è quello di migliorare l’efficienza del vostro appartamento potete contare ancora per un anno sulla detrazione con aliquota al 50%. Come previsto il tetto di spesa è di 96.000 €, quindi un range piuttosto cospicuo che mi permetterà di rendere la vostra casa veramente efficiente e Green.

Nell’ambito di questa detrazione rientrano anche gli interventi di sostituzione infissi, installazione climatizzatori, acquisto di stufe a legna o a pellet, sostituzione delle caldaie. Ci sono poi tutti gli interventi più piccoli. Stiamo parlando di tutti quegli interventi innovativi che permetteranno alla vostra casa di rendersi efficiente – e perché no, indipendente – dal punto di vista energetico.

La semplice sostituzione dei vetri, con altri di nuova generazione, senza dover necessariamente intervenire sugli infissi, vi permetterà di risparmiare e rendere la vostra casa non solo più sicura ma anche più sostenibile.

Bonus 2024 per il riscaldamento di casa

I bonus 2024 riguardano anche il riscaldamento. Sono stati infatti agevolati anche tutti gli acquisti di nuovi radiatori più performanti. Radiatori smart che permetteranno agli utenti di rendere la casa più efficiente senza dover cambiare la caldaia, soprattutto se la sia cambiata da poco.

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L’obiettivo delle detrazioni attive è quello di ottenere un risparmio energetico ed economico sui consumi per l’energia elettrica.

La detrazione spetta poi anche a chi ha intenzione di installare delle termo valvole sui termosifoni. Oppure se si decide di acquistare dei sistemi che consentano di gestire da fuori casa accensione spegnimento di climatizzatori, stufe a pellet e caldaie.

Detrazione per i pannelli solari

Anche perciò che riguarda l’installazione di impianti fotovoltaici e/o pannelli solari con relative batterie di accumulo è stata confermata ancora per un anno la detrazione del 50%.

La detrazione viene riconosciuta anche a coloro che decidono di installare i pannelli sul balcone, un intervento che ha un costo ridotto ma che può consentire di risparmiare fino al 20% sulla bolletta.

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Il fotovoltaico è una delle soluzioni in detrazione al 50% per tutto il 2024.

L’utilizzo dei pannelli solari infatti permetterà agli utenti di utilizzare l’energia nel momento in cui i pannelli la producono, ma anche di accumularla nelle relative batterie per utilizzarla ad esempio durante la notte. Per sfruttare l’agevolazione è necessario che l’intervento venga effettuato da un tecnico autorizzato che rilasci le dovute certificazioni.

Bonus 2024 elettrodomestici e lampade led

Anche gli elettrodomestici e le lampade a LED rientrano nei bonus 2024 per la riqualificazione dell’ambiente domestico. Chi già sta godendo dei bonus per gli interventi svolti durante l’anno 2023 potrà comunque sfruttare la detrazione del 50% per acquistare degli elettrodomestici a risparmio energetico. Tra questi ricordiamo il piano cottura ad induzione, i forni a microonde e le lampade a LED.

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La casa diventa smart e super efficiente.

Il tetto di spesa per ottenere il bonus è stato ridotto a 5000 € (lo scorso anno erano 8.000€). Se avete quindi acquistato degli elettrodomestici a risparmio energetico entro il 31 dicembre 2023 avrete diritto alla detrazione anche se avrete superato i 5000 €. Se l’acquisto è stato fatto con l’arrivo dell’anno nuovo dovrete tenere conto di questo tetto di spesa massimo.

Bonus 2024 ed Ecobonus

L’Eco bonus con aliquote al 50% e il 65% (in base alla tipologia di lavori svolti o da svolgere) È stato prorogato fino al 31 dicembre 2024. Per ottenere l’agevolazione però è obbligatorio rispettare i requisiti minimi di risparmio energetico ed inviare la relativa documentazione all’ENEA.

Nello specifico, la detrazione al 65% spetta a tutti coloro che hanno effettuato interventi di riqualificazione che riguardano le pareti interne ed esterne della propria casa. Concerne anche chi ha sostituito la caldaia con altre a condensazione dotate di termo valvole volute. Stessa situazione per chi ha acquistato – o desidera acquistare durante il 2024 – il boiler a gas o a pompa di calore.

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Comunità energetica, energia condivisa

Dicembre 22, 2023by Alice LavorattiElettrico0

Quest’anno è stato convertito in legge il Decreto Milleproroghe 162/2019 che ha introdotto in Italia la Comunità Energetica Rinnovabile. Tale sistema è previsto anche dalla Direttiva Europea RED II (2018/2001/UE). In questo articolo scopriremo che cos’è una comunità energetica e come può essere utile per creare energia condivisa.

Che cos’è una comunità energetica?

Una comunità energetica è un’associazione di cittadini, pubbliche amministrazioni, piccole e medie imprese, etc. I componenti decidono di unire le proprie forze per produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

Grazie a questo sistema si crea una rete decentralizzata in cui viene richiesta la partecipazione attiva e consapevole di ogni membro. Da contratto, ognuno è operante in tutte le fasi di produzione, consumo e scambio dell’energia.

L’obiettivo primario è quello di promuovere una gestione sostenibile dell’energia che vada ad inserirsi all’interno di un nuovo modello energetico. Tale modello sfrutta l‘innovazione tecnologica e la digitalizzazione.

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Perché le comunità energetiche sono il futuro dell’energia rinnovabile? Lo scopriamo in questo articolo.

Le comunità energetiche rinnovabili garantiscono la riduzione degli sprechi energetici. Non solo. Promuovono anche la condivisione di un bene primario ad un prezzo più che concorrenziale. La loro diffusione permetterà di soddisfare il fabbisogno energetico della popolazione con la conseguente promozione di nuovi modelli socio economici. Questi modelli sfruttano la sostenibilità e la circolarità abbattendo l’utilizzo dei combustibili fossili.

Ma come funzionano le comunità energetiche? Come vedremo nei prossimi paragrafi ci sono alcuni passi specifici da compiere e gli attori di questo processo si ritrovano coinvolti in un progetto unitario volto a migliorare il loro stile di vita.

Fase uno: costituzione di un’entità legale

Il primo step per creare una comunità energetica è quello di costituire un’entità legale tra i futuri soci della comunità. Per legge lo scopo di questa associazione non può essere il profitto. Ecco perché le forme di costituzione legale adottate più comunemente sono l’associazione riconosciuta o la Cooperativa.

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L’ambiente deve essere salvaguardato con l’uso di energie rinnovabili come quella eolica.

Come secondo step è quello di individuare l’area in cui si andrà ad installare l’impianto o gli impianti di produzione, che dovranno trovarsi in prossimità dei consumatori diretti.

Per fare un esempio, se la comunità energetica viene istituita tra pubbliche amministrazioni, l’impianto fotovoltaico potrà essere installato sullo stabilimento del Comune. L’importante è che coloro che sottoscrivono il patto costitutivo possano usufruire dell’energia condivisa prodotta dall’impianto.

L’impianto non dovrà comunque necessariamente essere di proprietà della comunità, ma potrà essere messo a disposizione da parte anche di un soggetto terzo.

A questo punto non ci resta che capire come funzionano le comunità energetiche una volta messo in esercizio l’impianto. Nei prossimi paragrafi scopriremo questo dettaglio e vedremo quali sono le potenzialità di questa associazione.

Come funziona una comunità energetica?

Una volta che l’impianto è reso attivo, la comunità energetica può fare istanza al gestore dei servizi energetici per ottenere gli incentivi previsti dalla legge per l’energia condivisa. Tali incentivi, per legge, sono riconosciuti soltanto sull’energia condivisa ovvero quella consumata dai membri nella stessa fascia oraria di produzione.

Se la produzione è superiore al consumo, l’energia eccedente verrà immagazzinata in sistemi di accumulo per poi essere utilizzata quando le fonti rinnovabili non potranno essere utilizzate.

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Il fotovoltaico rappresenta il sistema più utilizzato per creare energia rinnovabile.

Ciascuna comunità poi stabilisce liberamente attraverso un contratto di diritto privato come ripartire fra i membri i ricavi derivanti dall’energia prodotta.

L’esempio più facile che possiamo portare è quello di ripartire i guadagni della vendita dell’energia in eccesso in modo uguale tra i soci senza privilegiare nessuno. Incentivi invece verranno sfruttati da coloro che si sono adoperati affinché i consumi fossero aderenti alle disposizioni di legge.

In pratica, ogni membro della comunità continuerà a pagare per intero la bolletta al proprio fornitore. Periodicamente riceverà dalla comunità un importo per la condivisione dei benefici garantiti. Visto che questo importo non è passato, sarà l’equivalente di una riduzione in bolletta che permetterà un risparmio notevole dal punto di vista energetico ed economico nell’arco di un anno solare.

Vantaggi e benefici

Come abbiamo visto, una comunità energetica di fatto a non solo un impatto positivo sull’ambiente ma anche sulle persone coinvolte. Grazie ai meccanismi di incentivazione le comunità energetiche saranno in grado di produrre un reddito energetico da redistribuire risparmiando in termini di consumi e costi in bolletta.

C’è poi il beneficio ambientale della diffusione dell’energia rinnovabili, in particolare degli impianti fotovoltaici, che a loro volta implicano una diminuzione delle emissioni di CO2 responsabili dell’effetto serra.

Dal punto di vista sociale, invece, questo sistema stimola l’aggregazione sul territorio ed educa i cittadini ad una cultura rivolta alla sostenibilità urbana e a quella ambientale. Di fatto, si va a promuovere la diffusione di modelli di inclusione e collaborazione che aiutano le persone e il territorio.

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Piante in bagno: arredo ecosostenibile

Novembre 24, 2023by Alice LavorattiInterni0

Avere qualche pianta in casa aiuta a depurare l’ambiente. Questo perché l’elemento green naturale aiuta a filtrare l’aria, regolando il livello di umidità che si crea nelle stanze, soprattutto d’inverno, quando le finestre stanno molto spesso chiuse. Ecco allora che le piante in bagno diventano un vero e proprio alleato per un arredamento ecosostenibile: agiscono da catalizzatore di calore e umido, oltre ad essere un vero e proprio anti stess per chi se ne prende cura.

Purificare l’aria con le piante in bagno

Il bagno è sicuramente la stanza più umida della casa. Un luogo in cui potersi rifugiare e rigenerare grazie ad un bel bagno caldo o ad una skincare routine per viso e corpo.

Purtroppo però queste pratiche di rilassamento rendono spesso l’aria del bagno malsana e difficile da depurare. Non basta tenere aperta la finestra ogni tanto e pulire lo scarico di vasca, doccia e WC con i prodotti giusti. Un valido alleato per filtrare cattivi odori e umidità potrebbero proprio essere le piante in bagno.

piante in bagno arredo sostenibile
Vuoi un arredamento ecosostenibile? Scegli di mettere qualche pianta nel tuo bagno.

La pianta dona un tocco di eleganza e relax all’ambiente, migliorando la qualità dell’aria grazie alla sua capacità di assorbimento delle sostanze tossiche volatili. Proprio in bagno infatti si utilizzano lacca, solventi, e detergenti di ogni tipo. La pianta aiuta ad assorbire la formaldeide creata dal cospargimento di queste sostanze.

Felci ed edera

Le più adatte per assorbire formaldeide e xilene, un idrocarburo o un idrocarburo aromatico, sono la felce e l’edera. Sono piante facili da curare che aiutano a purificare l’aria e donano all’ambiente un tono ameno e rilassante.

Stessa funzione estetica ce l’ha il ficus benjamin. Questa pianta filtra in maniera naturale l’ambiente dall’ammoniaca e dal benzene, oltre che dalla trielina. Per ottenere lo stesso risultato, se avete un bagno troppo piccolo per un ficus, potreste pensare di mettere in bagno una piantina di aloe vera o i filodendri.

Se invece il vostro obiettivo più che purificare la stanza è quello di vivacizzare l’ambiente, allora vi consigliamo di utilizzare delle piante profumate da appendere al soffitto.

Piante in bagno per vivacizzare la stanza e regolare l’umidità

Continuando a parlare di piante in bagno che vivacizzano l’ambiente, il nostro consiglio è quello di scegliere piante bulbose, che richiedono un’irrigazione moderata e una luce solare filtrata. 

Ricordate che le piante ornamentali da bagno hanno bisogno di essere spostate se si utilizzano prodotti chimici aggressivi come la lacca. In quel caso prima di utilizzare il prodotto prendete la vostra piantina e portatela a prendere un po’ d’aria sul terrazzo o in un’altra stanza dove lo spazio è abbastanza ampio ed illuminato.

piante in bagno anti umidità
La prima funzione di una pianta oramentale da bagno è quella di assorbire l’umidità rendendo gli ambienti più puliti.

Se più che vivacizzare il vostro bagno state cercando di renderlo meno umido, scegliete delle piante come la caperlvenere o comunque delle piante che crescono in ambienti boschivi caldo umidi con le foglie a forma di ventaglio. Queste piante sono molto utili anche per assorbire i cattivi odori e le riconoscete per il loro colore verde brillante.

Piante in bagno belle e buone: le orchidee

Concludiamo il nostro articolo dedicato alle piante in bagno per un arredo ecosostenibile parlandovi di una pianta bella, ma anche buona. Stiamo parlando dell’orchidea, pianta dall’odore inconfondibile che richiede un alto tasso di umidità e molta luce.

Insomma è la pianta perfetta per il vostro bagno, anche perché assorbe l’umidità e contrasta il monossido di carbonio rilasciato dagli apparecchi a combustione come il phon o la piastra per capelli.

piante in bagno orchiedea
L’orchidea una pianta perfetta per il vostro bagno perché necessita di poche cure e assorbe i cattivi odori.

Queste sue caratteristiche la rendono anche una pianta facile da curare: ha bisogno di pochissima acqua e non prevede necessariamente di essere piantata in un vaso con della terra. Uno strumento d’arredo che catturerà i cattivi odori senza obbligarvi ad un controllo costante del terreno nel vaso o del ricambio dell’acqua.

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Trend abitativi 2023 per trovare casa

Ottobre 20, 2023by Alice LavorattiInterni0

Ognuno di noi sa cosa desidererebbe per la propria casa ideale. Ma quali sono le richieste più frequenti fatte da coloro che cercano una nuova abitazione? In questo articolo, vedremo i trend abitativi 2023 per individuare la propria casa perfetta. Se state cercando casa, ma non sapete quali domande fare a Google per trovare quella giusta continuate a leggere il nostro articolo.

Trend abitativi 2023 e cambio di esigenze post Covid

Purtroppo il Covid ha cambiato anche il nostro modo di vedere la casa. Non solo, a portato con sé anche tantissime incertezze economiche e geopolitiche, tanto che chiunque in questo momento sia alla ricerca di una nuova a casa risulta molto confuso nonostante dentro di sé sappia perfettamente qual è la sua casa ideale.

trend abitativi 2023
Quali sono le dinamiche che ci fanno scegliere una casa piuttosto che un’altra oggi nel 2023? Scopriamolo in questo articolo.

Oggi vedremo insieme quali sono i trend abitativi 2023, ovvero tutte quelle tendenze o idee utili per capire quale possa essere la casa giusta da comprare in questo momento, nel primo vero post pandemia.

La maggior parte delle persone cerca luminosità, spazi ampi, vicinanza a negozi e servizi senza dimenticare gli spazi verdi. Case super smart, a basso impatto ambientale e possibilmente di proprietà. Scopriamo insieme come trovare la casa perfetta.

Primo trend: più spazio e più luce per tutti!

Il primo dei trend abitativi 2023 di cui vogliamo parlarvi è proprio quello della ricerca di più spazio e più luce per tutti. Questa è una vera e propria conseguenza della pandemia: se prima andavano molto di moda i piccoli appartamenti nei centri città, magari senza nemmeno un balcone, adesso tutti cercano case accoglienti e ben organizzate.

La parola d’ordine e spazio per conciliare le attività quotidiane come lo smart working o le lezioni online. Ormai lavorare e studiare da casa sono diventate attività facenti parte integrante della cultura organizzativa di molte aziende, scuole e famiglie.

trend abitativi 2023
La famiglia ha cambiato esigenze e così sono cambiate anche le richieste per le nuove case.

Proprio per questo motivo chi cerca casa oggi cerca spesso una stanza aggiuntiva dove poter lavorare in tranquillità. Questa ricerca dello spazio e poi estesa anche allo spazio esterno, tanto che in molti oggi cercano come condizione sine qua non una casa con terrazzo, balcone o piccolo giardino.

Trend abitativi 2023: la periferia è bella

In continuità con quello di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente, c’è anche il secondo dei trend abitativi 2023, ovvero la ricerca di una casa in periferia piuttosto che nel centro della città.

Anche se all’ordine del giorno c’è sempre la ricerca di un’abitazione vicina a servizi utili e necessari come farmacie supermercato, la priorità è sempre quella di stare quanto più lontani possibili dalla sede di lavoro o dai rumori del centro cittadino.

Inoltre, questa soluzione permette di trovare case ad un prezzo agevolato con spazi interni ed esterni molto più grandi. L’obiettivo è acquistare uno spazio orientato al comfort e al benessere della persona e della famiglia. Spazi che possono anche essere Ri qualificati in un secondo momento, collegati ad aree verdi, in cui si possono installare dispositivi all’avanguardia e sistemi per l’energia eco sostenibile.

Classe A e casa intelligente

Passiamo ora a vedere il trend più interessante, ovvero la ricerca di una casa in classe energetica A possibilmente intelligente. Recenti studi dedicati al mercato immobiliare hanno registrato un aumento delle richieste di case ad alta sostenibilità ambientale.

Le famiglie desiderano spazi ecosostenibili che possano non solo farli risparmiare in bolletta, ma che possono anche essere rispettosi dell’ambiente senza dimenticare la garanzia del massimo comfort.

trend abitativi 2023
Nella scelta della casa oggi si prediligono strumenti smart ed ecosostenibilità.

Ecco quindi che in molti piani di ristrutturazione prevendita vengono installati pannelli fotovoltaici e soluzioni smart con tecnologia avanzata per la gestione dell’approvvigionamento energetico e della sicurezza casalinga. La casa ideale può essere gestita a distanza tramite smartphone o assistenti vocali e presenta dispositivi IoT che comunicano tra loro.

Ultimo dei trend abitativi 2023: la casa di proprietà

Dopo un lungo periodo pre pandemia in cui in molti prediligevano l’affitto all’acquisto di una casa di proprietà, oggi tra i trend abitativi 2023 c’è proprio quello di acquistare una casa e renderla propria a tutti gli effetti senza dover sottostare alle regole di un affittuario.

Sono cambiate le priorità e le esigenze abitative: la casa è un rifugio affidabile e ricercato, non è più un peso da sopportare a fine mese con la rata del mutuo. Adesso si è disposti ad indebitarsi anche per anni piuttosto di avere per le mani una casa di proprietà.

Molte famiglie lo vedono come un vero e proprio investimento che offre vantaggi che vanno aldilà delle considerazioni puramente economiche e finanziarie, ovvero acquisire un posto che regali senso di stabilità e appartenenza oltre alla libertà di poter essere personalizzato è cambiato nel tempo proprio piacimento.

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Bancali per arredamento: idee e tips

Ottobre 6, 2023by Alice LavorattiInterni0

I bancali sono uno strumento utile per trasportare e sistemare nei magazzini grandi quantità di oggetti. Oggi però li vediamo sotto una veste diversa. Li scopriamo come elemento d’arredo. Una tendenza che ormai va avanti da qualche anno e che si è spostata dall’arredamento di esterni a quello di interni.

Bancali: dall’azienda al negozio

Fino a qualche anno fa i bancali erano utilizzati solo ed esclusivamente come strumento per l’organizzazione in azienda dei magazzini contenenti i prodotti da archiviare o rivendere. Con il tempo e con l’avvento del design di riciclo sono diventati un vero e proprio elemento d’arredo, in primis per negozi e locali di intrattenimento.

In alcuni locali infatti si è iniziato ad utilizzare queste strutture di legno per creare divanetti, tavolini e stand per la somministrazione di cibo e bevande. Un’idea ecosostenibile, ma anche molto radical chic che con il tempo è diventata il motore per la nascita di un nuovo tipo di design d’interni.

bancali per arredamento
I bancali vengono usati in industria come supporto al trasporto e all’organizzazione dei materiali nei magazzini. Ecco come usarli in arredamento.

Infatti, da qualche anno, i bancali vengono venduti come elementi d’arredo per la casa o per l’ufficio, a prezzi che superano spesso quelli dei classici mobili come divani, tavoli e sedie. In questo articolo vedremo alcune idee per arredare casa con questi elementi in legno, per ricreare ambienti stimolanti che guardano all’ambiente.

Mobili in pallet riciclato

I bancali, o pallet, rappresentano nell’immaginario comune degli elementi di legno utili per la gestione e l’organizzazione degli spazi in aziende con grandi magazzini. Possono però anche essere un elemento di mobilia riciclata, andando incontro al portafogli e all’ambiente.

Con gli anni è diventata una vera e propria moda, tant’è che oggi li trovate ovunque. Anzi, se siete qui e state leggendo il nostro articolo, molto probabilmente state cercando ispirazione per inserirli nell’arredamento di casa vostra.

bancali per arredamento
I bancali oggi vengono usati per creare elementi d’arredo come sedie, tavoli e supporti.

Il primo esempio che vogliamo riportarvi è quello del divano ricreato con il pallet. Se non pensate di farcela da soli potete contattare un artigiano che in poco tempo trasformerà uno o due bancali in un comodo divano, in cui potrete apporre una struttura morbida per la seduta e tanti bei cuscini colorati.

I bancali per arredamento si comprano online

Al di là della politica ambientale e/o moda dei mobili in pallet riciclato, I bancali per arredamento possono essere acquistati direttamente online. Vi basterà fare una breve ricerca su Google per scoprire che oggi esistono tantissimi negozi che rivendono tavolini, sedie, divani o strutture da parete realizzate con questo materiale.

In questi casi il pallet non è riciclato ma viene acquistato per creare dei veri e propri mobili di Design che vengono a loro volta acquistati online o nei negozi di arredamento alla moda specializzati.

In questi casi, uno degli oggetti più ricercati è la libreria aperta. All’interno possono essere inseriti non soltanto libri ma anche suppellettili e strumenti tecnologici. La bellezza di questo tipo di mobile è proprio la sua versatilità: mantenendo la struttura basica del pallet, fatta a doghe, si riescono a creare cose davvero interessanti che rendono l’arredamento funzionale e super smart.

Tavolino da caffè… con le ruote

Se invece volete creare da soli un oggetto di design da inserire nel vostro arredamento, il nostro consiglio è quello di acquistare un pallet di piccole dimensioni su cui poter apporre una lastra di vetro e delle ruote basculanti.

bancali per arredamento
Un esempio di riciclo del pallet per creare elementi d’arredo è il tavolino da caffè con le ruote.

In questo modo creerete un tavolino da caffè che ha la possibilità di spostarsi nello spazio. Non solo. Un mobile che può mostrare ciò che nasconde al suo interno. In molti appongono tra le doghe sotto la lastra di vetro delle piccole piantine sempre verdi, oppure si può pensare di utilizzare quello spazio per riporre giornali o telecomandi.

Con questa alternativa avrete inserito nel vostro arredamento un elemento di design eco sostenibile creato con le vostre stesse mani. Un’ottima alternativa ai classici mobili da salotto che si possono acquistare in negozi come Ikea.

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Ikea: idee arredamento giardino

Settembre 15, 2023by Alice LavorattiGiardino0

Se hai un giardino, o uno spazio esterno, in questo periodo dell’anno, un po’ come in primavera, ti ritrovi quasi sicuramente a dover sistemare arredi e strutture che lo compongono. In questi ultimi sprazzi d’estate puoi riorganizzare gli ambienti con qualche idea presa direttamente dal noto colosso di arredamento per la casa e l’ufficio Ikea e noi siamo qui per aiutarti a capire quale soluzione sia più adatta alle tue esigenze.

Ikea: idee per chi ha spazi limitati

Iniziamo subito con il proporvi una soluzione che renderà il vostro piccolo giardino o il vostro piccolo spazio esterno più accogliente: utilizzate la combinazione tavolo e sedie pieghevoli della linea TÄRNÖ. 

Vi nominiamo proprio il prodotto nello specifico, non solo perché è il più economico della gamma arredamento da giardino che possiate trovare da Ikea, ma anche perché è la combinazione più adatta per chi ha poco spazio.

ikea arredo giardino idee
Come arredare uno spazio esterno molto piccolo? Provate con un tavolo e un paio di sedie pieghevoli.

Inserendo in un angolo del vostro piccolo giardino due sedie pieghevoli con un piccolo tavolo avresti modo di godervi queste ultime serate estive o di vedervi il vostro caffè è caldo al mattino in totale relax. Un angolo ristoro che vi darà la possibilità di utilizzare appieno questo spazio esterno nonostante le dimensioni ridotte.

Per rendere l’ambiente ancora più caldo, potreste pensare di utilizzare come centro tavola una piccola pianta grassa o illuminare l’ambiente per la sera con lampade a funzione decorativa. Le lanterne o le cosiddette lucette paesane sono pratiche, semplici ed economiche. Doneranno al vostro angolo all’aperto un’aria più chic e romantica e la illumineranno perfettamente per la sera.

Amaca che passione

Uno dei prodotti più venduti di Ikea sono le amache. Ne esistono di molti tipi e da sempre sono uno degli elementi d’arredo distintivi del colosso svedese. Sapete perché? Perché hanno fatto in modo che l’amaca diventasse un mobile non solo da esterno ma anche da interno.

Oggi ve lo consigliamo come elemento d’arredo per il vostro giardino o il vostro spazio esterno. Le amache, o le poltrone sospese in tessuto, sono perfette per dare un tono boho-chic alla casa. Richiamano relax e pace. Potete sedervici sopra per leggere un buon libro o sorseggiare del tè, coprendovi con una morbida coperta di Moher.

ikea idee giardino
L’amaca è uno degli elementi d’arredo distintivi di Ikea.

Se il vostro obiettivo è farsi che il giardino diventi la vostra zona relax potete anche pensare di utilizzare al posto dell’amaca un lettino in legno da caccia. Un mobile duro e resistente che riporterà la vostra mente alla spiaggia in cui avete passato moltissime ore quest’estate. Forse mancherà l’odore e il rumore del mare, ma potreste decidere di circondare questa zona con piante rilassanti.

Ikea per chi ama il barbecue

Veniamo ora a tutti gli amanti del barbecue. Se il giardino e il vostro regno, se state cercando di rendere questo spazio all’aperto perfetto per le grigliate con amici e famiglia, continuate a leggere.

Da Ikea troverete alcuni tra gli accessori più adatti per creare un ambiente adatto al momento barbecue. Ci sono infatti mobili da esterno con scomparti utili per riporre gli accessori della griglia, e tavoli e sedie in perfetto stile garden USA.

ikea idee giardino barbecue
Ti piace il barbecue con amici e famiglia? Da Ikea trovi soluzioni funzionali per ricreare uno spazio esterno comodo e alla moda.

Hanno anche il piano da sistemare sopra il vostro grill per riporre i piatti vuoti prima e dopo la consumazione della grigliata. Questi mobili sono studiati in maniera funzionale affinché ogni cosa sia al suo posto. Per un giardino Ikea semplice e ordinato adatto a tutte le famiglie, queste soluzioni di spazio sono sicuramente le migliori.

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